Le pagelle di Ele, Inter-Torino 5-0: la difesa un disastro. Centrocampo in balia degli avversari. Attacco inconsistente. C’è da salvare solo Ilkhan. Baroni in difficoltà

Israel: 4. Colpevole su 3 gol dei 5 subiti. Sulle reti di Lautaro Martinez e Bonny ha dimostrato limiti nella lettura delle situazioni impostando quando l’Inter pressava alto. Poteva fare di più sui primi due gol nerazzurri, poi si è riscattato parzialmente evitando la rete di Acerbi, ma è colpevole sulla rete di Bonny. Thuram, che aveva ricevuto in area verso il secondo palo da Dimarco, ha staccato bene su Masina, ma poi non è stato perfetto nella schiacciata con la palla che è finita alta (2’). Sucic con una bella giocata ha aperto un varco per Dumfries che ha servito Lautaro che ha provato il tiro col destro, ma l’ha svirgolato mandando la palla lato (13’). Thuram ha appoggiato su Sucic che di potenza ha concluso senza però inquadrare lo specchio della porta (16’). Barella ha pennellato bene dalla bandierina verso il primo palo e con una spizzata di testa Bastoni, sfuggito al controllo di Simeone e Masina che si è anche abbassato, ha insaccato a fil di palo opposto dove lui non ha potuto arrivare (18’). Sucic ha aspettato il taglio di Thuram e ha verticalizzato con il francese che è andato via a Ilkhan con Masina e Casadei che non si sono capiti e poi ha fatto partite col destro un diagonale verso il secondo palo dove lui non ci è arrivato e neppure Biraghi in scivolata (36’). In due tempi ha bloccato a terra il tiro di Sucic potente ma centrale (42’). E’ volato a impedire che il colpo di testa di Acerbi finisse in rete (44’). Ha impedito che Sucic segnasse, servito a rimorchio da Pavard (45’). Thuram, dopo aver superato Vlasic, ha concluso a giro col destro mandando di poco a lato (49’). L’Inter era in pressione alta e lui ha comunque impostato l’azione dal basso e poi Gineitis gli ha fatto un retropassaggio con Lautaro Martinez che ne ha approfittato e in scivolata gli ha preso il tempo infilzandolo (52’). Ha respinto in calcio d’angolo il tiro di Pavard ben servito da Sucic (59’). Cross preciso di Bartoni per la testa di Thuram che ha sovrastato Biraghi e segnato il quarto gol dell’Inter (62’). Il destro di Barella non ha inquadrato la porta (66’). Bonny ha verticalizzato per Mkhitaryan che col mancino ha concluso sull’esterno della rete (71’). Ha servito Tameze che era pressato e poi Lautaro ha fatto sua la palla e l’ha scodellata per Bonny che l’ha controllata e ha segnato, con Coco che non l’ha contrastato (72’).
Lazaro: 4,5. Ha spinto molto poco dovendo controllare Dimarco e Mkhitaryan, ma più volte non è riuscito ad avere la meglio sui nerazzurri. Non ha ancora l’intesa con Ngonge ed è stato parecchie volte impreciso nei passaggi. (Dall’ 80’ Pedersen: 4. Il controfallo su una rimessa laterale è una cosa che non si vede neppure nelle partite fra scapoli e ammogliati (83’)).
Coco: 4. Thuram e Lautaro hanno trovato vita facile con lui. Ha dormito sul passaggio di Lautaro a Bonny che ha segnato il quinto gol dell’Inter (72’).
Masina: 4. Thuram gli ha dato grande filo da torcere. Thuram, che aveva ricevuto in area, verso il secondo palo da Dimarco, ha staccato bene su di lui, ma poi non è stato perfetto nella schiacciata con la palla che è finita alta (2’). L’angolo battuto da Barella è scaturito da un suo errore epoi come Simeone non ha controllato Bastoni e inspiegabilmente si è anche abbassato (18’). Non si è inteso con Casadei permettendo a Thuram di segnare il primo dei suoi due gol (36’).
Biraghi: 4,5. Ha spinto poco, sui piazzati non ha fatto nulla di che, ha fornito pochi cross e non ha messo in difficoltà Dumfries. Ha servito un cross a Simeone (12’). Sucic ha aspettato il taglio di Thuram e ha verticalizzato con il francese che è andato via a Ilkhan e poi ha fatto partite col destro un diagonale verso il secondo palo dove Israel non ci è arrivato e neppure lui in scivolata (36’). Si è fatto sorprendere dal cross di Bastoni e sovrastare da Thuram in occasione del secondo gol di quest’ultimo. (62’). Sommer non ha avuto nessun problema a far sua la palla sul suo cross verso il primo palo (70’).
