Il Torino cede alla netta superiorità della Roma
La superiorità della Roma è stata evidente no solo in fase offensiva, ma anche in quella difensiva, infatti, i giallorossi si sono portati in doppio vantaggio in diciassette minuti e poi hanno controllato la partita chiudendola senza permettere al Torino di riaprirla. Un dato inequivocabile della differenza fra le due squadre è stato che il Torino nella prima parte della partita non è mai riuscito a inquadrare lo specchio della porta e poi a parte il gol di Maxi Lopez anche i pochi tiri che sono giunti dalle parti di Szczesny non hanno mai impensierito il portiere avversario. Per il Torino la nota positiva della partita è stata la prestazione del giovane Lukic che per essere stato alla sua prima partita da titolare contro un avversario di prim’ordine ha dimostrato di avere una certa personalità e di saper confezionare anche qualche giocata di buon livello. Con questa gara il centrocampista serbo ha sicuramente meritato di ottenere ulteriore spazio per poter accrescere la sua conoscenza del campionato italiano e dimostrare quanto vale.
La Roma fin dalle prime battute è stata aggressiva e attenta nel non far arrivare la palla dalle parti di Belotti. Il Torino ha provato a pressare come di consueto con tanti giocatori esponendosi, però, ai veloci contropiedi degli avversari. Soprattutto nel primo tempo si è visto agonismo in capo e un buon ritmo, poi man mano che la gara proseguiva le squadre si sono allungate complice anche il fatto che la Roma aveva incanalato il match come voleva e quindi ha abbassato il ritmo. I granata hanno concesso troppi spazi agli esterni giallorossi e Falque e Ljajic non hanno dato copertura in fase difensiva, la Roma, invece, è stata praticamente sempre molto attenta nelle chiusure difensive e compatta quando il Torino attaccava. Mihajlovic ripetutamente ha chiesto ai sui giocatori di stare attaccati a Dzeco e Salah senza, però, ottenere di essere ascoltato a dovere. Barreca ha patito il doversela vedere con Salah e Peres. Il Torino quando è riuscito a sviluppare la manovra offensiva ha trovato spunti interessanti, ma troppe volte non è stato capace a finalizzare l’azione anche perché la Roma ha chiuso bene gli spazi. La difficoltà dei granata nel proporre il proprio gioco si è vista nel numero di manovre per vie orizzontali che sono state superiori a quelle per vie verticali e gli inserimenti dei giocatori senza palla, soprattutto dei centrocampisti non hanno prodotto quasi mai situazioni pericolose per gli avversari.
Il Torino era in emergenza in difesa infatti De Silvestri ha dovuto giocare nell’inedita posizione di difensore centrale per gli infortuni di Castan, Rossettini, Carlão e quello di Ajeti che era in panchina, ma forse anche per le ultime prestazioni decisamente infarcite da troppi errori grossolani non è stato mandato in campo. Ljajic non ha inciso sul match e Belotti oltre a essere stato poco servito è sembrato meno brillante del solito, anche perché a turno Manolas e Fazio lo hanno marcato molto stretto impedendogli di rendersi pericoloso. Anche Benassi e Baselli si sono limitati a qualche spunto e Falque non è stato l’ex che all’andata con una doppietta contribuì a battere la Roma. Juan Jesus in spaccata su sviluppo da calcio d’angolo già al 4’ avrebbe potuto portare in vantaggio la sua squadra. L’equilibrio fra le due formazioni dura solo una decina di minuti. Dzeco innescato da Naiggolan al limite dell’area si libera di Lukic e Baselli, s’accentra e batte Hart non del tutto ben posizionato (10’). La Roma va così in vantaggio. Poco dopo Nainggolan con un tiro centrale non sorprende il portiere granata (12’). Salah si trova in area completamente smarcato perché Barreca era andato su Dzeco che era sfuggito a Moretti e raddoppia (17’). Ancora l’egiziano ci prova con un tiro a giro dalla distanza che centra il palo (20’). Sul due a zero la Roma si rilassa un poco anche perché reduce dalle fatiche di Europa League, però, il Torino non riesce ad approfittarne. Lukic si mette in evidenza con un tiro al volo da fuori area che finisce però a lato del palo, anche se non di molto (40’). Benassi servito in profondità da Falque è chiuso da Peres che evita pericoli (45’). Nella ripresa la Roma prova subito a chiudere definitivamente la partita. Dzeco per due volte non inquadra lo specchio della porta (6’ e 8’). Mihajlovic prova a cambiare e toglie Falque per Iturbe senza però riuscire a dare la scossa ai suoi. Belotti con un tiro da lontano, che risulta troppo molle, per la prima volta inquadra la porta, ma non riesce a impensierire Szczesny (19’). In compenso Paredes con un tiro di destro da fuori area e palla tenuta bassa trafigge per la terza volta Hart con un gol alla Totti (20’). A questo punto Mihajlovic si gioca il tutto per tutto e fa entrare Boyé al posto di Benassi passando al 4-2-3-1, mentre Spalletti pensando anche al ritorno con i Villarreal manda in campo Vermaelen per Manolas. La Roma continua a rendersi pericolosa con Salah che colpisce al traversa (30’) e Dzeco che dopo aver preso il tempo a Moretti non inquadra lo specchio della porta (32’). Iturbe si becca i rimbrotti di Moretti per essere poco partecipe in fase difensiva. Mihajlovic si gioca anche la carta Maxi Lopez che viene inserito al posto di Ljajic. L’argentino ringrazia prima con un tiro da posizione laterale ma facile preda di Szczesny (35’) e poi con il gol della bandiera granata: Zappacosta serve alla perfezione Maxi scattato sul filo del fuorigioco che con il destro insacca (39’). Un minuto prima Totti entrato al posto di Strootman aveva dal limite calciato al volo senza impegnare Hart. Anche Spalletti effettua l’ultimo cambio facendo uscire Dzeco e mandando in campo Perotti, quest’ultimo crossa verso il secondo palo per Salah che appoggia a Totti che da campione qual è serve a Nainggolan un assist perfetto e il belga con un tiro indirizzato nell’angolino basso segna il quarto gol della Roma (47’).
La Roma è stata superiore, ma il Torino ha fatto troppo poco per opporsi ai giallorossi. La squadra di Spalletti battendo quella di Mihajlovic riesce a stare in scia, seppur a distanza di sette punti, dalla Juventus e tenere flebilmente aperto il discorso per lo scudetto e allo stesso tempo mantiene alle sue spalle il Napoli. Il Torino ormai senza più motivazioni per quel che riguarda la classifica, l’Europa League è solo più un ricordo ambizioso, dovrà trovare spunti per dare un senso al resto della stagione, ma se con la Fiorentina avrà lo stesso atteggiamento troppo compassato avuto con la Roma si prospetterà la seconda sconfitta consecutiva e si allungherà il periodo, iniziato a dicembre, di declino senza riuscire a risollevarsi poiché manca la grinta che si era vista a inizio campionato e tanto bene aveva fatto sperare per questa stagione.