Juric: “Siamo inferiori all’anno scorso. Spero rimangano tutti. Ci mancano due trequartisti e un esterno a sinistra”
A conclusione del ritiro a Pinzolo e subito dopo l’amichevole con il Modena, vinta per 2 a 1, l’allenatore del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa. Ecco che cosa ha detto:
Che cosa si è visto in termini di ri-aggressione con il Modena rispetto al lavoro fatto in questo ritiro? Che cosa le è piaciuto e che cosa la conforta?
“E’ normale che certe cose non abbiano funzionato bene e altre sì. Certi giocatori sono già abbastanza pimpanti e belli e altri hanno sofferto il ritiro di più e con il Modena è stata una partita normale, media dove c’è stato qualche cosa di buono e qualche cosa invece è da migliorare”.
Tra le cose da migliorare a che punto è la fase di finalizzazione? Sanabria nella seconda parte della scorsa stagione aveva segnato con regolarità, adesso che punto è?
“Tonny, secondo me, ha patito il ritiro, anche se ha lavorato bene, ma non ha ancora la freschezza che hanno bisogno gli attaccanti per essere pimpanti. Lui negli ultimi tre-quattro mesi aveva fatto bene e vogliamo riportarlo a quei livelli”.
Gineitis come si colloca nel panorama del suo centrocampo?
“E’ un ragazzo molto giovane, ma in lui vedo del potenziale non nell’immediato, però con il tempo potrà diventare un buon giocatore. Stiamo lavorando molto e oggi mi ha fatto piacere quando ha rubato palla perché è quello che chiedo e ci permette di alzare il livello di aggressività. Con il Modena ha fatto discretamente bene e può fare anche meglio. E’ un giocatore sul quale bisogna un po’ investire e avere pazienza anche perché arriva dal nostro settore giovanile e possiamo creare un giocatore da Toro”.
Lei utilizza Schuurs e Buongiorno al centro oppure da breccetti l’uno a destra e l’altro a sinistra, sono un attaccante e un costruttore in più. E’ bello averli tutti e due? Chi le piace di più centrale?
“Li posso variare, dipende dalle partite. Oggi nel primo tempo il centrale è stato Buongiorno e nel secondo Schuurs e penso che tutti e tre insieme a Rodriguez hanno fatto bene. Ci manca Djidji che sta recuperando dopo l’operazione, però è un reparto che anche l’anno scorso mi ha dato delle soddisfazioni e adesso hanno ricominciato così”.
Non va quindi toccato il reparto?
“Spero di no perché siamo anche pochi quindi spero di no”.
Qual è il suo parere sul ritiro di Pinzolo?
“Abbiamo lavorato bene. Abbiamo notato che in questo terzo ritiro i giocatori hanno subito di meno e si sono abituati al lavoro e lo hanno fatto abbastanza tranquillamente e noi abbiamo ottenuto quello che volevamo come volume, carico di lavoro e tutto. Adesso pian piano dobbiamo aumentare la velocità e l’aggressività e giocare bene le prossime due partite (le amichevoli con il Lens e il Rennes, ndr) che sotto questo aspetto ci daranno una grande mano”.
L’anno scorso aveva Vlasic e Miranchuk e c’erano anche Radonjc, Karamok e Seck, adesso ha solo gli ultimi tre. Manca qualcosa sulla trequarti per completare la squadra e le sarebbe utile anche un quinto a sinistra?
“Rispetto a quelli che hanno dato un contributo abbiamo perso cinque giocatori e ne abbiamo messi dentro due (Bellanova e Tameze, ndr) e per tornare sui livelli dell’anno scorso ne mancano altri tre di buonissimo livello perché nella mi testa Vlasic, Miranchuk e Lazaro erano di alto livello. E’ chiaro che non siamo ancora completi, ma ci vuole pazienza poiché non siamo ancora ad agosto. Non è facile, sicuramente ci completeremo: non ho dubbi".
Tracciando un bilancio, qual è l’elemento che le ha dato la maggiore soddisfazione? E’ qual è l’aspetto sul quale bisogna ancora lavorare?
“Né uno né l’altro, in un certo senso. Non c’è una cosa che mi ha soddisfatto tantissimo e che mi fa dire che in questo siamo perfetti e neppure qualche cosa che mi abbia dato grande preoccupazione o insoddisfazione. La squadra in questo momento fa tutto benino. Dobbiamo alzare il livello: ci sono le conoscenze, ma dobbiamo alzare il livello dell’esecuzione, dei movimenti e del capire i momenti del gioco e della partita. Bisogna crederci di più. L’anno scorso abbiamo fatto tante partite bene, ma si può fare meglio. Voglio una convinzione superiore a quella che abbiamo adesso".
