In sette all'ultimo giorno: per Vlasic e Miranchuk si spera in un "arrivederci"
E’ arrivato l’ultimo giorno al Toro per sette calciatori, il 30 giugno doveva essere anche fissato l’addio di Djidji ma per l’ivoriano è arrivato il rinnovo di contratto. Per gli altri, invece, si divideranno le strada, anche se con Vlasic e Miranchuk si spera in un semplice “arrivederci”. Juric ha detto chiaramente di volerli ancora con sé perché al secondo anno potrebbero esplodere definitivamente, il club sta portando avanti le trattative con West Ham e Atalanta con una preferenza verso il croato degli inglesi. Per Adopo, invece, non c’è più niente da fare: il canterano ha deciso di non rinnovare ed è ormai un promesso sposo degli orobici.
Potenziali crack
E’ stata una sorta di montagna russa l’avventura di Aina al Torino. Tanti alti e bassi, diversi periodi da titolare inamovibile a ultima scelta, in mezzo anche un prestito di una stagione al Fulham: in cinque in granata, il nigeriano non può certo dire di essersi annoiato. Arrivò nell’estate del 2018 dal Chelsea quando in panchina c’era Walter Mazzarri, un anno dopo venne riscattato per una decina di milioni di euro. Una cifra che sicuramente pesa sulle casse del club di via Arcivescovado, dal momento che ora il presidente Urbano Cairo lo ha salutato senza rientrare dalle spese. Ora sarà libero di accordarsi con chi vorrà, l’obiettivo di Aina è quello di tornare in Inghilterra. Un discorso simile lo merita Lazaro, l’altro esterno che non rimarrà sotto la Mole. L’austriaco aveva impressionato e si parlava fortemente di riscatto dall’Inter, invece il lungo stop subito in primavera ha frenato tutto e la prospettiva si è capovolta.
I bocciati
All’appello manca ancora chi è stato rispedito al mittente dopo il prestito. Da una parte Gravillon, dall’altra Vieira, entrambi non hanno convinto tecnico e società. Il difensore in realtà aveva anche dato un contributo alla causa, ma la priorità è sempre stata data al rinnovo di Djidji. E, una volta arrivati alla fumata bianca con il franco-ivoriano, il classe 1998 è stato rispedito al Reims. Il centrocampista, invece, è rimasto un oggetto misterioso: da febbraio al termine del campionato ha giocato 15 minuti in totale, poi l’infortunio alla quarta partita e la sua avventura è finita prima ancora di entrare nel vivo. Tornerà alla Sampdoria, con Ilkhan che farà il percorso inverso, proprio come a gennaio.