Live - Ansaldi: "Mi sento bene. Si percepisce la voglia di vincere"

12.07.2019 14:01 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Dall'inviata a Bormio Elena Rossin
Cristian Daniel Ansaldi
Cristian Daniel Ansaldi

Il terzino del Torino, Ansaldi, ha parlato in conferenza stampa. Ecco che cosa a detto:

L'impressione è che siete già esplosivi  E' così?

"Penso che quest'anno mi sento meglio perché ho lavorato prima di più. Stiamo facendo un'ottima preparazione fisica".

Che impressione vi hanno fatto Debreceni e Kukesi visti in tv?

"Ci hanno fatto un a buona impressione, Ma gli albanesi nel secondo tempo sono calati. Noi dobbiamo pensare a fare la cosa giusta e andare convinti"

Come avete vissuto l'essere ripescati in Europa?

"Me lo sentivo. Bisogna avere sempre fede, io credo in Dio e quando lui permette che qualche cosa accada c'è un disegno. Avevamo fatto una buona stagione. Dall'interno si vedeva che la squadra era convinta. Siamo motivati, c'è voglia di vincere e di lavorare. Vogliamo dimostrare a noi stessi e ai tifosi di meritare l'Europa League. Vedo in tutti i miei compagni la voglia di vincere e di lavorare che non sempre di vede. Tutti sono carichi. Mazzarri ci trasmette la voglia di fare, è il nostro capo e dobbiamo seguirlo”.

C'era l'obbligo di riscattarla. Si trova bene al Torino?

"Si, a Torino mi torvo bene e lo sono stato fin dal primo momento. Anche la mia famiglia si torva bene e questo è importante e aiuta e per me è una motivazione ulteriore Sono felicissimo di essere qui e voglio aiutare la squadra e dare il meglio di me in ogni partita".

Si percepisce che è un ritiro diverso?

“Sì, come dicevo, abbiamo lottato tutto l’anno per avere questo e adesso che abbiamo quest’opportunità non vogliamo farcela sfuggire. Prima di tutto vogliamo dimostrare a noi stessi e poi ai tifosi che veramente ci teniamo a vivere questo sogno e giocare in Europa League”.

Come spiega che l'anno scorso avete fatto meglio nel girone di ritorno?

"C'erano giocatori nuovi e ci vuole tempo per far sì che i nuovi si adattino e soprattutto che apprendano i sistemi del mister. Ci vogliono cinque o sei mesi ed è successo proprio questo. Quest'anno è differente perché siamo gli stessi della passata stagione e tutti conoscono i sistemi del mister e che cosa vuole da noi".

Si trova meglio in un centrocampo a 4 oppure a 5? Con il 3-4-3 per voi esterni ci sono più metri da percorrere?

"Dipende dagli avversari e su loro che ci dobbiamo regolare. Io mi trovo bene ugualmente sia in un centrocampo a 4 sia in uno a 5. Quando si capisce ciò che vuole il mister tutto diventa più facile per il singolo e per la squadra".

Quest'anno potrete migliorare?

"Credo che tutti vogliamo sempre migliorare, non solo i calciatori ma tutte le persone. Migliorarci ci permetterà di arrivare a traguardi superiori. La squadra è più matura e speriamo di poterlo dimostrare durante tutta la stagione. Abbiamo la volontà di riuscire a farlo, la squadra è più convinta e gli sforzi fatti nella passata stagione ci serviranno a fare passi avanti".

La maglia numero dieci a Falque è una scelta condivisa?

"Sì, sappiamo che gli piace e se la merita"

Il gruppo è unito?

"Sì, siamo una bella famiglia e questo è importante per creare un bel gruppo. Questo è il mio quattordicesimo anno da professionista e ho vissuto in tanti spogliatoi diversi, ma qui c’è un gruppo di bravi ragazzi"

Con chi condivide la camera in questo ritiro?

“Con Berenguer”

Berenguer può essere un uomo in più?

"Sì, lui ha tanta qualità e la rapidità che ha bisogno questa squadra. Quando in un giocatore aumenta la fiducia in sé stesso riesce a rendere di più com’è successo a lui. Ha dimostrato di essere un ottimo giocatore e di saper giocare su entrambe le fasce".

Quando giocate sulla stessa fascia avete una bella intesa.

“Sì, anche perché parliamo la stessa lingua e questo aiuta”

Lei scommette su Zaza?

"Lui come persona è incredibile ed è un ottimo giocatore. Lo dissi quando si seppe che sarebbe venuto al Torino perché sapevo che avrebbe aiutato la squadra. E' difficile per gli attaccanti fare bene perché devono come minimo fare 15 gol e lo stesso vale per Belotti. I tifosi si aspettano da loto i gol, ma per noi è importante l'aiuto che ci danno. Tante volte gli attaccanti sono giudicati per i gol che segnano, ma tante volte loro sono i primi difensori e un attaccante può essere importante anche per gli assist che valgono come i gol. E’ importante per il gruppo avere giocatori che hanno tutti voglia di vincere e poco importa se a segnare saranno gli attaccanti oppure il portiere".

Se Zaza resta è contento?

“Sì, non solo per il giocatore, ma anche per l’uomo. Io lo conosco e so che è un bravo ragazzo e questo aiuta la squadra”

Mazzarri teme che si possano sottovalutare gli avversari in questa fase di qualificazione all'Europa League. Voi giocatori avete lo stesso timore?

"Il mister ci dice che dobbiamo capire velocemente i nostri avversari. L’anno scorso è capitato che abbiamo giocato bene con il Milan, l’Inter e la Juventus, ma quando si è giocato contro il Chievo o altre squadre meno forti siamo stati meno concentrati ed è questo che dobbiamo superare. E’ una questione mentale. La squadra è sempre la stessa e da una settimana all’altra è capitato che si sia fatto un partitone e poi la volta dopo non si è giocato bene. Il mister vuole aiutare tutti noi a superare questo”.    

La conferenza è terminata