LIVE Baroni: "Zapata sta sempre meglio. Aboukhlal e Ngonge possono agire da esterni o seconde punte, ma devono muoversi diversamente. Ko Ismajli, da valutare Coco. Al Como devi togliere il pallone e non ridarglielo subito”
Il Torino ricominciare bene dopo la sosta del campionato e dare continuità al filotto di sei risultati utili consecutivi, iniziati dal pareggio in casa della Lazio e proseguiti con le vittorie casalinghe sul Napoli e Genoa e i pareggi con Bologna (trasferta), Pisa e Juventus (allo Stadium). Questo unito al provare a portarsi più avanti in classifica - prima della 12esima giornata erano con 14 punti (gli stessi della Cremonese) al 12esimo posto - è l’obiettivo dei granata, che dovranno sopperire all’assenza per infortunio di Simeone che con 4 gol è il capocannoniere.
L’allenatore del Torino, Marco Baroni, fra poco in conferenza stampa presenterà la partita con il Como in programma domani alle ore 18,30 allo stadio Grande Torino Olimpico.
Subito il responsabile della comunicazione, Piero Venera, ha informato sulle condizioni fisiche di alcuni giocatori: Biraghi lavora in gruppo, mentre Ismajli ha accusato un affaticamento muscolare alla coscia destra pertanto non verrà convocato per la partita di domani col Como.
Si è fermato Simeone: tornerà al modulo con una punta e due esterni?
"E’ una situazione che sto valutando, però la squadra ha fatto bene ultimamente e, tra l’altro, il Como è un avversario molto difficile e complicato per cui cercherò di dare più certezze possibili ai giocatori. Abbiamo giocatori che possono sostituirlo, anche se siamo dispiaciuti per Simeone perché è un riferimento importante per noi, ma fortunatamente speriamo che la sua assenza sia per poche partite. Nell’attesa del suo rientro abbiamo giocatori che possono assolutamente sostituirlo".
Tatticamente senza Simeone cosa può cambiare? Come ha visto Adams?
"Un po’ per come è andata la partita e un po’ per la qualificazione sicuramente Adams sta bene. Ha avuto momento importante con la sua Nazionale e adesso sa che deve passare dal club e dalle prestazioni con noi. Da questo punto di vista lui è in grande crescita e sarà un riferimento importante. Ma lo è stato fino ad adesso, quando vi parlo di alternanza intendo che per me sono tutti titolari. Adams ha alle spalle un campionato intero in Italia equindi può esprimersi al meglio”.
Con chi pensa di sostituire Simeone? Pensa di fare qualche cambiamento a centrocampo? Quando parla di tutti titolari include anche Zapata?
"Sì, in questo momento abbiamo Zapata e Aboukhlal, che è rientrato e sta bene ed è un giocatore che ci può offrire la doppia soluzione perché può giocare da esterno o da seconda punta. Ma è chiaro che per caratteristiche, un po’ come Ngonge, deve cercare di muoversi in maniera diversa e di stare in un vertice un pochino più abbassato all’attitudine di una punta che magari sa giocare più spalle alle porta. Sia Zapata sia Aboukhlal per caratteristiche fisiche, anche se sono diversi, sono due giocatori che stanno bene, sono disponibili pienamente e sono pronti per andare in campo”.
Zapata è pronto a iniziare dal primo minuto? Sta velocizzando il rientro vita l’emergenza Simeone?
"Sembra sia un caso. Lui sta sempre meglio come ho già detto. E’ chiaro che ha bisogno del campo e di maggior minutaggio però io devo inserirlo, per rispetto di tutti, anche all’interno delle valutazioni che faccio anche con gli altri attaccanti: chi vedo più pronto e con più attitudine alla partita e al minutaggio inizia. Zapata in questo momento ha grande affidabilità e spero possa trovare sempre più spazio”.
Il fattore campo può essere determinante nelle quattro partite su sei che da qui alla fine dell’anno giocherete in casa?
