Il Torino ha un divario minimo fra gol fatti e subiti: serve più precisione

La differenza reti è di più uno. I granata sono sesti per gol realizzati e tredicesimi per quelli subiti e questo vale undici punti ossia il settimo posto in coabitazione con la Sampdoria.
28.09.2017 13:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino ha un divario minimo fra gol fatti e subiti: serve più precisione
TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Belotti & company hanno realizzato dieci gol in sei giornate il bottino non è stratosferico, ma comunque non è male, anzi tenendo anche conto che solo con la Juventus il Torino non è andato a segno. L’attacco granata è il sesto della serie A insieme a quello di Milan e Atalanta ed è preceduto da quelli di Napoli (ventidue), Juventus (diciotto), Lazio (tredici), Inter e Roma (dodici). A far da contraltare a questo dato positivo c’è quello delle reti subite: nove. Sono un po’ tantine, infatti, il Torino ha la tredicesima difesa del campionato, posizione che condivide con il Sassuolo. Indubbiamente va rammentato che ben quattro reti sono state incassate nel derby, considerando le precedenti cinque gare il Torino ha subito cinque gol, la media di uno a partita è comunque un po’ eccessiva per le squadre affrontate, Bologna, Sassuolo, Benevento, Sampdoria e Udinese, anche se con Sassuolo e Benevento la porta di Sirigu è rimasta inviolata, e per l’obiettivo finale dal settimo al quinto posto in classifica. In assoluto undici punti in sei giornate sono un buon bottino e garantiscono il settimo posto in coabitazione con la Sampdoria, però, la posizione in classifica non solo va mantenuta, ma sarebbe auspicabile che venisse migliorata perché è troppo borderline per l’obiettivo finale Europa League.

Ogni campionato vale per se stesso, ma facendo un confronto con quello passato, che comunque può servire a dare delle indicazioni utili, in questo inizio di stagione il Torino ha tre punti in più, però ha segnato un gol in meno e incassato due reti in più. Va ricordato che l’anno scorso nelle prime sei giornate ci furono la sconfitta con il Milan per tre a due, la vittoria cinque a uno con il Bologna, una seconda sconfitta con l’Atalanta per due a uno, i due pareggi zero a zero con Empoli e Pescara e la vittoria sulla Roma per tre a uno. Sicuramente in questo scorcio di campionato il calendario non ha fatto misurare il Torino con squadre più forti che nel precedente torneo e il fatto che ci sia stata una vittoria in più e una sconfitta in meno spiega i tre punti in più, ma non va sottovalutato che i granata hanno segnato un gol in meno e subiti due in più.

La ricerca dell’equilibrio nei singoli reparti e complessivo della squadra che sta facendo Mihajlovic va proprio nella direzione di aumentare il numero dei gol realizzati e diminuire le reti subite, altrimenti diventerà difficile centrare l’obiettivo di qualificarsi per l’Europa League. Oltre ai dati sui gol in questo campionato il Torino bisogna analizzarne anche altri che sono riportati sul sito della Lega Serie A. Tiri sessanta (la squadra di Mihajlovic in questa particolare classifica è tredicesima) di cui in porta trentasei (nona) e fuori ventiquattro (quarta). Pali e traverse uno (ventesima). Fuorigioco ventitre (prima). Assist dodici (tredicesima) di cui vincenti quattro (decima). Cross utili trentasei (decima alla pari con la Spal) e sbagliati venticinque (seconda). Angoli trenta (ottava con l’Atalanta). Parate ventisette (sedicesima). Quest’ultimo dato indica che gli interventi di Sirigu sono stati tanti, senza dubbio efficaci, ma meno il portiere è costretto a parare e meglio è poiché significa che la squadra ha posto un’efficace barriera protettiva alla propria porta. Non ci sono dubbi stando ai dati che il Torino deve segnare ancora di più e soprattutto subire meno reti e la precisione e la concentrazione devono per tanto aumentare.