Le pagelle di Frosinone-Torino
TORINO (3-5-2):
Rubinho 6.5 - Non gli riesce il miracolo sul gol di Biasi, ma per il resto non fa mancare il proprio apporto sulle uscite, oltre che in occasione delle pochissime conclusioni nello specchio da parte degli avversari. Bravissimo su Baclet, seppur già a gioco fermo, nel finale del primo tempo.
Rivalta 5.5 - A tratti Sansone e Masucci lo mettono in affanno, e, come uomo più mobile tra i tre di difesa, deve prodursi in numerosi movimenti senza palla, che gli riescono soltanto parzialmente. L'impressione è che qualcosa difettasse nell'inquadramento tattico attribuitogli.
Pratali 5.5 - Impacciato nel gestire i palloni, il contributo offerto nel gioco aereo è però quanto meno utile. Senza infamia né lode la fase difensiva in senso stretto, mantiene la posizione senza mai brillare nelle chiusure (dal 10' st Di Cesare 6 - Ruvido quanto basta, talora persino preda di eccesso di nervosismo, ma è probabilmente il più efficace tra i membri dell'odierno pacchetto arretrato granata).
Ogbonna 5 - Apparso già in flessione contro il Livorno, il vice-capitano granata conferma il momento di appannamento psicofisico, alimentato sicuramente dalla crisi collettiva della squadra; molti, seppur non decisivi, gli errori marchiani, e anche quando decide di provare a prendere per mano la squadra palla al piede l'efficacia non è nemmeno lontana parente di quella mostrata nel finale del 2010.
Pagano 5.5 - Inizia bene, cercando di gettare palloni utili in mezzo e tentando anche qualche soluzione personale, con risultati alterni. Cala però alla distanza, offrendo un contributo piuttosto basso dal punto di vista difensivo.
De Feudis 5 - Partita-format la sua: qualche sparuto appoggio al fronte offensivo, tanta sostanza nella corsa, filtro riuscito soltanto a tratti, gli difetta in misura elevata la precisione. Da lui, quasi veterano nonostante vesta la maglia granata da meno di una stagione completa, dovrebbe provenire quell'apporto decisivo in fatto di personalità e sicurezza che ci si aspetterebbe; sembra al contrario sparire in troppi momenti importanti.
Obodo 5 - Non basta l'improvvisa accensione del finale a salvare una prova caratterizzata da una sostanziale incapacità di alzare i ritmi di gioco da un lato, e di trovare un'apertura della qualità in grado di innescare il proprio fronte offensivo dall'altro.
Budel 4.5 - Unica nota positiva la punizione dal limite calciata al 61', alla quale Frison si oppone con i pugni. Per il resto va registrato l'ennesimo segnale di involuzione da parte dell'ex-Brescia, che sembra non riuscire a trovare nemmeno l'accenno di una propria dimensione all'interno della squadra; nessuna idea registica, troppo sporadico e per nulla dinamico il contributo in fase di filtro, numerose palle perse a causa del ritmo compassato. Perfetto specchio del nefasto stato psicofisico della squadra.
Garofalo 5 - Evidentemente ancora in debito di condizione, uno tra i granata più costanti e in definitiva migliori durante la prima metà del torneo offre oggi una prestazione né carne né pesce: non determinante il suo contributo nelle chiusure e nei recuperi difensivi, non memorabile d'altro canto la spinta sulla corsia sinistra. Paga in parte l'impostazione tattica stabilita, che propende verso la quasi totale provenienza della spinta richiesta sulla fascia opposta alla sua (dal 10' st Lazarevic 6 - Sbaglia tanto in avvio, ma prende fiducia col passar dei minuti, e, come spesso accade, dai suoi piedi provengonoquelle che risulteranno essere le migliori iniziative intraprese dalla compagine granata).
Antenucci 5 - Piuttosto involuto dal punto di vista del movimento e degli spazi creati, dopo un inizio quanto meno battagliero si spegne lentamente. Vagamente memorabile soltanto la conclusione da fuori nel finale di primo tempo, terminata a lato (dal 23' st Pellicori 5.5 - Non offre quel contributo aereo che sarebbe stato necessario, ma l'appoggio per Bianchi nel finale è di buona fattura).
Bianchi 5.5 - È uno dei pochi a dare battaglia al Frosinone con reale convinzione; sgomita, effettua sponde e appoggi di qualità del tutto apprezzabile, ricevendo di contro soltanto palloni aerei ben difficilmente convertibili in occasioni. Pesano sulla sua valutazione le due occasioni sprecate nel corso degli ultimissimi minuti di gara: nessuna delle due sarebbe stata semplicissima da trasformare, ma un centravanti del suo rango avrebbe potuto optare per soluzioni più efficaci.
Allenatore Giuseppe Papadopulo 5.5 - Appare indubbio che a questo Toro il Papa non sia ancora riuscito a dare una vera identità. È netta l'inferiorità nell'organizzazione di gioco e nel dinamismo senza, fondamentale in una gara caratterizzata dalla prudenza come quella vista oggi al Matusa; mediana compassata e decisamente imprecisa (certamente al momento gli uomini a disposizione non garantivano svolte epocali nella costruzione di gioco né nell'impatto atletico), troppo scarsa l'iniziativa dalle corsie laterali (forse un impiego di Lazarevic dall'inizio avrebbe reso la situazione differente, ma stiamo pur sempre parlando di un giocatore inadatto ai 90' nel modulo proposto), difesa registrata soltanto in parte. Quel che gli si può oggettivamente rimproverare è in questo momento la mancata estrazione della squadra da un abisso di assenza di gioco, ma quel che sembra risultare è l'inserimento del tecnico ex-Lazio in un ambiente ormai reticente, escluse rare eccezioni, ad accogliere qualunque stimolo positivo.
FROSINONE (4-3-3): Frison 7; Catacchini 6.5, Terranova 6.5, Minelli 6, Biasi 6.5 (dall'11' st Bianco 6); Biso 6.5; Pestrin 6, Bottone 6.5; Masucci 6.5 (dal 28' st Cariello sv, dal 31' st De Maio sv), Baclet 6, Sansone 6.5. Allenatore Salvatore Campilongo 6.5.