Il Torino ha cinque giorni per trovare la concretezza e non farsi travolgere dall’Inter schiacciasassi

08.03.2022 10:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Pobega e Lautaro
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Pobega e Lautaro
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Non bisogna farsi fuorviare dal fatto che l’Inter nelle ultime cinque partite abbia avuto un netto calo, una sola vittoria con la Salernitana, due pareggi con Napoli e Genoa e due sconfitte con Milan e Sassuolo. Intanto perché la squadra di Simone Inzaghi è la seconda in classifica a due punti dal Milan e con una partita da recuperare, poi perché ha travolto con un sonoro 5 a 0 la Salernitana, al netto che i campani sono il fanalino di coda della Serie A con già quasi con un piede in B, e infine perché i nerazzurri hanno l’attacco più prolifico del campionato con 60 reti fatte e hanno anche la seconda miglior difesa con 22 reti incassate, dietro solo a quella del Napoli perforata 20 volte. Il Torino quindi domenica sera dovrà presentarsi tirato a lucido e assolutamente concreto sotto porta per evitare una figuraccia davanti al proprio pubblico.

Conforta che di solito quando il Torino affronta gli avversari più forti, anche quando perde com’è avvenuto nel girone d’andata con Atalanta, Juventus, Napoli, Milan, Roma, e Inter, sfodera buone prestazioni l’ultima con la Juventus 18 giorni fa quando ha pareggiato in casa dei bianconeri, partita che è stata anche la migliore dell’ultimo periodo che ha visto la squadra di Juric racimolare solo 3 punti in sei gare grazie ai pareggi con Sassuolo e Bologna oltre appunto a quello con la Juventus, ma è stata anche sconfitta da Udinese, Venezia e Cagliari. Ma i pregressi sulle prestazioni con le big non bastano poiché a detta dello stesso allenatore granata la sua squadra pur soddisfandolo nelle prestazioni e creando occasioni da gol risulta comunque in difficoltà nel segnare. Prova lampante ne sono i 33 gol fin qui realizzati, e due dei quali sono autogol, che collocano i granata al 14° posto della graduatoria delle reti fatte.

Dal punto di vista difensivo il Torino è comunque la quarta forza del campionato avendo subito 28 gol in 27 partite. Quasi sempre però i granata quando hanno incassato un gol è avvenuto per errori marchiani di singoli o anche collettivi che se saranno ripetuti con l’Inter porteranno di sicuro a una sconfitta, vista la facilità con cui i nerazzurri segnano. Sarà importante quindi anche la scelta di Juric a chi affidare la protezione della porta. Da inizio 2022 Milinkovic-Savic non è stato più quello che aveva stoppato lo scetticismo iniziale con performance in più occasioni anche buone. Il Covid può avere inciso, ma non basta a spiegare quella che è apparsa un’involuzione riportandolo sui livelli delle stagioni passate quando difendendo la porta di altre squadre finiva per non riuscire ad essere un titolare. Complice l’infortunio alla mano Vanja con il Bologna non è andato in campo e al suo posto è stato schierato Berisha che ha fornito una prestazione convincente, seppur non abbia dovuto effettuare chissà quali parate. Chi quindi mettere in porta contro l’Inter? Un dilemma che dovrà essere risolto in questi giorni da Juric. Ma oltre alla scelta del portiere dovrà riuscire a rendere concreti i suoi in zona gol. Auguri visto che negli ultimi 25 metri il Torino manca sia nell’ultimo passaggio sia troppo spesso nell’indirizzare la palla nello secchio della porta avversaria.