Il Var uno strumento utile ma va usato e correttamente
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, non ha certamente bisogno che qualcuno perori la sua idea, ma appunto l’idea che ha lanciato di una chiamata del Var da parte delle squadre in campo è giusta. Oltretutto si dice sempre che giocatori e arbitri, ma anche gli allenatori dovrebbero collaborare in campo per la riuscita corretta della partita e allora perché non permettere a tutte le componenti, in modo regolamentato, civile ed educato di poter accedere a questa tecnologia che se usata correttamente è uno strumento fondamentale per non commettere errori. Per carità errori ne commettono tutti, anche chi scrive, ma quegli degli arbitri risultano particolarmente invisi proprio perché loro sono i garanti delle regole in campo.
Un punto contro la Roma e due con l’Udinese sono quelli che potenzialmente mancano al Torino per un rigore non assegnato per fallo su Falque contro i giallorossi e il gol annullato a Berenguer a Udine per un fuorigioco inesistente, in più il non utilizzo del Var, sempre ai danni del Torino, ha portato alla mancata espulsione a Koulibaly per aver calciato via il pallone a gioco fermo nella gara con il Napoli e a non rilevare un fallo su Sirigu nella gara con il Frosinone. Non si disquisisce in questo caso se il Torino avrebbe potuto e dovuto giocare meglio, ma del fatto che a resta il mancato applica mento di un regolamento che influisce direttamente sull’andamento di una partita e sul risultato finale.
Non bisogna illudersi che l’idea lanciata da Cairo si possa realizzare e se mai si realizzerà non avrà tempi brevi, ma è un’idea non solo condivisibile, ma anche auspicabile. Per tanto è un’idea che va sostenuta e rilanciata. Magari tutti i presidenti delle massime leghe europee e non solo proponessero agli organi competenti la chiamata del Var da parte delle squadre.