Il Torino il primo passo l’ha fatto: prosegua con convinzione verso la meta
Il timore c’era che il Torino incappasse in un passo falso con il Chievo, non una sconfitta bensì un pareggio tenuto conto che i veneti erano e sono in fondo alla classifica, e questo timore c’è stato per settantacinque minuti domenica fino al gol liberatorio di Belotti. Gol che ha permesso al “Gallo” di sbloccarsi - era dal rigore realizzato con la Lazio il ventinove dicembre scorso che non finiva sul tabellino dei marcatori - e a tutti gli altri di liberarsi da quell’oppressione che di minuto in minuto aumentava perché il Chievo sul piano del gioco stava mettendo in difficoltà il Torino impedendogli di dipanare fluidamente e concretamente le azioni e aveva anche costretto Sirigu a una doppia parata salvifica per l’inviolabilità della sua porta e, soprattutto, per evitare di andare in svantaggio. La successiva rete di Rincon ha poi messo al sicuro il risultato prima che Zaza (l’unico altro suo gol in granata l’aveva realizzato proprio al Chievo nel girone d’andata) lo rendesse più pieno, anche in funzione della differenza reti da tenere sempre in considerazione quando si lotta per un obiettivo di rilievo come l’Europa League e le concorrenti sono tante e alcune anche con gli stessi punti.
Superato il primo scoglio ora il Torino deve proseguire con convinzione e affrontare il Frosinone e poi il Bologna, penultima e terzultima in classifica, con una convinzione ancora maggiore dettata proprio dal non essere incappato in uno scivolone. Serve, però, che si eviti la sofferenza degli interminabili settantacinque minuti con il Chievo. Il Frosinone nel mercato di gennaio è stato un po’ rinforzato e alcune falle sono state tamponate permettendo così a Barone di poter lavorare meglio rispetto a quando era toccato a Moreno Longo e, infatti, i ciociari qualche passo verso il quartultimo posto l’hanno fatto, complici anche i passi falsi delle altre che lottano per non retrocedere, ma i giallazzurri restano pur sempre una squadra che ha difficoltà non di poco conto.
Il Torino, quindi, può far valere la sua superiorità e continuare a sfruttare il momento favorevole che gli offre il calendario per provare a mettersi alle spalle qualche concorrente per l’Europa League. Il fatto di giocare con la penultima in classifica e che l’Atalanta debba vedersela al Ferraris con la Sampdoria e la Lazio con la Fiorentina al Franchi va assolutamente sfruttato dalla squadra di Mazzarri non solo conquistando i tre punti, ma anche ottenendo un risultato pieno con più gol all’attivo e magari anche continuando a mantenere la porta inviolata in modo che Sirigu prolunghi il suo attuale record d’imbattibilità, 557’, provando a mettere nel mirino quello che aveva fatto ai tempi del Paris Saint Germain, quando non aveva subito gol per 949 minuti. Certo non è facile bissare quel record perché mancano 392’ per eguagliarlo, però, il portierone granata se lo meriterebbe e i compagni potrebbero così sdebitarsi con lui che in non poche occasioni ha tolto le castagne dal fuoco rimediando anche ai loro errori. Ovviamente l’inviolabilità della porta non deve essere difesa arroccandosi a proteggerla, ma attaccando e segnando, che è il marchio di fabbrica delle squadre vincenti e ambiziose.