L'addio di Benedetti e il suo futuro a casa di un ex?
Ieri è stato salutato al Filadelfia da una festa a sorpresa per il suo addio. Ed è così che Silvano Benedetti, al cospetto dei ragazzini della sua scuola calcio, dopo vent'anni di cui è stato il responsabile ma non solo, il tuttofare per antonomasia, ha dato l'addio al Toro, che noi vogliamo considerare solo come una parentesi per poi rientrare con un altro ruolo, anche più impattante. In fondo Benedetti è nato al Filadelfia, vi è cresciuto, diventando un ottimo difensore, per poi lasciare da giocatore, ma tornare come dirigente. Ha giocato nel Parma, nella Roma, Palermo, Ascoli tra le sue squadre di club più importanti. La sua carriera è cominciata nell'83, giovanili granata, per concludersi nel 2000 con l'addio al calcio giocato.
Benedetti arrivò ragazzino in granata, da Lucca, dove in pochi anni perse entrambi i genitori e fu praticamente adottato dagli allora portinai del Fila, ma si può dire che la sua casa vera è sempre stato lo storico campo degli Immortali, quello meno moderno ma impregnato della linfa vitale del Toro che fu.
Uno striscione su tutti ha voluto celebrare la sua grandezza granata, quello che gli hanno esposto ieri: "Benedetti granata nel cuore averti nel Toro è stato un onore!”. Presenti la moglie, il figlio Simone, anch'egli giocatore granata, e i due nipotini. Tutti i bambini delle sue scuole presenti e, in collegamento da remoto per un saluto, Antonio Comi, ex direttore generale, e Alessandro Buongiorno. Assenti, diciamo giustificati, Urbano Cairo e Davide Vagnati. All'ex dirigente granata è stata donata una targa ricordo e una maglia personalizzata. Il suo posto sarà preso da Corrado Buonagrazia, che arriva dall’Alessandria.
Il futuro di Benedetti, che lascia per stare più tranquillo in famiglia, potrebbe essere al Chieri, dove aveva terminato la sua carriera da giocatore. E' l'ex giocatore Stefano Sorrentino, ora presidente del club torinese, ad avergli fatto delle proposte, con un ruolo meno impegnativo di quello attuale.
Finisce qui la lunga avventura di Silvano Benedetti in granata, l'ultimo baluardo del Toro che fu (addio anche ad Antonino Asta, anche lui ha lasciato il Toro, ndr). Ora è stata praticamente rifatta tutta la dirigenza, dal settore giovanile per arrivare alla prima squadra (resiste Buongiorno, ndr). Un uomo mite che è rimasto in granata anche nei momenti difficili del fallimento, che ha sempre seguito Don Aldo Rabino nel suo lavoro di aiutare gli altri, gli emarginati, perchè in fondo Silvano, pur nelle disgrazie vissute personalmente, è stato fortunato ad aver incontrato il Toro, esserci accompagnato per buona parte della sua vita avvinghiato nei suoi colori.
Un privilegio per lui e il mondo granata. Buona fortuna.