Il Torino è piazza appetita ma le trattative di mercato sono più difficili
E’ un paradosso, però non stupisce che da una parte il Torino sia squadra gradita ai giocatori visto anche la possibilità di giocare in Europa e dall’altra parte le trattative di mercato siano più complesse e richiedano da parte della dirigenza granata ancora maggiore bravura per portarle a buon fine. Procuratori, giocatori e dirigenti delle altre squadre quando si siedono intorno al tavolo per trattare con il Torino vogliono concludere un affare vantaggioso poiché l’asticella granata si è alzata e quindi diventa normale che gli ingaggi si adeguino a quelli dei club che frequentano i campi europei, così come i giocatori che servono a Ventura devono essere di caratura superiore rispetto al passato e di conseguenza costano anche più cari. Le trattative viste però dall’ottica del Torino sono un po’ differenti, perché Cairo non vuole diventare il pollo da spennare, pur essendo consapevole che allestire una squadra che sia competitiva su tre fronti comporta un esborso maggiore.
Spinelli pretende dieci milioni per cedere Paulinho, che sarebbe un buon candidato per sostituire Immobile, e non è interessato ad abbassare la richiesta prendendo come contropartita Barreto, come proposto da Torino. Cairo, però, ritiene che la cifra chiesta dal patron del Livorno sia troppo elevata così si è in una fase di stallo apparente, ma con il gioco delle parti che si fa più vorticoso. Il Torino non proclama di voler Paulinho poiché di attaccanti validi ce ne sono sul mercato, il Livorno sa di poter contare su richieste anche da parte di altri club sia italiani, i più accreditati Sampdoria, Verona e Palermo, sia stranieri, Southampton, Bordeaux e Olympiacos. Per quel che riguarda le squadre italiane agli occhi di Paulinho il Torino è sicuramente più appetibile poiché può offrirgli la vetrina internazionale dell’Europa, per quel che riguarda quelle straniere solo l’Olympiacos può garantirgli di più perché avendo vinto il campionato greco disputerà la Champions League, mentre Southampton e Bordeaux non parteciperanno neppure ai preliminari dell’Europa League. Se le pretendenti per Paulinho sono queste sei squadre per il Torino non dovrebbe essere impossibile convincere il giocatore e il suo entourage, una volta fatto ciò, forte dell’accordo raggiunto con il calciatore, passare alla trattativa con Spinelli dovrebbe essere un po’ più agevole.
In giornata sono previsti gli arrivi in città di Bruno Peres e Josef Martinez che vanno a rinforzare l’organico, l’uno alla voce esterni e l’altro attaccanti. Il lavoro che attende i dirigenti granata però è solo all’inizio perché continua a mancare il titolare della fascia sinistra e il centrocampo rimane un’incognita per le eventuali conferme di El Kaddouri, Kurtic e Tachtsidis. Per il belga-marocchino il Torino potrebbe esercitare il diritto di riscatto della metà del cartellino e il club partenopeo però non dovrebbe contro-riscattarlo, mentre lo sloveno è in comproprietà fra Sassuolo e Palermo e il greco fra Catania e Genoa, quindi il Torino, se fosse interessato a trattenerli, non può far altro al momento che attendere. Discorso non semplice anche per Benassi che rientrava negli accordi per la cessione di D’Ambrosio all’Inter, poiché non può essere preso dal Torino in comproprietà e la società nerazzurra non vorrebbe cederlo a titolo definitivo, però una soluzione è possibile perché l’Inter è disponibile a prestarlo al Torino trovando un accordo con Cairo per il valore di quella che doveva essere la comproprietà inserendo magari qualche altro giovane, quindi Benassi potrebbe andare a infoltire il gruppo dei centrocampisti granata. Comunque a prescindere da come saranno risolte o meno tutte queste questioni a Ventura serve almeno un titolare di spessore a centrocampo e Kone fra i nomi che girano è il più appetibile. In attacco si è detto dell’arrivo di Josef Martinez e del forte intesse per Paulinho, ma un altro giocatore avvezzo al gol e che già conosca il campionato italiano in modo che possa scendere in campo per il debutto europeo del 31 luglio è di fondamentale importanza, poiché Cerci impegnato al Mondiale per quella data potrebbe o essere appena tornato o ancora in vacanza. Per il Torino superare il turno preliminare in Europa League e anche i play off in modo da arrivare alla fase a gironi è doppiamente importante in modo che le sirene di altre società per Cerci e Darmian non diventino sempre più allettanti.