Vi manca un esterno di piede mancino oppure no?
“Lazaro nella prima parte della stagione aveva fatto molto bene perché sa usare anche il sinistro. Prima dell’infortunio era un elemento che aveva fatto molto bene. Giocando con un destro puro come Vojvoda perdi una parte dei cross semplici e di certe situazioni che ci mancano un po’. Nella mia testa sarebbe perfetto trovare un giocatore ambidestro perché mi dà varie soluzioni, ma non è facile da trovare. Lo stiamo cercando e ci stiamo impegnando tutti per trovare il giocatore giusto e non vogliamo sbagliare. Sono molto esigente, vorrei un giocatore che ci desse qualcosa in più”.
Uno come Ansaldi?
“Sì, aveva qualità pazzesche: sapeva crossare di destro e sinistro. Un giocatore che riesce a fare la fase difensiva, ma soprattutto che dia tanta qualità in avanti. Vojvoda sta facendo molto bene, ma vorrei concorrenza per alzare un po’ il livello”.
Quali sono i punti di forza dei differenti terzetti difensivi?
“Dipende un po’ dagli attaccanti avversari: alle volte preferisco Buongiorno e altre Schuurs. A livello del gioco, Perr in costruzione è fenomenale e a volte ha più spazio da ultimo e altre da terzo e in base a questo li spostiamo”.
Si parla tanto di Ricci, ha parlato con lui? Che sensazione le ha dato?
“Come ho detto, tutti i giocatori sono in vendita e accade in tutte le società. Noi li valutiamo in un certo modo. Ricci, ma tutti quelli con cui ho parlato, sono contenti e felici di stare al Toro, non ne ho trovato uno che faccia pressione per andare via: stanno bene, poi è chiaro che se accadono situazioni come quella di Tonali è normale che vadano via poiché migliorano molto la situazione della loro carriera e dal punto di vista economico per cui si ragiona. Ho trovato Ricci motivato come sempre, si trova bene nel gruppo e anche Perr, altro di cui si è parlato di più”.
Potrebbe accettare l’eventuale partenza sia di Schuurs sia di Ricci o solo di uno?
“In questo momento siamo molto inferiori come giocatori rispetto all’anno scorso. Prima bisogna ricomporsi, poi se capita qualcosa devi essere pronto. La società e Vagnati devono essere pronti, un po’ come ha fatto il Milan che ha fatto un gran mercato. Mi dispiacerebbe tanto perdere sia Ricci sia Schuurs: non è il momento, secondo me. Con Bremer avevo la sensazione che fosse arrivato il momento giusto, mentre loro due sono ancora in fase di crescita. La mia idea è tenere tutti, cercare di recuperare quelli dell’anno scorso e poi vedere dove possiamo migliorare se abbiamo ambizioni superiori. Se non succederà questo allora dipenderà da chi arriverà e da quali qualità avrà, però mi piacerebbe molto che rimanessero tutti".
Ha sentito Vlasic? Che sensazioni ha sul suo ritorno?
"Su Vlasic una chiara volontà nostra di riprenderlo e un’altrettanto chiara volontà sua di tornare perché si è trovato bene e vuole continuare a fare. Secondo me, può fare molto meglio dell’anno scorso. Il problema è il livello economico: la sua valutazione per noi è troppo alta e non possiamo permettercelo in questo momento. Io, lui e tutti speriamo che alla fine si trovi un accordo. E’ un problema economico: loro (il West Ham, ndr) chiedono troppo per il Torino".
Con gli attuali centrocampisti come s’inserisce Tameze?
"Volevo Tameze perché abbiamo bisogno di grandi persone e lui lo è. Noi abbiamo bisogno di gente per bene, positiva, che parla, che si sacrifica e lui può farlo sia in mezzo sia più in avanti. Nel due in mezzo è naturale, ma può fare anche il terzo e a volte con me (al Verona, ndr) ha fatto pure la punta centrale, come nella gara contro la Lazio che ha fatto gol e abbiamo vinto. E’ un ragazzo che ha la capacità di sacrificarsi, non è egoista e vuole bene alla squadra ed è per questo che ho insistito a volerlo".
C'è qualche giovane che è già pronto per la prima squadra?
"In questo momento in modo stabile no, ma quello che mi sembra un po’ più avanti è N’Guessan. Negli ultimi giorni abbiamo avuto anche Dellavalle che sicuramente deve crescere fisicamente, ma ha buone caratteristiche. Ci sono tanti giocatori interessanti. Non fanno ancora da dire che si può puntare su di loro, anche se N'Guessan a livello fisico potrebbe far parte della rosa, però deve crescere dal punto di vista tecnico. Vediamo come si sviluppano le cose: voglio cinque difensori e c’è spazio anche per un giovane”.