Gineitis: 4. Ha sofferto il palleggio dell’Inter e ha perso molti contrasti e sbagliato parecchi passaggi. Sucic con lui ha potuto fare quello che voleva e Lautro lo ha messo in difficoltà. Israel lo ha servito con l’Inter in pressione alta, ma lui gli ha poi fatto un retropassaggio sciagurato che ha permesso a Lautaro di avventarsi sul pallone e in scivolata di prende il tempo a Israel e segnare (52’).
Ilkhan: 6. Ha provato a organizzare la manovra dimostrando personalità e sbagliando pochissimo, ma ha predicato nel deserto. E calato nella ripresa. E’ arrivato Asllani, ma merita altre opportunità. Ha servito bene sulla corsa Ngonge (15’). (Dal 58’ Tameze: 5. E’ stato mandato in campo quando ormai la frittata era fatta, sul 3 a 0, finendo anche lui nel marasma generale di un Torino ormai in balia dell’Inter. Israel lo ha servito quando era pressato e poi Bonny ha segnato il quinto gol (72’)).
Casadei: 4,5. Ha faticato a trovare la posizione e non si è fatto quasi mai vedere fra le linee. Troppi i passaggi in orizzontale, alcuni anche sbagliati, ed è stato statico in fase di non possesso. E’ ancora troppo acerbo per prendere in mano le redini del centrocampo. Non si è inteso con Masina in occasione del primo dei due gol di Thurm (36’). Di lui si ricorda solo una deliziosa palla data a Simeone (51’).
Ngonge: 5. Più fumo che arrosto e in più ha perso quasi tutti i duelli con Dimarco. Solo in qualche occasione, soprattutto nel primo tempo, ha provato a far alzare il baricentro della squadra. Ha saltato tre avversari, ma poi Barella lo ha fermato (12’). Impreciso nell’ultimo passaggio dopo che Ilkan lo aveva servito bene sulla corsa (15’). Non ha sorpreso Sommer seppur il suo tiro fosse abbastanza velenoso (45’+1’). Vlasic lo ha servito bene e lui ha dato palla a Casadei (50’). (Dal 79’ Anjorin: n.g.).
Simeone: 5. Acerbi lo ha marcato a uomo ed ha ricevuto ben pochi palloni giocabili, ma anche quei pochi non è riuscito a sfruttarli. Di testa ha girato debolmente il cross di Biraghi e Sommer ha fatto suo il pallone senza problemi (12’). Sulla deliziosa palla di Casadei al volo col mancino non ha inquadrato lo specchio della porta (50’). (Dal 64’ Adams: 5,5. Entrato in campo sul 3 a 0 poteva fare ben poco e così è stato. Destro abbastanza potente che Sommer ha intercettato senza problemi (87’)).
Vlasic: 5. Quando stando largo vede di essere isolato si accentra per cercare di essere utile, ma non è riuscito a dare sostanza alla manovra offensiva. Sucic gli ha portato via la palla (26’). La difesa nerazzurra mura il suo destro (34’). Thuram lo ha superato andando al tiro (49’). Ha lanciato bene Ngonge (50’). (Dal 57’ Aboukhlal: 5,5. Un tiro lo ha fatto, ma è troppo poco, seppur sia entrato a giochi ormai fatti. Su azione in contropiede ha tirato col mancino, ma Sommer ha respinto senza affanni la conclusione (61’)).
Marco Baroni: 4. Aveva previsto difficoltà, ma di certo non così tante e in tutte le zone del campo. Il suo Torino non ha ancora un gioco e pur considerando la qualità superiore dell’Inter il 5 a 0 finale non è accettabile, troppi gli errori marchiani individuali e collettivi in fase difensiva. Neppure i cambi nella ripresa sono serviti a evitare il tracollo. Alla vigilia aveva chiesto la prestazione, sia mentale sia fisica, che non c’è stata e neppure i suoi hanno avuto il coraggio di affrontare un avversario di caratura superiore vedendo la partita come un'opportunità e non come un problema. Incomprensibile il non utilizzo di Maripán che non può non aver ancora smaltito i carichi di lavoro che lo avevano fatto accomodare in panchina in Coppa Italia col Modena, magari non avrebbe fatto miracoli però almeno la difesa avrebbe avuto qualcuno che sapesse dirigerla. I cambi gioco dell’Inter hanno messo la sua squadra in difficoltà. Sulle palle inattive i nerazzurri hanno sempre creato scompiglio. E sulle seconde palle sono quasi sempre arrivati per primi. L’imprecisione nelle giocate dei suoi calciatori ha permesso all’Inter di riconquistare palla tantissime volte.
