Il Torino pareggia a Bologna ma poteva fare di più
Un inizio di campionato senza acuti per il Torino che non è andato oltre il pareggio con il Bologna. I granata hanno fatto possesso palla, sessantuno per cento, e i rossoblù hanno tirato di più in porta, cinque a quattro e totali dieci a sette, così alla fine il pareggio, tutto sommato per quello che si è visto in campo, è stato giusto, ma il gol subito dal Torino ricorda troppi episodi negativi già visti nella scorsa stagione. Per Belotti una prestazione sotto i suoi standard, dopo il guizzo iniziale che faceva ben sperare. E in generale la squadra di Mihajlovic ha faticato un po’ troppo nel cercare di scardinare il muro eretto dagli uomini di Donadoni, che in fase difensiva si posizionavano tutti dietro la linea della palla.
Il Bologna ha dimostrato qualche limite fin dall’inizio per quel che concerneva l’ordine tattico e l’organizzazione, è mancata un po’ troppo la spinta dei terzini Torosidis e Masina e Destro nel primo tempo, a parte il palo colpito, non ha mai tirato in porta. Il Torino avrebbe dovuto e potuto sfruttare di più queste difficoltà degli avversari, pur risultando più brillante non è riuscito a imprimere al match un’intensità più elevata e ha anche creato un po’ poche vere occasioni da gol e in più ha perso troppi palloni, ben trentotto e ne ha recuperati solo diciannove. Le maggiori perplessità sull’attenzione in fase difensiva dei granata sono emerse in occasione del gol subito. Verdi è arrivato sul fondo, si è liberato di Berenguer e ha crossato per Di Francesco ben posizionato in area e non marcato e così il figlio d’arte, del neo mister della Roma, ha potuto stoppare di petto e si è coordinato trafiggendo Sirigu, mentre Zappacosta tratteneva in modo evidente Taider (27’). Va dato adito al Torino l’essere riuscito in sette minuti a pareggiare. Deliziosa giocata di Ljajic che ha saltato Pulgar beffandolo con un tunnel e ha preso la mira infilando il pallone nell’angolino basso alla sinistra di Mirante, colpevole di essersi tuffato in ritardo e così di aver toccato la palla senza riuscire a fermarla, ma finendo per spingerla ancora di più nella sua porta (34’). Il portiere del Bologna si è rifatto poi su una punizione ben calciata dal serbo (50’) e su un tiro dalla distanza di Falque (58’). Discreta l’intesa tra Zappacosta e Falque. L’accoppiata in mediana Acquah-Obi ha convinto solo a tratti. Per quel che riguarda i nuovi, Berenguer avrebbe potuto spingere un po’ di più. N’Koulou, dopo un avvio con qualche incertezza, ha saputo riprendersi dimostrando una certa qual sicurezza. Sirigu è da considerarsi incolpevole sul gol di Di Francesco, sul palo di Destro è sembrato non in ritardo e per il resto non ha dovuto compiere particolari parate. Rincon entrato al 76’ non ha avuto tanto tempo per mettersi in mostra ed è dovuto ricorrere a un fallo tattico per impedire a Di Francesco di avanzare troppo portandosi a ridosso dell’area di Sirigu, dopo che gli era andato via.
Sul finire della partita un episodio mal gestito dall’arbitro e dai suoi assistenti ha finto per danneggiare il Torino. In un’azione d’attacco dei granata la palla a Belotti era stata recapitata in area da Destro e non da Rincon e, quindi, il “Gallo” non era da considerarsi in fuorigioco. Poi, Belotti sull’uscita di Mirante non è riuscito a mandare la palla in rete e con un retropassaggio ha servito Berenguer che ha segnato, ma ormai era stato fischiato il fuorigioco inesistente e di conseguenza il Var non ha potuto fare giustizia. Infatti, quando è ripreso il gioco, dopo parecchi minuti per altro non recuperati, è la palla è stata rimessa in gioco dal direttore di gara che l’ha scodellata nell’area del Bologna. Una curiosità, il Var ha avuto qualche problema nel secondo tempo: si sono interrotte, poi riprese, le comunicazioni dirette con l’arbitro e così il quarto uomo ha fatto da tramite, come da regolamento in questi casi, utilizzando il walkie-talkie.
Per puntare all’Europa League il Torino deve essere più attento in fase difensiva, in attacco più cinico creando maggiori pericoli agli avversari e serve maggiore qualità per avere la meglio su quelle squadre come il Bologna che stanno molto corte quando non riescono a gestire la palla facendo da schermo al loro portiere e non lasciando spazi d’azione agli avversari. Il Bologna, come detto da Mihajlovic alla vigilia, si è dimostrato squadra assolutamente alla portata e a prescindere dall’episodio del gol non convalidato a Berenguer il Torino doveva tornare a casa con i tre punti, uno solo lascia un po’ di amaro in bocca. Prima dell’inizio della partita Petrachi aveva detto che manca un esterno d’attacco, si spera che basti per rendere la squadra più incisiva e vincente.