Mazzarri: “Domani giocherà chi riterrò più idoneo. Con l’Inter sarà un’altra verifica”
L’allenatore del Torino, Walter Mazzarri, in conferenza stampa ha presentato la partita con l’Inter di domani alle ore 12,30. Ecco che cosa ha detto:
Quali insidie può riservare questa sfida?
“Dobbiamo fare domani una verifica molto più probante delle ultime due dove abbiamo fatto bene. Dobbiamo migliorare visto che l’Inter è una squadra di livello, sarà difficile e i numeri in tal senso parlano chiaro”.
L’Inter non prende gol in trasferta da cinque giornate domani sarà più facile non subire o fare gol?
“Dovremo stare attenti a tutte e due le fasi: difensiva e offensiva. Io stesso voglio verificare e domani che cosa farà la squadra, quale sarà il rendimento al di là di quello che si è fatto in allenamento. Il valore della squadra che affronteremo è evidente e i numeri parlano da soli”.
La sua esperienza all’Inter è andata bene?
“E’ stata un’esperienza positiva e lo è stata particolarmente dal punto di vista dei numeri. Gli allenatori vano valutati anche in base al valore della squadra che hanno e il tempo è stato galantuomo. Dopo tanti anni in A è stato il primo esonero ed è questa la cosa che mi ha dato fastidio”.
Tornando alle verifiche, schiererà la squadra come con il Crotone o cambierà stando al fatto che ci sono stati pochi allenamenti e l’avversario è di un altro livello?
“Prima di venire in conferenza ho fatto l’allenamento ed è stato l’unico nel quale ci siamo un po’ mossi perché quando si giocano tre partite nel giro di pochi giorni se vuoi giocare per verificare gli stessi che hanno disputato la gara precedente bisogna solo farli riposare. Domani quando si scenderà per pranzare chiederò le condizioni e farò le mie valutazioni in modo da mandare in campo chi sembrerà a sensazione, non può essere diverso stante i pochi allenamenti fatti, più idoneo. Non mi faccia dire altro perché sapete benissimo che i pochi vantaggi che ci possiamo prendere da questo punto di vista li vorrei mantenere. Domani vedrete la formazione e capirete il sistema di gioco”.
All’Inter è arrivato insieme a Icardi da allora l’attaccante quanto e come è migliorato?
“Si vedeva che era un attaccante di razza e c’era da valutare il salto di pressione poiché arrivava dalla Sampdoria e gli abbiamo fatto fare tanti allenamenti per migliorare il sinistro e adesso si è migliorato e si è consacrato. Andava affinato e ora è un campione a livello internazionale”.
Che cosa è cambiato nella gestione di Ljajic?
“Di Ljajic ho già parlato e la storia la sanno tutti. Veniva da un infortunio ed era già stato in panchina e senza lui abbiamo fatto cinque risultati positivi. Ljajic doveva ritrovare la condizione, capire i movimenti perché contano gli equilibri della squadra. All’inizio ha faticato a capire che cosa gli chiedevo, ma ora l’ha capito. Sta bene, corre e dà un amano alla squadra e se continuerà così sarà un giocatore importante, ma se dovesse cambiare atteggiamento come ho già fatto farò altre scelte”.
Il Torino può arrivare in Europa?
“Non è ho mai parlato. Siamo un cantiere aperto e ho dovuto fare dei cambiamenti perché abbiamo avuto delle difficoltà. Domani ci sarà una partita importantissima e voglio veder se i ragazzi faranno come hanno fatto con Cagliari e Crotone dal punto di vista del gioco, dell’attenzione e dell’atteggiamento, poi è chiaro che l’avversario è di alto livello e, quindi, sarà diverso, ma comunque quello che voglio vedere dai miei è l’atteggiamento”.
Ljajic mezzala può dare un apporto oppure non è nelle sue corde?
“Lui è una via di mezzo fra un attaccante e un centrocampista. Ha ventisei anni e se riesce ad avere continuità in campo può svolgere tutti i ruoli dal centrocampo in avanti, anche la mezza seppur ci siano diverse tipologie di mezzala. Tutto dipende dalla sua volontà di sacrificarsi per la squadra nei novanta minuti e dai meccanismi di squadra”
Come sta Niang visto che non è stato convocato?
“Ha avuto una riacutizzazione”.
Belotti può avere un futuro come Icardi?
“Belotti è forte. Hanno caratteristiche differenti, ma sono due bomber e quando stanno bene vedono la porta come pochi. Se Belotti quest’anno non avesse avuto gli infortuni avrebbe fatto tanti gol e ne ha fatti tanti per i minuti che ha giocato”.
Ha pensato qualche cosa per limitare Brozovic?
“Fino a quando non vedrò la formazione non mi sbilancio perché Spalletti è bravo a cambiare anche tenendo conto dell’avversario che affronta. Siamo pronti a spaziare in base a quello che farà l’Inter”.
Cosa si aspetta dai vostri tifosi?
“Mi aspetto che i tifosi siano il valore aggiunto. Ho visto ieri con quanto calore hanno sostenuto la Primavera e spero che questo serva ai ragazzi per passare il turno quando giocheranno il ritorno a Milano”
A che punto sono gli automatismi dei nuovi moduli?
“Come ho dotto domani sarà una verifica. Si è fatto bene in fase di attacco, ma nella fase difensiva a volte siamo stati lunghi e abbiamo concesso qualche contropiede di troppo. Dobbiamo fare meglio le coperture preventive. Se continueremo così possiamo stare tranquilli e migliorare”.
Giocare alle 12,30 vi ha fatto cambiare le abitudini?
“Ormai si è abbastanza abituati a giocare alle 12,30. Per quel che riguarda l’alimentazione si sono fatte le prove sia ieri sia oggi. Il dottor Tavana è molto bravo ed esperto. Si farà come le ultime volte il pranzo sarà alle 9,15 e la sveglia sarà alle 7-7,15”.
Un commento su Spalletti?
“E’ un bravo allenatore e lo sappiamo tutti. Sarà una sfida tra Torino e Inter e restiamo concentrati su questo. Faccio come Gattuso e dico non parliamo degli allenatori, dai più giovani s’impara”.