Ci aveva detto che non conosceva Popa adesso sia lei sia Cataldi lo state visionando, ma chi sarà il secondo portiere tenuto conto che Gemello avrebbe bisogno di giocare con continuità?
"Secondo Cataldi, che è esperto in materia, Gemello è più avanti di Popa. Se rimaniamo così come siamo, e bisogna ragionare bene su questo, Gemello è il secondo e Popa è dietro di lui".
Che cosa può aggiungere Bellanova alla squadra? Che margini di crescita ha?.
"E’ un ragazzo che alla fine ha giocato poco, ha caratteristiche giuste sia nella corsa perché riesce a ripetere azioni di alta intensità in continuazione e per i quinti è fondamentale, cosa che a noi è mancata. Tecnicamente e tatticamente deve migliorare e crescere, ma è un prospetto interessante. Se pensiamo che la gran parte dei giocatori del Toro che prendiamo valgono sei e li portiamo a otto, lui è un prospetto di questo livello. E’ un ragazzo che ha grandi margini di crescita e una buona base. Adesso bisogna lavorare e poi vedremo come risponderà lu. Ci sono giocatori come Buongiorno che è cresciuto tantissimo e altri che crescono meno e noi ci auguriamo che Bellanova cresca tanto".
Il prossimo campionato il Torino potrà non solo “galleggiare”?
"Dipende dal mercato. La squadra è giovane e buona, ma per dare obiettivi bisogna vedere che giocatori arriveranno. In questo momento siamo molto inferiori all’anno scorso, vediamo chi prenderemo per dare un obiettivo. Sarebbe un peccato non puntare forte perché c’è una parte molto interessante e giovane che è attaccata alla causa, che ha piacere di stare qui e se non riusciamo a mettere giocatori forti, ma forti, forti rimarremo incompiuti. Speriamo di prendere giocatori chi ci diano qualità superiore in modo che anche Schuurs, Buongiorno e tutti gli altri possano esaltarsi e si ottengano risultati ancora superiori. Dipende dalle decisioni della società".
Come ha visto Verdi in questo ritiro? Ha possibilità di restare?
"Oggi non ha fatto bene, ma in tutto il ritiro ha fatto molto bene. E’ un giocatore tatticamente di qualità immensa, ha avuto tanti problemi fisici che lo hanno stoppato e non gli hanno permesso di allenarsi con continuità, però ha grandissima qualità. Per adesso si allena con noi, poi vedremo. Potrebbe dare qualcosa di diverso per le doti che ha nel calciare il pallone".
Vagnati ha fatto intendere che su Doig non c’era unità di vedute, ma a lei piace?
"Doig mi piace, ma anche altri che mi hanno proposto. Vorrei un Ansaldi giovane, sono esigente io. Posso dire su alcuni profili che vanno bene e che ci posso lavorare, ma per certe caratteristiche penso che si possa trovare qualcun altro.Penso che il salto di qualità della squadra dipenda da questo ruolo e dal tipo di giocatore. Sono contento di Vojvoda, soprattutto del suo primo anno con me. Più che Doig non vada bene, è che io sono esigente. Doig va bene, ma magari è colpa mia che chiedo un po’ di più".
Questa sarà la stagione di Karamoh?
"Ha fatto bene l’anno scorso, ma deve migliorare tanto. Lavora veramente tantissimo come un pazzo. Certe sue caratteristiche sono positive e su altre deve migliorare tanto. Tra lui e Radonjic giocherà chi starà meglio e speriamo che entrambi riescano a fare una grande annata".
Per la trequarti ci si deve aspettare uno con la classe di Miranchuk oppure uno che corra di più?
"Avevamo Miranchuk e Vlasic che mi davano mille soluzioni. Hanno praticamente giocato sempre tutti e due, ma oggi non ci sono. Sono diversi: uno è più un pitbull, che lavora e che ha un grande tiro e l’altro è un artista. In questo momento ci mancano entrambi per esprimere il gioco che vogliamo”.
Arriverà un terzo attaccante?
"Sono valutazioni veramente pesanti. L’anno scorso Pellegri c’è stato poco e ci sono state anche tante partite dove non c’era neanche Sanabria e abbiamo dovuto giocare senza attaccante. Abbiamo pagato il fatto di non avere un attaccante in certe partite. Dobbiamo valutare bene. Indubbiamente Pellegri è un attaccante di prospettiva, ma bisogna vedere se riuscirà a trovare continuità, pace e tutto il resto. E’ una scelta non facile da fare perché se si prendesse un terzo attaccante si chiuderebbero gli spazi, però garantirebbe di avere una punta sempre".