A parte il lungodegente Schuurs di infortunati aveva solo Ismajli. Mentre Asllani non era stato convocato perché i documenti del suo passaggio dall’Inter non erano arrivati in tempo utile. In porta Israel. Linea difensiva formata da Lazaro, preferito a Pedersen, Coco, Masina, con Maripán tenuto in panchina, e Braghi. Centrocampo a tre con Gineitis, Ilkhan e Casadei. Attacco con al centro Simeone, che ha vinto il ballottaggio iniziale con Adams, e sugli esterni Ngone e Vlasic.
I suoi all’inizio hanno chiuso le linee di passaggio ripartendo quando potevano, ma lasciando all’Inter il possesso e l’iniziativa del gioco. La resistenza granata è durata 18 minuti quando Bastoni ha sbloccato il risultato, sfruttando la libertà di spizzare non essendo ben marcato. Dopo lo svantaggio i suoi hanno provato a non lasciarsi andare, ma poi è arrivato il raddoppio di Thuram (36’), con Sucic che lo ha servito magistralmente e questo secondo gol ha tagliato le gambe ai granata che dopo son stati in balia dei nerazzurri riuscendo solo con Ngonge ad arrivare alla conclusione (45’+1’).
Nella ripresa il tracollo. Prima Thuram è andato vicino al secondo gol (49’), cosa che gli è riuscita al (62’), e Simeone h provato a impensierire Sommer (50’), ma poi è arrivato il gol di Lautaro (52’) che ha chiuso definitivamente la partita, ma on per l’Inter che è riuscita a segnare ancora due reti, come detto, una con Thuram e la quinta con Bonny (72’). Solo due tentativi che non hanno più di tanto impensierito Sommer, uno di Aboukhlal (61’) e l’altro di Adams (87’), hanno ricordato che in campo c’era anche il Torino.
Il Torino non è solo un cantiere aperto è proprio da costruire dalle fondamenta e che si tratti di calcio d’agosto non può e non deve essere un alibi. Il mercato chiuderà fra sei giorni e servono rinforzi in difesa pur tenendo conto che c’era Ismajli infortunato. E va riconsiderato se ci siano davvero gli uomini utili a centrocampo, l'innesto di Asllani può aiutare (ma basterà?), e in attacco (pur sperando che Zapata torni utilizzabile dall'inizio al più presto), magari ripensando anche al sistema di gioco: il 4-2-3-1 già in Coppa Italia con una squadra di Serie B si è visto che al momento non è praticabile, e chissà se e quando lo sarà, e il 4-3-3 perché almeno con l’Inter non ha per niente funzionato. Baroni se non vuole finire nel tritacarne pretenda rinforzi da Cairo e Vagnati.
INTER: Sommer: 6; Pavard: 6; Acerbi: 6,5; Bastoni: 7 (dall’86’ Luis Henrique: n.g.); Dumfries: 6; Barella: 6,5; Sucic: 7,5; Mkhitaryan: 7 (dal 79’ Zielinski: n.g.); Dimarco: 6,5 (dal 66’ Carlos Augusto: 6); Lautaro Martinez: 7 (dal 79’ Diouf: n.g.); Thuram: 7,5 (dal 66’ Bonny: 7).
Cristian Chivu: 7,5.
Arbitro Federico La Penna: 5,5. Non ha estratto nemmeno un cartellino, anche perché di episodi per farlo di fatto non ce ne sono stati. Ha macchiato la sua prestazione investendo un fallo: in un contrasto a centrocampo fra Coco e Thuram ha concesso la punizione al granata e non al nerazzurro. Nel secondo tempo non ha concesso neppure un minuto di recupero nonostante i cambi, ma il risultato di 5 a 0 per l’Inter neppure con un’altra ora di gioco sarebbe cambiato al più c’era solo il rischio che i nerazzurri segnassero ancora.
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