LIVE – Nicola: "Raggiunto un obiettivo bisogna subito porsene un altro. Domani la parita più importante. Da lunedì incontrerò il presidente e il direttore: mi piacerebbe restare"
Il Torino è salvo dopo il pareggio con la Lazio e per chiudere questo campionato manca l’ultima partita quella di domani sera con il Benevento, condannato alla Serie B proprio dal risultato ottenuto dai granata. Davide Nicola a breve, dalla sala conferenze dello stadio Grande Torino Olimpico, presenterà la sfida con i sanniti. Segui la diretta testuale su Torinogranata.it.
Qual è la valenza della gara di domani?
"Per me è la partita più importante. Raggiunto un obiettivo bisogna subito porsene un altro: vogliamo agganciare altre squadre e giocare con entusiasmo. Ed è quindi una partita che va affrontata da Toro".
Come giudica la sua avventura?
"In quattro mesi non c'è stato giorno che non abbia voluto raggiungere l'obiettivo. Dietro i risultati c'è un grande lavoro, sono orgoglioso e soddisfatto per il lavoro che mi è stato chiesto nel momento in cui sono arrivato, ma non lo sarei se il lavoro fosse cominciato a inizio stagione poiché questo non è il valore di questa squadra: il primo obiettivo è centrato, il secondo è quello di domani. E il terzo? finito il campionato, vedremo".
Cosa non rifarebbe potesse tornare indietro?
"Non mi pento mai di nulla. Bisogna avere l'ambizione di raggiungere il massimo. Io vivo tutto con questo spirito. Le scelte non devono essere fatte per pentirsi, ma per apprendere nuove cose. Proverei in alcune gare una strategia diversa, ma questo non cambia nulla in quanto c'è sempre una logica dietro a ogni scelta oltre all'istinto: questo è il modo di pensare. Anche quando si fanno scelte sbagliate sono utili perché permettono di apprendere qualche cosa di nuovo"
Le sue percezioni sono cambiate? Non è riduttivo che lei sia considerato l’allenatore delle salvezze?
"Questo non è il mio pensiero. Sono arrivato qui partendo da Lumezzane e dopo aver raggiunto degli obiettivi. Ho fatto ogni tappa cercando di raggiungere ciò che volevo. Adesso ho un altro obiettivo che è quello di domani e in seguito ne avrò degli altri. In carriera ho dimostrato capacità di poter cominciare dall’inizio e di saper adattare la mia filosofia a qualsiasi contesto e per me è un punto di forza che mi inorgoglisce. Ci saranno nuove sfide e questo mi fa sentire vivo e mi permette di dimostrare le mie qualità"
Quali scelte farà di formazione domani?
"Sarà la migliore possibile, come sempre. Faremo un allenamento nel pomeriggio e uno domani e con lo staff faremo le valutazioni. valutando lo stato di salute dei ragazzi e quali scorie ci ha lasciato la partita con la Lazio. Crediamo che sia un impegno e un obiettivo importante perché vogliamo agganciare altre squadre. Se tutti saranno disponibili e daranno prova di poter scendere in campo giocheranno quelli che avete visto più volte nel corso delle ultime settimane".
Che cosa le lascia questa esperienza?
"Aver dimostrato che la mia metodologia è applicabile a contesti differenti e a squadre diverse, più o meno importanti per blasone. Questo mi rende felice e consapevole di star percorrendo la strada giusta. Voglio ancora migliorare e se tieni le porte aperte e lavori con umiltà e pronto a metterti in discussione ogni esperienza lascia qualcosa o ti fa apprendere, oltre a mettere tutto in discussione per crescere. Sono contento perché qui ho sperimentato tante cose a livello tattico"
Le ha fatto provare orgoglio essere stimato dalla tifoseria?
"Da soli non si fanno grandi cose: questo è il mio principio. Chi fa l'allenatore deve essere una guida e crederci costantemente, anche quando le cose vanno meno bene. La soddisfazione e l'orgoglio sono per il senso di rappresentare questa gente, la società, il presidente e il direttore. Quando c'è unità di intenti, è tutto possibile. Può sembrare che mi accontento di poco, ma è perché sono realista. Se parlo di salvezza complessa è perché in questa piazza ci sono determinate aspettative e ambizioni. Non era scontata la salvezza, l'abbiamo raggiunta però serve consapevolezza e ambizione di poter fare meglio"
E' motivato per un'eventuale conferma? Le è dispiaciuto che si parli di altri allenatori?
