Il Torino tra mercato, Coppa Italia e poi il campionato tutto pensando all’Europa

I big non si muovono dal Torino e in entrata ci saranno movimenti solo in caso di un’occasione, mentre in uscita qualche giovane sarà prestato per avere chance di giocare di più.
10.01.2019 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cairo e Petrachi
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Cairo e Petrachi
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Ci sono fitti intrecci quando si è in un momento cruciale e questo è un momento cruciale per il Torino perché è in pieno svolgimento la sessione invernale del calciomercato e, dopo la sosta, sta ritornando il calcio giocato. Domenica pomeriggio il primo impegno ufficiale del nuovo anno con la Coppa Italia e a contendere il passaggio ai quarti di finale ai granata sarà la Fiorentina, poi, tornerà anche il campionato il sabato successivo, quando inizierà il girone di ritorno e il primo avversario sarà la Roma. Tutto è finalizzato a provare ad accedere in Europa League, quindi, si tratta di non sbagliare nulla né in campo né fuori.

Per quel che riguarda il mercato, i tifosi non si facciano grandi illusioni e soppesino molto bene sussurri, voci e indiscrezioni perché prima di tutto mister Mazzarri preferisce lavorare con una rosa snella in modo da non relegare in panchina giocatori che avrebbero scarse possibilità di trovare spazio in campo, anche per brevi spezzoni di gara. La società di conseguenza e anche per abitudine non effettuerà chissà quali operazioni in entrata. Al massimo, infatti, coglierà un’occasione qualora si presentasse, ma dovrà essere un calciatore funzionale al sistema di gioco dell’allenatore e con costi non eccessivi o tutt’al più un rincalzo a fronte di uscite, giusto per non lasciare qualche reparto con gli uomini contati, oppure, nella migliore delle ipotesi, un giovane di prospettiva.
Stando sul fronte delle uscite, oltre a quella di Soriano qualche giovane andrà in prestito per aver maggiori chance di giocare e i candidati a un momentaneo addio sono Edera, Bremer, Damascan e, forse, Lukic e uno fra Berenguer e Parigini. La buona notizia è che giocatori che si sono messi in luce e che sono appetiti da club importanti italiani e straneri come N’Koulou e Meïté non andranno via, ma neppure altri.

Per quel che riguarda il campo, la Coppa Italia è una strada per arrivare in Europa, ma non è facile percorrerla perché se anche il Torino dovesse approdare ai quarti eliminando la Fiorentina poi, quasi certamente dovrebbe vedersela con la Roma e in caso di ulteriore successo in semifinale, con partita di andata e ritorno, con la Juventus mentre è molto meno probabile con l’Atalanta e ancor meno con una fra Bologna e Cagliari. La squadra di Pioli non è da sottovalutare e in campionato il ventisette ottobre scorso il Torino non andò oltre l’uno a uno in casa, subendo subito un gol evitabile e poi pareggiando dopo poco grazie all’autogol di Lafont. I granata giocarono anche discretamente e misero in talune occasioni in difficoltà la Fiorentina, ma pur colpendo un palo con Aina, nell’azione che si concluse con l’autogol dei viola, non riuscirono a segnare il gol della vittoria e sul finale mantennero il risultato in parità grazie a due parate in sequenza di Sirigu che si oppose a due conclusioni ravvicinate una di Simeone e l’altra di Mirallas. La partita di campionato con la Fiorentina è stata un po’ il leitmotiv del girone d’andata del Torino: qualche distrazione di troppo che puntualmente ha portato gli avversari a segnare, un reparto difensivo che comunque ha dimostrato solidità e un reparto offensivo che non è riuscito a segnare molto pur avendo un grande potenziale poiché è composto da giocatori come Belotti, Falque e Zaza.

Anche il campionato può portare all’Europa e anche in questo caso la strada da percorrere non è per nulla facile. Il Torino ha concluso il girone d’andata giocando bene con Milan, Juventus e Lazio e mantenendosi sempre in lotta per le posizioni che portano a disputare le coppe europee. La concorrenza, però, è elevata, infatti, dalla Lazio che occupa il quarto posto con trentadue punti alla coppia formata da Sassuolo e Parma che con venticinque punti sono undicesime oltre al Torino, che ha ventisette punti ed è nono, sono ben nove le squadre che si contendono l’ultimo posto utile per la Champions e quelli per l’Europa League. Praticamente mezza serie A che lotta per due posti alla fase a gironi dell’Europa League e uno che consente di arrivarci dopo aver superato tre turni preliminari. E’ evidente che il Torino dovrà nel girone di ritorno fare meglio che in quello d’andata se vorrà raggiungere l’obiettivo e che i fitti intrecci dovranno portare tutti nelle medesima direzione e non dovranno essere commessi errori né in sede di calciomercato né in campo.