In attacco si ricerca l’intesa vincente fra Quagliarella e Amauri
L’undici a zero rifilato ieri in amichevole dal Torino alla Luese, che milita nella Prima Categoria alessandrina, non ha altro valore - ragionando senza nulla voler togliere ai giocatori della squadra di Lu Monferrato - che tenere in allenamento i muscoli e provare qualche movimento, senza che però si possa trovare da parte dell’avversario ostacoli che mettono in difficoltà chi si sta cimentando nel ricercare spazi e tempi per gli inserimenti o passaggi precisi ai compagni. Le triplette di Quagliarella e del giovane Lescano, le doppiette di Amauri e Molinaro e il gol di Peres non vanno oltre alla gioia per chi ha potuto ammirare i propri beniamini all’opera, non devono essere fuorvianti o foriere di promesse in vista del campionato e della gara con l’Udinese. Ovviamente questo non significa che disputare l’amichevole con la Luese sia stato una perdita di tempo perché era giusto giocare vista la sosta per gli impegni della Nazionale.
Piuttosto questa partita è stata molto importante poiché ha evidenziato che l’intesa fra Quagliarella e Amauri, fatti giocare da Ventura per una sessantina di minuti, è ancora in fase di rodaggio e che Sanchez Miño e Ruben Peres sbagliano un po’ troppi passaggi, pur avendo di tanto in tanto spunti di un certo qual interesse. Bovo è in netta ripresa dall’affaticamento muscolare che lo aveva costretto a dare forfait nelle ultime partite e Molinaro sta ritrovando la miglior forma, quella che gli aveva permesso già dai primi giorni del ritiro estivo di inserirsi alla perfezione nei meccanismi di gioco nonostante fosse un neo granata. Fra le note dolenti Barreto non è stato utilizzato e questo vuol dire che non si è ancora ripreso dal problema al tendine del bicipite femorale della coscia destra e che la sua speranza e quella di Ventura di averlo a disposizione con l’Udinese forse sarà vana.
Proprio l’intesa fra Quagliarella e Amauri è importantissima perché finora il Torino in campionato ha potuto contare solo sui gol di Fabio, poiché gli altri attaccanti sono ancora dopo sei partite a quota zero alla voce reti segnate, infatti l’unico altro gol, oltre ai tre di Quagliarella, lo ha messo a segno capitan Glik che è un difensore centrale e questo ha inciso sulla conquista di soli cinque punti, con una media che non arriva a un punto a gara fermandosi a 0,83. Alcune decisioni arbitrali hanno contribuito anche a questi risultati, però è doveroso che queste situazioni non diventino un alibi altrimenti si finisce per fare il male del Torino. Tornando al bisogno d’intesa vincente fra Quagliarella e Amauri non si vuole accantonare giocatori come Martinez, Larrondo o Barreto, quest’ultimo ancora alle prese con problemi fisici, però è naturale che dai primi due ci si aspetti più che dagli alti perché i loro curricula parlano chiaro sia in termini d’esperienza sia di gol realizzati. Quindi se Ventura riuscirà a trovare il modo di farli giocare al meglio in coppia e se soprattutto individuerà i giocatori da collocare alle loro spalle più adatti per innescarli non si vedrà più un Torino titubante in campo, ma una squadra che si toglierà delle soddisfazioni per la gioia dei tifosi che non aspettano altro che esultare per gol e vittorie.