Mantenere solida la difesa, punto di forza del Torino nei due passati campionati

12.09.2023 11:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Schuurs, Buongiorno e Lovumbo
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Schuurs, Buongiorno e Lovumbo
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Il Torino ha avuto la quinta miglior difesa negli ultimi due campionati con 41 gol subiti in ognuno, dopo che prima dell’avvento di Juric sulla panchina granata per due anni era stata una delle peggiori della Serie A, con 69 e 68 reti incassate risultando in entrambi i casi la 16ª. Un bel salto in avanti e un punto di forza della squadra granata E non c’è stato neppure il contraccolpo per l’addio di Bremer grazie all’arrivo di Schuurs.

Dal punto di vista difensivo il Torino è una squadra da Europa League. In questo campionato l’avvio non è stato dei migliori a causa dei quattro gol subiti a San Siro dal Milan, ma si ha la sensazione che  possa essere un episodio isolato. La linea a tre davanti al portiere caratterizza il modo di far giocare le squadre di Juric e se anche si può ipotizzare un passaggio a una difesa a quattro, soprattutto in rapporto a cambiamenti in attacco per supportare meglio l’utilizzo di due punte, stante l’arrivo di Zapata che va ad aggiungersi a Sanabria e Pellegri, anziché una sola, in tutta franchezza potrebbe essere un cambiamento non così foriero di buoni risultati in quanto muterebbe troppo l’assetto e i movimenti. Certo può essere utilizzato in qualche spezzone di partita, ma un utilizzo costante no perché in fase difensiva il Torino marca gli avversari soprattutto a uomo e abbassa gli esterni di centrocampo passando quindi a cinque, ma mantiene la possibilità in caso di recupero palla e ripartenza di portare più giocatori in avanti lasciandone uno o due più arretrati per le marcature preventive.

La nuova operazione di Djidji, addominoplastica dopo che alla fine dello scorso campionato era stato  sottoposto ad intervento chirurgico di Sport’s hernia, purtroppo terrà fuori il giocatore verosimilmente fino a fine anno, quindi di fatto per tutto il girone d’andata. E al contempo Juric deve inserire il nuovo arrivato Sazonov, questa sosta per gli impegni delle Nazionali lo ha portato via dopo soli quattro giorni dal suo arrivo. Avrà quindi bisogno di tempo per comprendere il calcio italiano, apprendere che cosa vuole Juric ed entrare in sintonia con i movimenti difensivi dei compagni. Finora aveva giocato solo in Russia prima nello Zenit San Pietroburgo e poi nella Dinamo Mosca, oltre che nella nazionale della Georgia, prima nell’Under 21 e adesso in quella maggiore. Zima si sta riprendendo dai problemi fisici che lo avevano tenuto fuori a lungo nella seconda parte della scorsa stagione, intervento di sutura meniscale laterale destra, e da quelli che lo hanno tormentato all’inizio di questa con l’infortunio muscolare alla gamba destra capitatogli nell’amichevole con il Lens. Le certezze in difesa sono quindi Buongiorno, Schuurs e Rodriguez, e per fortuna che nessuno dei tre è andato via durante la sessione estiva del calciomercato. Perr può agire al centro e da braccetto destro, Alessandro al centro e da braccetto sinistro e Ricardo da braccetto sinistro e da terzino ovviamente sempre a sinistra. In porta Milinkovic-Savic che con il nuovo preparatore Cataldi sta cercando di limare i difetti sulla reattività e nelle uscite e perfezionando sempre più i lanci lunghi con i piedi. E a loro si aggiunge il giovane N’Guessan, “Non è male” aveva detto di lui Juric lo scorso 13 maggio.

La difesa del Torino è stata per due anni da Europa League e ha dimostrato una solidità che ha permesso di non avere più incubi quando gli avversari si avvicinavano dalle parti dell’area e può continuare a essere un punto di forza della squadra relegando a episodio i quattro gol subiti dal Milan.