L'importanza di Vlasic: non segna da due mesi, ma per Juric è insostituibile

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Non segna praticamente da due mesi e ha fornito il primo assist vincente soltanto ieri sera contro il Milan, eppure Nikola Vlasic è sempre il trascinatore del Toro. E, pur essendo soltanto a quota tre, è ancora il capocannoniere della squadra: il croato ha avuto un impatto incredibile nel mondo granata, lo conferma il minutaggio collezionato fin qui. Tredici gettoni tra campionato e coppa Italia, l’unica volta in cui non è partito titolare è stato alla prima giornata contro il Monza e l’unica gara che non ha terminato al 90’ è stata proprio contro il Cittadella (ma comunque ha messo a referto altri 81 minuti). La sua importanza, poi, è stata spiegata dallo stesso Juric.

Insostituibile e completo
I complimenti sono arrivati alla vigilia della gara contro il Milan, quasi come fossero una benedizione in vista del match del giorno successivo. “Gioca sempre perché è l'unico giocatore completo, fa tutto e lo fa piuttosto bene: ha una completezza unica, in questo momento nella mia testa non è mai in discussione” il pensiero del tecnico sul classe 1997. E proprio la sua giovane età apre altre riflessioni sul futuro: il riscatto del cartellino è fissato a 15 milioni di euro, una cifra imponente per le casse del club di via Arcivescovado ma che sembra quasi un prezzo di saldo. Da una parte per le qualità e per la concretezza che ha dimostrato di avere, dall’altra perché soltanto un anno fa il West Ham lo aveva pagato il doppio per portarlo in Inghilterra via CSKA Mosca. L’annata in Premier League non è andata come ci si sarebbe aspettati, ma in serie A e con il Toro Vlasic si sta rilanciando sotto tutti i punti di vista. E tra meno di un mese c’è il Mondiale in Qatar, con l’attaccante che vuole ritagliarsi uno spazio importante con la sua Croazia. Un’altra vetrina importante anche per Juric e per i granata, che si coccolano un giocatore completo e decisivo.