Il Torino alla prova Napoli per non perdere il feeling con i propri tifosi

I giocatori e Ventura devono far dimenticare le ultime sconfitte dimostrando di avere un atteggiamento vincente. Il Napoli si presenta a Torino con l’intento di conquistare punti per agguantare il secondo posto.
17.03.2014 08:00 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino alla prova Napoli per non perdere il feeling con i propri tifosi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Ventura ospite alla Domenica Sportiva il nove marzo scorso aveva detto: “Metteremo in difficoltà il Napoli perché rientrano dei giocatori” ed effettivamente rispetto alla gara con l’Inter Maksimovic, Glik e Bovo sono a disposizione avendo scontato il turno di squalifica, però ad esempio con il Bologna i difensori erano Maksimovic, Glik e Moretti e il Torino ha perso e anche con la Sampdoria, è vero che mancava a causa dell’infortunio Moretti, ma in campo c’erano Maksimovic, Glik e Bovo eppure la partita è terminata con una sconfitta. Ovviamente non si vuole assolutamente imputare le due sconfitte ai soli giocatori del reparto difensivo, si vince e si perde sempre in undici, quindi meriti e demeriti sono da suddividersi fra tutti, compresi chi subentra e chi decide quali sono gli uomini da mandare in campo. Oltre tutto con Bologna e Sampdoria il Torino era favorito nel pronostico poiché affrontava due formazioni alla portata che si erano presentate all’Olimpico di Torino con ben quindici punti in meno gli emiliani e otto i liguri, mentre il Napoli ne ha diciannove di più dei granata e per giunta con il Bologna non si doveva sopperire alla doppia defezione per infortunio di Masiello e Pasquale sulla fascia sinistra e con la Sampdoria mancava Masiello, ma Pasquale c’era. Quindi tutto sommato nelle precedenti due sconfitte casalinghe non hanno pesato così tanto le assenze di alcuni giocatori.

 

Che il rientro di Maksimovic, Glik e Bovo sia sicuramente un fatto positivo è indubbio, così come l’assenza di Vives per squalifica e il perdurare delle assenze di Masiello e Pasquale continuano a costituire un problema, però le sconfitte del Torino nell’ultimo periodo sono da attribuirsi un po’ ad un calo fisico, un po’ ad un approccio iniziale sbagliato o a una superficialità nella gestione di una parte della gara, come accaduto con il Bologna, oppure a un atteggiamento troppo votato a difendersi per evitare di subire gol, come con Juventus e Inter, che non ha assolutamente ripagato perché alla fine le partite sono state perse. In più forse con la salvezza praticamente raggiunta sono venuti meno stimoli poiché non è stato dato un traguardo più ambizioso da provare a raggiungere e a questo va anche sommato il fatto che a fine campionato si disputerà il Mondiale e chi potenzialmente potrà andare in Brasile può inconsciamente stare particolarmente attento a non farsi male e a conservare le energie per non correre il rischio di venire escluso dalla convocazione del proprio commissario tecnico.

 

Il Napoli in attesa di sapere che cosa farà la Roma con l’Udinese che scenderà in campo alle ventuno di questa sera farà di tutto per tornare a casa con punti, perché raggiungere il secondo posto è troppo importante poiché garantisce di evitare i preliminari di Champions League e permette una preparazione estiva migliore poiché non si deve iniziare a giocare gare ufficiali ai  primi d’agosto. E come aveva detto Benitez, in collegamento con la Domenica sportiva al termine della partita vinta con la Roma due domeniche fa, a chi gli domandava se la sua squadra con i giallorossi non avesse rischiato qualche cosa di troppo sorridendo aveva risposto: “Quando si deve vincere bisogna rischiare”. Il Torino non è favorito questa sera, però, a prescindere dal risultato finale, dovrà dimostrare che le sconfitte di quest’ultimo periodo sono servite da lezione e che in campo la squadra avrà un atteggiamento positivo capace non solo di difendersi, ma anche di attaccare per mettere pressione alla difesa partenopea che in più occasioni ha evidenziato che va in difficoltà se incalzata.
I tifosi sono sempre dalla parte della squadra, però vogliono vedere che i giocatori danno tutto senza risparmiarsi e che l’allenatore manda in campo una formazione vogliosa di vincere e non solo di limitare il più possibile i danni. Il popolo granata vuole il Toro e non un torello.