LIVE Baroni: "L'atteggiamento è stato da Toro. Un po' contratti all'inizio, poi ci siamo sciolti. Paleari è uomo squadra"
Il commento, in conferenza stampa, dell’allenatore del Torino, Marco Baroni, sulla vittoria con la Cremonese.
A livello agonistico c’è stata risposta della squadra. E’ questo che l'ha soddisfatta di più?
"Assolutamente, atteggiamento da Toro, da squadra. Si parte di qui, c’è da lavorare, ma questo lo sappiamo. Abbiamo recuperato Ismajli e Simeone, sono giocatori importanti, e Zapata sta crescendo. Sono queste cose che mi hanno soddisfatto oltre i tre punti che sono importanti perché giocavamo contro una squadra in salute e che sta facendo un campionato importante per cui non era una partita scontata e la squadra l’ha affrontata come doveva”.
Petrachi le ha chiesto di più, cosa può dare quindi?
"Ha ragione, darò ancora di più: questo è certo. Lo devo fare insieme alla squadra. Avevamo iniziato un percorso e venivamo anche da risultati positivi, ma poi, purtroppo, abbiamo perso giocatori che per noi sono importanti in questo momento di crescita ma oggi ho rivisto cose molto positive. Ed è da queste cose che dobbiamo ripartire".
Come mai Ngonge e Casadei all’inizio erano in panchina? Questioni fisiche o di adattamento ai nuovi schemi?
"C'è un mix che devo risolvere io. Casadei ha grande partecipazione e fiducia, ma sa che deve stare sereno perché noi, la squadra e la società abbiamo fiducia in lui. Anche per Ngonge è così. Forse ha pagato un pochettino qualche scelta, ma lui ha la mia stima e deve solo lavorare con grande professionalità e serietà e deve migliorare perché è giovane. Deve pensare al quotidiano perché lavorando forte ogni giorno poi si trovano le risposte durante la partita".
Nel primo tempo fin verso il 20-22esimo, a parte il tiro di Adams, non avete creato occasioni e a tratti si sono viste distanza fra l’attacco e la difesa, è mancata qualche cosa a centrocampo?
"Io ho avuto una visione diversa. E’ vero che siamo partiti un po’ contratti, c'era un po' d'ansia, però poi la squadra si è sciolta principalmente nel portare pressione e di lì abbiamo creato i presupposti delle situazioni nelle quali potevamo raddoppiare. Non ricordo grandi pericoli crearti dalla Cremonese e questo è merito della squadra, che ha saputo gestire i momenti della partita anche dal punto di vista emotivo e della personalità. Questo è un atteggiamento che considero di crescita, oggi non era una partita facile, ma la squadra l’ha risolta nel modo in cui volevamo".
Quanto è importante Vlasic? E' lui il trascinatore?
"E' un giocatore importante, come tanti altri, e sta crescendo anche nel ruolo e si sta centrando anche dal punto di vista psico-fisico. E poi queste sono partite che questi giocatori vogliono, desiderano e sentono. Nella difficoltà, quando hai il senso di squadra e sei squadra diventa tutto più facile. Oggi a parte all’inizio che eravamo contratti poi però la squadra si è sciolta ed è stata aggressiva ed è questo che dobbiamo fare".
Gineitis ha fatto quasi il guastatore, lei come lo ha visto?
"Molto bene. Ho grande fiducia in lui e ne abbiamo parlato in settimana e gli ho detto che vedendo le sue partite in Nazionale ho visto che gioca più sereno e libero per cui non deve sentire la responsabilità. Le pressioni e le responsabilità non stanno dentro un campo di calcio. In campo si devono portare ferocia, determinazione e agonismo, ma anche la gioia. Ha qualità, ha un bel sinistro, ma anche lui deve migliorare. Noi per un periodo abbiamo giocato nella catena di sinistra con tutti destri, braccetto, mezzala e quinto, ci ha penalizzato nella manovra. Ma, invece, avere la possibilità di avere un mancino a sinistra e a destra un destro nel lavoro degli interni ci può dare soluzioni migliori. Oggi sono contento perché ha fatto una buona partita con ritmo, personalità e corsa. Se toglie qualche errore nella gestione del pallone io sarò veramente soddisfatto della sua prestazione".
Paleari in questo momento è il portiere titolare?
"In questo momento, sono sincero: Israel sta lavorando e deve trovare serenità. Paleari è una certezza perché è uomo squadra e uomo spogliatoio. Ha spessore, senso d’appartenenza e quindi era giusto che oggi la partita l'affrontasse lui per le difficoltà e la tensione che c’erano".
Come ha visto l'episodio finale quando Simeone sembra toccare in area la palla col braccio?
"Non l'ho rivisto. Era una punizione calciata bassa, ma non ho rivisto l’azione e dal campo non ho la percezione. Al di là di questo, oggi serviva la prestazione di squadra e l'abbiamo centrata. E’ quello che vogliamo. Ci prendiamo i tre punti che ci servono per fare una settimana di grande lavoro con grande determinazione e crescita sia individuale sia di squadra".
Quanto è importante Paleari per la difesa?
"C'è una bella armonia di lavoro anche con Israel e con Popa. Paleari non era completamente a posto, ma ci serviva la sua energia, voglia e la sua personalità. Per questo oggi ha preso ancora più punti sotto l’aspetto del valore umano avendo capito la situazione ed essendosi fatto trovare presente seppur non fosse al 100% con el dita della mano”.
Come ha visto Pedersen e Lazaro? Nkounkou tornerà a giocare da titolare?
"Nkounkou deve lavorare e togliere le amnesie e le situazioni di fragilità che lui ogni tanto ha. Poi per lui è stato un momento particolare perché ha avuto un figlio e spesso ha dovuto viaggiare. Mi serve la sua attenzione e presenza mentale. Sono contento di Pedersen e Lazaro e anche Biraghi è entrato molto bene, lui, per me, è un valore e quando è stato chiamato in causa è sempre stato presente e sta ritrovando la miglior condizione quindi sarà una altro valore da mettere all’interno della squadra".
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