La vittoria del Torino sullo Spezia dimostra che quando c’è fosforo e organizzazione a centrocampo i risultati arrivano
Grazie alla prestazione superiore di Sasa Lukic, che per dirla con le parole di mister Ivan Juric “è diventato un centrocampista completo”, il Torino ha fatto una partita che può essere considerata un gran bel passo avanti nella direzione di fare quel famoso salto di qualità. E non si tratta solo dei due gol che ha realizzato il serbo, alla sua prima doppietta in Serie A, importantissimi di certo, ma del contributo che ha dato alla squadra fornendo: equilibrio sia in fase offensiva sia in quella difensiva, intelligenza nella visione del gioco e giocate efficaci e anche eleganti. E non ultimo ha permesso ai compagni di esprimersi al meglio in particolare al giovanissimo Ricci, che con lui ha diviso l’onere di reggere il centrocampo.
Lukic a 25 anni si è trasformato, sotto la sapiente guida di Juric, definitivamente da anatroccolo in cigno ed ha ancora ulteriori margini di crescita. Quando arrivò al Torino nell’estate del 2016 si vedeva che aveva la stoffa, ma era ancora da sgrezzare e prima Mihajlovic e poi, dopo una stagione in prestito al Levante, Mazzarri e in seguito Longo, Giampaolo, Nicola ed ora Juric, si sono con un crescendo affidati a lui appezzandone le qualità e contribuendo alla sua crescita sia sotto l’aspetto tecnico sia della personalità. E ieri pomeriggio se ne sono potuti apprezzare in toto i frutti con Sasa che si è anche calato nei panni del rigorista, mancava Belotti e si vede che seppur in campo ci fossero Sanabria e Pjaca, in teoria più adatti di lui nell’andare a batterlo dagli undici metri in quanto l’uno prima punta e l’altro trequartista, se ne è incaricato lui, di certo con l’avvallo di Juric, e con un’esecuzione da manuale: palla nell’angolo alla destra di Provedel che si è buttato a sinistra. E anche il secondo gol non è stato banale: su sviluppo da calcio d’angolo e dopo una deviazione con il braccio un po’ allargato di Hristov, ha piazzato il mancino a mezz’altezza a fil di palo.
Avere a centrocampo un elemento di qualità è fondamentale e adesso il Torino con Lukic ha l’uomo che serviva. E pensare che fu preso per la modica cifra di 1,7 milioni di euro e ora però il Torino deve tenerselo stretto. Sasa ha un contratto fino al 30 giugno 2024 e un ingaggio di 700mila euro che lo rendono molto appetibile a club che tengono ben sottocchio i giocatori di qualità e che per giunta sono appena arrivati nell’età della piena maturazione calcistica, compirà 26 anni il prossimo 13 agosto. Per ambire a un posto in Europa al Torino servono giocatori come Lukic e la dimostrazione c’è stata anche ieri visto che i granata come al solito hanno creato parecchie occasioni da gol sprecandone la maggior parte e se Lukic dopo aver sbloccato il risultato non avesse anche segnato il secondo gol la rete in pieno recupero (95’) di Manaj (rigore concesso perché la difesa si è fatta sorprendere dal lancio lungo di Provedel e poi Djidji dopo essersi fatto dribblare ha steso lo stesso Manaj con una fallo appunto da rigore) avrebbe procurato il già troppe volte rammarico per punti gettati alle ortiche e una vittoria sfumata all’ultimo. E invece grazie a Lukic non è stato così. Indubbiamente il Torino deve migliorare, ma se il centrocampo regge perché può contare su giocatori di qualità allora la squadra ne trae vantaggi.