Il Torino fa poker di vittorie. Il Verona ci prova solo nel finale
Con il tre a uno al Bentegodi ai danni del Verona il Torino allunga la serie positiva a nove e conquista la quarta vittoria consecutiva, che mancava in serie A da trentasette anni. Vittoria meritata quella dei granata perché il Verona solo dopo il gol di Toni, che ha riaperto la partita all’83, si è messo a pressare i granata con una certa convinzione. La partita è iniziata con un sostanziale equilibrio fra le due squadre, che schierate specularmente con il 3-5-2, faticavano a trovare spazi perché il centrocampo era intasato e il ritmo troppo lento non favoriva i duelli uno contro uno che avrebbero potuto creare la superiorità numerica. Le azioni erano impostate dalle difese e il giro palla era lento, ancor più quello dei padroni di casa. Al 32’ la scossa con un’azione più veloce da parte del Torino che riesce con un’iniziativa di Quagliarella a smarcare in area Martinez, complice un liscio di Marquez che non allontana la palla permettendo al venezuelano di battere Benussi con un facile rasoterra. Neanche l’essere andato sotto di un gol scuote più di tanto il Verona che continua a non rendersi pericoloso dalle parti di Padelli non inquadrando lo specchio della porta quando ha l’opportunità di tirare (20’ prima Tachtsidis e poi Salviola). Saviola, partito discretamente, poco alla volta diventa sempre più evanescente e Toni non ha grandi occasioni per incidere e spesso viene fermato dai difensori granata prima di riuscire ad andare al tiro. Dal canto suo anche il Torino prima di passare in vantaggio non è stato molto preciso nei tiri verso Benussi (3’ Martinez, 5’ Vives e 10’ Farnerud). Solo Moreti al 4’ di testa su calcio d’angolo aveva provato i riflessi dell’estremo difensore gialloblu. L’occasione più nitida per il Verona al 46’ quando Hallfredsson sfrutta un retropassaggio di Quagliarella a Molinaro per impossessarsi della palla, ma Padelli è attento e non si fa sorprendere, anche perché il tiro è parecchio centrale. Al termine della prima parte della gara Quagliarella e Molinaro hanno avuto qualche cosa da dirsi, piccolo battibecco, proprio su quel retropassaggio.
Nella ripresa il Verona non rientra sul terreno di gioco con la determinazione che ci vorrebbe per pareggiare e continua ad avere lo stesso atteggiamento del primo tempo. Il Torino è attento a controllare la partita chiudendo tutti gli spazi e si affida alle ripartenze per provare a chiudere l’incontro. Al 49’ Marques atterra in area Martinez e l’arbitro decreta il rigore, sul dischetto va Quagliarella che con un tiro forte e centrale colpisce la traversa interna e porta a due i gol granata. La partita sembra incanalata su binari sicuri per il Torino che prova a chiuderla definitivamente senza riuscirci prima con Benassi (56’) che dopo essere entrato in area calcia male mandando la palla sul fondo, poi con Quagliarella (62’) che pecca di generosità e mette in mezzo la sfera senza andare al tiro. Tachsidis è il giocatore del Verona che più di tutti prova ad inserirsi e spesso scegliendo il tempo giusto, ma la sua squadra fatica molto a creare azioni pericolose. Al 65’ il Torino recrimina giustamente per un rigore non datogli: Quagliarella in area viene colpito tra la caviglia e il polpaccio da Marquez, ma l’arbitro non concede il penalty e di conseguenza neppure l’espulsione del veronese. La squadra di Mandorlini cerca di mettere un po’ più di pressione al Torino senza produrre chissà che fino all’83 quando Toni gabba Glik, che sbaglia il fuorigioco, e si presenta in area senza che Moretti riesca a chiuderlo e fulmina Padelli in uscita, non impeccabile, e riapre la partita. Pochi minuti prima avevano debuttato con le rispettive maglie Fernandinho che aveva preso il posto di Saviola e Gonzalez quello di Benassi. Sul due a uno il Verona prende coraggio e chiude il Torino a ridosso della propria area, ma il tiro di Gomez (85’) è troppo debole e quello di Toni (87’) finisce poco oltre il palo e poi all’89 è provvidenziale la chiusura di Bovo, sempre su Toni, con Molinaro che spazza via. Nell’unico contropiede che riesce a sfruttare il Torino arriva il definitivo gol di El Kaddouri (92’) che dopo una corsa di più di quaranta metri con un destro a giro elude Benussi e fa sfumare qualsiasi velleità di pareggio dei padroni di casa. Esultanza un po’ polemica, mimando con la mano il gesto delle chiacchiere, del belga-marocchino, in qualche occasione beccato dalla tifoseria per la sua discontinuità.
Con il Verona si chiedeva al Torino di dare continuità al filotto positivo e così è stato, ora, in attesa di sapere che cosa faranno domani Genoa e Palermo impegnate rispettivamente con Lazio e Inter, il Torino si gode il settimo posto poiché il Milan sta perdendo con la Juventus (all’intervallo due a uno). A questo punto i granata rientrano a pieno titolo nella corsa per un posto utile all’Europa League della prossima stagione, starà a loro crederci fino in fondo e cogliere l’occasione.