Il Torino si conferma e fa pari con il Sassuolo: a Belotti risponde Acerbi
Alla fine il campo ha sancito che fra Sassuolo e Torino c’è un sostanziale equilibrio di forze, la partita è stata tattica con parecchi spunti da parte di entrambe le squadre nel primo tempo, poi nella ripresa il ritmo si è abbassato e il gioco nel suo complesso ne ha risentito. Il Sassuolo ha iniziato pressando alto e utilizzando le sovrapposizioni per cercare la superiorità numerica dalle parti della porta di Ichazo. Il Torino si è difeso con ordine pronto a ripartire quando se ne creava l’occasione e ha utilizzato il solito possesso palla fra i difensori per impostare la manovra offensiva. Dopo il primo quarto d’ora i granata hanno iniziato a manovrare con determinazione sulla fascia destra sfruttando la capacità di spinta di Zappacosta mettendo così in difficoltà i padroni di casa, sull’altra fascia, invece, Silva era più frenato e troppo spesso rimaneva indietro, forse perché temeva Berardi e preferiva non sbilanciarsi più di tanto in avanti, anche se ripetutamente Ventura e Moretti lo invitavano a farlo. Anche in fase difensiva l’uruguaiano si concentrava maggiormente su Berardi e qualche volta lasciava un’eccessiva libertà d’azione a Vrsaljko e/o Biondini che potevano inserirsi dalle retrovie.
A sbloccare il risultato è stato il Torino: Immobile lancia Benassi che vede Belotti smarcato in area e gli offre un assist che l’ex giocatore del Palermo sfrutta segnando (23’). Subito il Sassuolo ha protestato perché riteneva che Belotti prima di entrare in area avesse atterrato Peluso, i due correvano guardando la palla e il neroverde era in leggero vantaggio sul granata. Sicuramente un contatto c’è stato, difficile da dirsi, anche riguardando più volte le immagini, se ci fosse volontarietà da parte di Belotti di fare fallo su Peluso. Il Torino impedendo i tagli di Sansone e Berardi è riuscito a contenere il potenziale offensivo del Sassuolo e Defrel, ben marcato da Glik, aveva difficoltà a imporsi per andare in profondità e di fatto è risultato il più delle volte poco incisivo. Sansone fra i tre attaccanti è stato quello che si è dimostrato più dinamico, mentre Berardi è apparso più in ombra. Il Sassuolo appena andato in svantaggio ha provato subito a riportare in parità il risultato e ci è riuscito sul finire della prima frazione di gioco con Acerbi. Sansone calcia una punizione dalla trequarti destra facendo spiovere in area la palla e Biondini, grazie a un rimpallo favorevole, la calcia verso la porta, ma Ichazo la respinge mandandola, però, sui piedi di Acerbi che da due passi deve solo depositarla in rete (40’). Un fuorigioco di Immobile (15’); e uno di Belotti (18’); un salvataggio quasi sulla linea di Glik su colpo di testa di Peluso (27’); un cross di Benassi che ha attraversato tutta l’area senza che nessun compagno riuscisse ad approfittarne (34’); un intervento provvidenziale di Ichazo che è stato bravo a mandare sul fondo una deviazione di Maksimovic su tiro di Defrel (35’); e uno di Consigli su colpo di testa di Glik (37’); un bel tiro potente di Belotti deviato (42’): sono state le altre maggiori occasioni che hanno avuto le due squadre nel primo tempo. Al rientro negli spogliatoi per l’intervallo ci sono stati battibecchi con al centro Berardi e Immobile, che si erano punzecchiati già a più riprese in campo, e alla fine l’arbitro Celi ha deciso che i collaboratori di Di Francesco Pierini e Tomei non sarebbero tornati in panchina nel secondo tempo.
Nella ripresa, come si è detto, la partita è cambiata e ha regalato meno emozioni. Il ritmo si è abbassato e le due squadre a tratti si sono accontentate del pareggio e anche quando hanno provato a dare la zampata per agguantare la vittoria non sono state abbastanza graffianti. Qualche pallone perso di troppo e imprecisioni sotto porta sommate all’attenzione dei due portieri hanno decretato che non ci fossero altri gol. Un altro fuorigioco di Immobile (57’); un offsider di Defrel (59’); un tiro troppo centrale di Defrel (60’); un tiro di Belotti deviato da un difensore nelle mani di Consigli (61’); un’uscita determinante di Ichazo su Sansone (63’) con altre proteste del Sassuolo che voleva il rigore, ma il portiere granata ha prima respinto la palla intervenendo in modo evidente sulla sfera e poi è andato a impattare sull’avversario; un errore di Berardi che ha sbagliato l’appoggio su Defrel dopo che Magnanelli aveva recuperato la palla a seguito di un rinvio non perfetto di Ichazo (68’); un diagonale insidioso di Belotti che non ha sorpreso Consigli (70’); un tiro a lato di Duncan (74’); un fuorigioco di Peluso (80’); un tiro poco oltre il palo di Sansone (83’): sono state le occasioni da gol, non sempre nitide, del secondo tempo. Nei minuti di recupero l’arbitro Celi ha fatto allontanare dal quarto uomo Ventura reo di aver protestato per un giallo dato ad Acquah per un intervento sulla palla, ma giudicato troppo impetuoso che ha finito per travolgere Peluso. Con obiettività si può dire che alla fine il pareggio è stato giusto.
Il Torino dopo la vittoria con il Frosinone era chiamato a confermarsi e l’ho ha fatto, anche perché di fronte aveva una squadra più forte. Immobile soprattutto nel primo tempo ha dimostrato di avere una naturale capacità a dialogare con Belotti che ne trae evidenti vantaggi e anche oggi ha segnato, dopo la doppietta di sabato scorso. Ciro alla distanza è calato, ma era prevedibile perché al Siviglia giocava poco e quasi mai per partite intere, invece nel Torino in quattro giorni ne ha disputate due. C’è da rimarcare che nella ripresa quando Immobile è stato più in ombra tutto il Torino è apparso meno propositivo in fase offensiva e questo significa che la squadra al momento è aggrappata alla verve di Ciro, servirebbe un altro giocatore capace di trascinarla, magari il centrocampista promesso, però deve essere di qualità per sorreggere il gioco. Ichazo, alla sua seconda partita da titolare in campionato, ha confermato di avere personalità e doti tecniche, di saper dare sicurezza alla squadra con buoni interventi non solo nell’area piccola, ma in tutta l’area e in più di essere coraggioso e con quel pizzico d’incoscienza nelle uscite che in un portiere non guasta mai, anzi. Sicuramente si è meritato la chance di difendere la porta del Toro anche con la Fiorentina, sperando che Ventura sia dello stesso parere. Rischiano di essere tempi duri per Quagliarella, ancora tenuto in panchina, e Maxi Lopez, neppure convocato, se Immobile e Belotti continueranno a ben duettare e, come si presuppone e si spera, affineranno l’intesa.