La sliding door di Bonifazi: da sicuro partente a possibile titolare

27.08.2019 15:15 di  Marcello Ferron   vedi letture
La sliding door di Bonifazi: da sicuro partente a possibile titolare
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Kevin Bonifazi, fino a poche settimane fa, sembrava destinato a lasciare il Torino, poichè non sembrava rientrare nei progetti del club granata, che, oltre agli inamovibili Izzo e NKoulou, al riscattato Djidji ed al giovane Bremer, avevano deciso di puntare su Lyanco, tra i giovani di ritorno da esperienze in prestito. Per il difensore romano quindi le possibilità di trovare spazio sembravano sostanzialmente nulle, ed invece, in poco tempo, tutto è cambiato. Prima i problemi fisici che non stanno dando tregua a Lyanco ed un Djidji ancora in fase di recupero dall'infortunio della scorsa stagione, poi lo scoppio del caso N'Koulou, hanno permesso a Bonifazi di scalare rapidamente le gerarchie e di trovare sempre più spazio in questo inizio di stagione, tra Europa League e prima giornata di serie A. Spazio che il difensore classe 1996 ha però dimostrato di meritare sul campo, fornendo ottime prestazioni in coppa, dove ha anche trovato il gol contro il Soligorsk nel matchh di andata, e poi con una prestazione più che positiva nel debutto stagionale contro il Sassuolo, partita nella quale la sua uscita anzitempo dal campo ha preoccupato non poco i tifosi granata, ma che fortunatamente non sembra mettere a rischio la sue presenza nella trasferta di giovedì a Wolverhampton. Una trasferta nella quale Bonifazi avrà ottime chance di essere titolare, visto che il caso N'Koulou sembra lontano dall'essere risolto, ed ipotizzare il camerunese titolare i questa situazione appare piuttosto improbabile. 

Ad ulteriore testimonianza di quanto in questo momento Bonifazi sia importante per il Torino, c'è la decisione dei granata di toglierlo ufficialmente dal mercato, come ha riportato anche La Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna, che ha sottolineato come i granata abbiano deciso di blindarlo, non solo per il caso N'Koulou, ma anche e soprattutto per le grandi prestazioni fornite sul campo.