"Questo è un lavoro che non possono fare tutti. Serve la capacità di distaccarsi da ciò che gira attorno. Non mi dà fastidio che si leggano nomi sui giornali poiché chiunque sarebbe felice di allenare il Torino. Non è un problema per me, ho dimostrato di essere da Toro. Il resto lo si vedrà da lunedì perché adesso l’obiettivo è la partita di domani".
Qual è la stata la svolta e che voto si dà?
"I voti sono riduttivi. Se si analizza il campionato, sotto la mia gestione è stata acquisita un'identità diversa da quella precedente e c’è stata anche una buona continuità in termini di risultati. Ci sono stati però anche momenti, come nelle ultime due partite, dove non si è mostrata la migliore condizione o espressione del gioco. Ho adattato le mie idee seguendo pochi principi in modo da far capire ai giocatori che avevano le capacità per raggiungere l’obiettivo. Chi veste questa maglia ha la responsabilità dei risultati e anche dei valori che rappresenta. La terza partita ha riportato continuità. Il modo di essere e come ti poni è fondamentale. Abbiamo mantenuto buona continuità, non abbiamo avuto picchi, bassi o alti, a parte la sconfitta con il Milan. Non mi do un voto, ma sono soddisfatto per il contesto e le condizioni in cui mi sono trovato a lavorare".
Perché negli ultimi anni il Toro è così refrattario ad essere Toro?
"In questo contesto la storia trasuda e non è vero che non c'è interesse da parte della società. Oggi il mio non è un saluto orgoglioso, ma un'orgogliosa conferenza per aver raggiunto l'obiettivo. Non posso rispondere sul futuro: domani è il giorno più importante per me, tengo molto a questa partita e poi lunedì con la società ci saranno altre dinamiche che verranno messe sul tavolo in maniera molto franca. Il discorso non si fa oggi".
Vede Belotti motivato a restare?
"Faremo l'ultimo checkup. Le due punte con la Lazio hanno fatto un grande lavoro ed è la dimostrazione di quanto la squadra abbia tenuto a raggiungere l’ obiettivo. Non ci sono state solo qualità tecniche, ma la voglia di rischiare tutto ciò che si aveva. Esistono certe dinamiche di unione, come l'opposizione di Nkoulou sul tiro da fuori area. La squadra ha dato tutto ciò che aveva, è stata una grande dimostrazione che quando ci si parla da uomini sono le azioni e non le parole a fare la differenza. Tutta la squadra, pur con una prestazione non esaltante dal punto di vista estetico ha dimostrato di voler ottenere il risultato. La Lazio ha giocato alla morte per favorire altre situazioni e questo gratifica ancora di più perché abbiamo chiuso il cerchio. Questo mi rende felice. Se vedo Belotti motivato? Ma avete visto come correva dietro a tutti con la Lazio. Belotti è motivato"
Ha parlato con il presidente e/o il direttore per quel che riguarda il suo futuro?
"Come ho detto, per me conta domani. Poi da lunedì, come era stato programmato, ne parleremo per cui non possiamo esserci già detti qualche cosa. Da lunedì in poi ci sarà l'incontro con il presidente e il direttore. Non avrei neppure voluto incontrarli prima perché non ho voglia di dedicare energie a questo, mi interessa solo la partita".
Come valuta i giovani in particolare Buongiorno e Singo?
"Buongiorno e Singo sono ragazzi molto interessanti e hanno margini di crescita. Hanno motivazioni e mentalità giusta. Ho tutto in testa ed è rivolto a domani. Non svio, questo è l'unico modo per mettere tutto sui giusti binari. E' la cosa migliore per raggiungere ciò che si desidera"
La società le è stata vicina in questo percorso?
"Nei quattro mesi in cui sono stato qui la società è sempre stata presente. Ho parlato e mi sono confrontato spesso con il presidente e il direttore e non mi sono mai sentito solo. Ho le mie idee e la mia metodologia, per me sarebbe un piacere continuare qui. Esporrò alla società ciò che penso. Per me è importante domani, per il resto dovete fidarvi di me, se mi credete, verrà di conseguenza".