Il Torino deve ripartire dalla frase urlata da Sirigu ai compagni e dalle lacrime del portiere
Al Torino non c’è neppure il tempo di metabolizzare la mazzata del sette a zero inflitta dal Milan perché domani pomeriggio c’è la sfida divenuta vitale per la salvezza con lo Spezia. Il lusso di permettersi che ci siano ripercussioni non c’è a tre partite dalla fine del campionato e non potrà e non dovrà ripetersi quello che accadde fra il 25 gennaio e il 2 febbraio 2020 quando dopo l’altra batosta per sette a zero subita dall’Atalanta il Torino andò a Lecce e perse per quattro a zero.
E allora che fare? Ieri il Torno si è allenato alla presenza del presidente Urbano Cairo che sicuramente qualche cosa avrà detto alla squadra così come lo avrà fatto mister Davide Nicola, che già subito dopo la partita con il Milan era certo che i giocatori resetteranno l’accaduto e si concentreranno sull’obiettivo. Ma ciò che accade nell’intimo dell’animo e delle teste dei calciatori solo ognuno di loro lo sa, per cui si capirà se il sette a zero è stato un episodio circoscritto esclusivamente vedendo domani alle 15 con quale atteggiamento personale e collettivo scenderanno in campo all’Alberto Picco e come gestiranno la partita fino al fischio finale.
Una cosa però è certa, ossia che il Torino deve ripartire da quella frase urlata più volte da Salvatore Sirigu ai compagni visto che vedeva arrivarsi addosso i rossoneri senza che nessuno provasse ad arginarli e diveniva così il facile bersaglio dei loro tiri sui quali poteva fare poco o nulla per evitare che si trasformassero in gol subiti: “Vi piace fare figure di m …”. A fine partita poi lo si è visto uscire dal campo con le lacrime agli occhi. Il calcio è gioco collettivo e non si può abbandonare un compagno lasciandolo alla mercé degli avversari com’è capitato e come era già accaduto quindici mesi prima perché alla fine resta il fatto che i gol subiti pesano sul portiere, anche quando è il meno colpevole di tutti.
Perdere con il Milan ci stava, ma non in quel modo. E’ anche comprensibile la scelta di accantonare la gara con i rossoneri dandola per persa ancora prima di giocarla, cosa che evidentemente Nicola ha fatto condividendola con tutti i giocatori e con la società, ma la disfatta no. Ora con lo Spezia c’è l’occasione per dare un senso a quella scelta e non può essere sprecata evitando così di fare altre figure di m … che umilierebbero la maglia granata, cosa che sarebbe inaccettabile anche più dell’andare in Serie B.