Il Torino deve far emergere le capacità senza affondarle negli episodi negativi
Mazzarri vede crescita della squadra nel fatto che rispetto alle prime partite della stagione, Roma, Inter e Chievo, nelle ultime i suoi giocatori non hanno più sbagliato l’approccio iniziale e sono riusciti a segnare già nel primo tempo. E’ indubbio che aver superato questi problemi sia un passo in avanti. C’è, però, il rovescio della medaglia che non può essere sottovalutato. Il Torino sia con il Frosinone, penultimo in classifica e alle prese con oggettive difficoltà, sia con il Bologna, non privo di problemi e appena sopra la zona più a rischio retrocessione, dopo essere andato in vantaggio si è fatto rimontare e se con i ciociari alla fine è stata comunque vittoria non altrettanto è avvenuto con i felsinei che sono riusciti a pareggiare. Non si può negare che in entrambe le partite i granata abbiano provato, riuscendoci nel primo caso, a vincere continuando a macinare gioco e costruire occasioni da gol, ma tutto questo non azzera il fatto che con avversari che hanno oggettive forze inferiori la squadra di Mazzarri abbia commesso errori gravi che potevano e dovevano essere evitati.
Derubrica a episodi il tecnico granata tutti quegli eventi negativi che hanno fatto lasciare per strada punti e ricorda che ci sono stati anche errori arbitrali che se non commessi avrebbero potuto permettere al Torino di avere più punti in classifica e di conseguenza una posizione più alta dell’attuale di metà graduatoria. Sugli errori arbitrali non c’è nulla da eccepire perché hanno penalizzato la sua squadra, ma sugli altri “episodi” quelli che sono dipesi solo ed esclusivamente dalla dabbenaggine dei suoi giocatori si può non essere del tutto d’accordo. Passaggi sbagliati, falli evitabili che hanno portato a punizioni o calci d’angolo dai quali sono scaturiti i gol degli avversari, errori di mira sotto porta che hanno impedito di realizzare reti praticamente già fatte, rilassamento generale frutto della convinzione di avere in pugno la partita che ha rinvigorito l’altra squadra facendole prendere coraggio in modo da raccogliere tutte le forze che ancora aveva e riaprire la gara.
Tra le definizioni della parola episodio, come riportato dal vocabolario Treccani, ci sono: fatto, manifestazione a carattere occasionale, cioè non frequente o ripetuto o sistematico e, anche nell’eccezione del linguaggio scientifico, evento o manifestazione di carattere specifico ben definito e limitato nel tempo. Fatto non frequente o ripetuto e limitato nel tempo, ma gli “episodi” nel caso del Torino si sono ripetuti all’interno della stessa partita e di parecchie altre gare e anche nella stagione scorsa si erano verificati, quindi, forse non si tratta di episodi, ma di problematiche endemiche che se non risolte continueranno a riproporsi e a far lasciare punti per strada con i relativi rimpianti.
Tocca a Mazzarri e ai giocatori trovare una soluzione e la partita di questa sera con la Fiorentina, che è squadra formata da tanti giovani e che ha valori simili e stesse ambizioni, è un banco di prova decisamente valido per capire se il Torino effettivamente sta crescendo oppure, come nel caso della coperta corta che se tirata copre una parte ma ne scopre un’altra, si risolvono dei problemi, approcci molli e assenza di gol nei primi tempi, ma restano invariati degli altri, cali di concentrazione, o se addirittura se ne creano dei nuovi. Per andare in Europa non basta mantenere il pallino del gioco, dominare l’avversario e creare occasioni da gol, è indispensabile anche non subire reti evitabilissime e segnare quando se ne ha l’occasione.