"Lo sapete benissimo che abbiamo bisogno del nostro pubblico e della spinta, del calore e della passione del nostro popolo e della nostra gente. Però, come vi ho sempre detto, il primo passo deve farlo la squadra. Tocca a noi generare l’entusiasmo e l’emotività. Domani avremo una partita complicata, il Como è difficile da affrontare e gioca bene a calcio. Ha un allenatore bravissimo che presto sarà sulle migliori panchine in Europa. Ci sarà da portare in campo grande attenzione e pressione perché il Como va affrontato con pressione poiché ha qualità di palleggio veramente importante. Quindi distanze, voglia, compattezza, sacrifico e dedizione sono gli aspetti che vuole la nostra gente, il nostro pubblico".
Il Como per i principi di gioco che ha è una squadra un po' diversa dalle altre? E nel caso, questo l’ha portata a preparare la gara in maniera diversa dal solito?
"No. Il Como è una squadra che sta portando avanti un progetto con Fabregas che è in panchina da tre anni e ha conquistato insieme alla squadra una promozione e la permanenza in Serie A. Lo scorso anno hanno conquistato tanti punti e sono andati oltre l'obiettivo iniziale e hanno fatto grandi investimenti. C’è quindi un progetto forte, una forte identità di squadra e la difficoltà sta all’interno di questo. Noi dobbiamo pensare di giocare contro una grande squadra che ha fatto grandi investimenti e ha un potenziale tecnico in campo e, principalmente, un allenatore molto bravo. Le difficoltà sono nella prestazione che noi dobbiamo centrare perché loro so che prestazione faranno, come vi ho detto prima parlando della loro identità, e quindi noi dovremo essere all'altezza facendo una gara di grande pressione e dedizione, ma anche avere palleggio e giocare perché non solo devi togliergli il pallone ma pure fare in modo di non ridarglielo subito".
Chi giocherà in porta tra Paleari e Israel?
"Appena ci siamo rivisti, ho parlato con loro e con Popa, che è molto bravo e sta crescendo tanto. Sono stato chiaro: ognuno di loro deve lavorare per cercare di mettermi in difficoltà. Paleari ha fatto prestazioni per meritarsi una riconferma. Ma non mi piace la parlare di gerarchie perché sarebbe una mancanza di rispetto per tutti e tre che devono lavorare duro e solo questo permetterà loro di andare in campo. Israel sta facendo un percorso di crescita e lavoro duro, siamo stati contenti, non che abbia saltato la convocazione in Nazionale, ma che sia rimasto qui durante la pausa poiché aveva questo problemino e così e ha potuto lavorare su campo. Ha bisogno di giocare e di allenamenti però, in questo momento, Paleari sarà della partita”.
Invece a sinistra chi giocherà visto che sono tornati a disposizione Nkounkou e Biraghi? Cosa cambia per la squadra avere in quella posizione un mancino o uno a piede invertito?
"Nkounkou sta bene, in questa settimana lo abbiamo fatto lavorare duro perché deve ritrovare subito ciò che gli abbiamo chiesto e che deve trovare in questo campionato: una maggiore attenzione e continuità nella partita. Lazaro è un giocatore di grande affidabilità e, per caratteristiche, può giocare sia a destra sia a sinistra e con il quinto si può avere uno dei due a piede invertito.. In questo momento è rientrato Biraghi da due giorni e sta bene anche lui. Ho scelta, vedremo: è probabile che possa essere riconfermato Lazaro, oggi ci sarà l'ultimo allenamento e voglio vedere lo stati di tutti".
Senza Ismajli, giocherà Tameze?
"Tameze sta molto bene, mi ha davvero sorpreso per duttilità, capacità e attenzione. E' nel pieno della sua condizione psico-fisica. E’ un giocatore che vorresti sempre avere in campo. Farò valutazioni anche perché Coco non ha giocato in Nazionale perché ha avuto un problemino a un tendine rotuleo per cui è stato un paio di giorni fermio ed è rientrato ieri facendo un buon allenamento. Sta bene anche Masina, si è tolto i vari problemini. E’ una valutazione che devo ancora fare e mi riservo fino all'ultimo allenamento di oggi. Però Tameze e Masina stanno molto bene e devo valutare Coco".
Vlasic è tornato carico dalla Nazionale: potrà avere un approccio più offensivo?
"Come mezzala, non deve solo pensare alla fase di non possesso ma anche alzarsi. Nel calcio di oggi c'è molta mobilità, lui ha libertà e deve essere bravo a trovare gli spazi. Sono contento che abbia fatto due gol in Nazionale, dà sempre entusiasmo e convinzione. Domani può darci un contributo importante”.
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