Il Torino non deve farsi distrarre dal derby: prima ci sono Spal e Genoa
Il rischio peggiore che corre il Torino è di rimanere con la testa alla Coppa Italia e di pensare al derby del tre gennaio dimenticandosi di Spal e Genoa, le prossime avversarie in campionato. Un errore di questa portata sarebbe imperdonabile, anche perché l’essere arrivati ai quarti della coppa non dà nessuna garanzia di approdare in finale e tanto meno di vincerla, risultato che garantisce l’approdo in Europa League. Per l’obiettivo stagionale europeo il campionato è sicuramente una strada più lunga, ma per certi aspetti persino più semplice. Oggi, a due giornate dal termine del girone d’andata, il Torino è al nono posto insieme alla Fiorentina e dando una sguardo alla classifica - pur tenendo conto che Roma, Lazio, Sampdoria e Udinese hanno una partita da recuperare i giallorossi con i blucerchiati e i biancocelesti con i bianconeri - c’è già un primo solco tra le prime quattro e chi segue. Infatti, il Napoli ha 42 punti, la Juventus 41, l’Inter 40 e la Roma 38 e se a fine campionato queste squadre resteranno fra le prime quattro accederanno direttamente alla fase a gironi della Champions. Poi ci sono Lazio a quota 33 e Sampdoria a 27 e un altro solco più piccolo che le separa da Atalanta e Milan che di punti ne hanno 24 e dalla Fiorentina e dal Torino che ne hanno 23, senza scordare che Udinese, Bologna e Chievo ne hanno 21. Chi arriverà quinta avrà un posto assicurato alla fase a gironi dell’Europa League, mentre la sesta inizierà dal secondo turno preliminare e la settima anche, ma solo se la vincitrice della Coppa Italia sarà una delle squadre che grazie al piazzamento in campionato si sarà già qualificata per una delle due coppe internazionali, quindi, se è fra le formazioni che saranno arrivate fra il primo e il sesto posto.
Ci sono buone probabilità che la settima possa accedere all’Europa League in virtù del fatto che le vincenti fra Lazio-Fiorentina e Milan-Inter si affronteranno in semifinale di Coppa Italia cosi come quelle fra Napoli-Atalanta e Juventus-Torino. E di conseguenza una fra Lazio, Fiorentina, Mila e Inter arriverà in filale così come una fra Napoli, Atalanta, Juventus e Fiorentina. Detto questo, allo stato attuale della classifica a concorrere per il quinto, sesto e settimo posto ci sono ben sei squadre dalla Lazio al Torino, che hanno questo obiettivo dichiarato, e altre tre, Udinese, Bologna e Chievo, che in caso di passi falsi di più di una formazione che sta davanti e del contemporaneo ottimo proprio andamento potrebbero inserirsi nella lotta. Quest’ultimo scenario non è facile che si verifichi però non lo si può totalmente escludere, più probabile che in caso ci sia un avvicendamento fra qualcuna delle sei che stanno davanti e qualcuna delle altre tre che seguono.
Il Torino, quindi, deve conquistare più punti possibili in campionato per risalire un po’ la classifica e vincere con Spal e Genoa, che attualmente hanno quattordici punti e sono terzultime, è il minimo che i granata possano fare, se vogliono continuare a tenere nel mirino l’Europa League. La concorrenza è tanta perché per tre posti ci sono almeno sei squadre in lotta nell’arco di dieci lunghezze, oltretutto con la possibilità che Lazio e Sampdoria, qualora nel recupero della partita che non hanno disputato a causa del maltempo battendo rispettivamente Udinese e Roma, allunghino il passo e facciano crescere il solco che le separa dalle altre pretendenti all’Europa League. Di punti la squadra di Mihajlovic in queste prime diciassette giornate ne ha già lasciati per strada troppi, basta pensare ai pareggi con Atalanta, Milan, Chievo, Crotone, Verona, Sampdoria e Bologna. Con un po’ più d’attenzione in fase difensiva e maggiore precisione sotto porta almeno, stando parecchio stretti, sei punti in più il Torino li avrebbe dovuti conquistare e limitandosi solo a questo oggi i granata sarebbero al sesto posto. Non c’è altro da aggiungere.