Il Torino alla prova Napoli per non disperdere quanto fatto vedere nel derby
Forse il Napoli ha motivazioni maggiori rispetto a quelle della Juventus perché i bianconeri avevano e hanno tuttora solo bisogno di gestire il vantaggio accumulato che già li proiettava e li proietta al sesto scudetto consecutivo, mentre i partenopei sono in piena lotta con la Roma, che è avanti di un punto, per il secondo posto che garantisce l’accesso diretto alla fase a gironi della Champions League. Per queste ragioni il Torino si troverà domenica pomeriggio di fronte un avversario per certi aspetti più agguerrito e bisognoso di punti rispetto a quello che ha affrontato sabato scorso. E’ vero che la gara con la Juventus è stata in trasferta e questo era uno scoglio non di poco conto per i granata che lontano dal Grande Torino hanno sempre faticato e parecchio in questa stagione, ma è anche altrettanto vero che il buon cammino fin qui avuto in casa, una sola sconfitta con la Juventus, può è deve essere migliorato perché gli otto pareggi con Empoli, Lazio, Milan, Atalanta, Inter, Udinese, Crotone e Sampdoria sono tanti e almeno quattro, quelli con squadre che hanno meno punti in classifica, sarebbero dovuti essere vittorie.
Non sarà facile per la squadra di Mihajlovic affrontare il Napoli, ma potrà sfruttare la carica derivante dal derby per sopperire al grande divario che c’è con la formazione di Sarri. Già i ventisette punti di distacco in classifica la dicono lunga sul valore dei due organici, all’andata la squadra di Mihajlovic fu travolta per cinque a tre e il Napoli non perde in trasferta dal ventinove ottobre con la Juventus. In più gli azzurri hanno il miglior attacco della categoria e su questo il Torino può competere perché ha il quinto, anche se Mertens e compagni hanno segnato sedici reti in più di Belotti e soci. Per quel che riguarda invece la difesa, il divario è decisamente maggiore poiché quella del Napoli è la terza della serie A, mentre quella del Torino la sedicesima con ben venti gol di più incassati. Va anche notato che i partenopei hanno un rendimento in trasferta che è quasi equivalente a quello che hanno al San Paolo. Infatti, hanno conquistato lontano da casa trentasette dei settantasette punti, hanno vinto undici volte (Palermo, Crotone, Udinese, Cagliari, Milan, Bologna, Chievo, Roma, Empoli, Lazio e Inter) sulle ventitré totali, pareggiato quattro (Pescara, Genoa, Fiorentina e Sassuolo) come fra le mura amiche e perso due (Atalanta e Juventus) come in casa. Hanno segnato quarantuno degli ottantuno gol e subito diciotto delle trentasei reti, quindi, il fattore campo incide ben poco sulle loro performance.
Mihajlovic non sarà in panchina perché squalificato e non saranno della partita neppure Acquah e Moretti, anche loro fermati dal giudice sportivo, e ancora ieri Baselli e De Silvestri hanno svolto un lavoro personalizzato, quindi, è inevitabile che in difesa e a centrocampo ci sarà qualche variazione. Il posto di Moretti è in ballottaggio fra Castan e Carlão e quello di Acquah fra Benassi, Obi, Valdifiori e Lukic. Per quel che riguarda Baselli dovrebbe poter essere arruolabile domenica. Dare continuità alla prestazione con la Juventus è molto importante per il Torino che nell’ultimo periodo ha saputo collezionare un filotto di risultati positivi che dura da sette partite con cinque pareggi (Inter, Udinese, Crotone, Sampdoria e Juventus) e due vittorie (Cagliari e Chievo). Sarebbe anche molto importante tornare a vincere in casa, l’ultima volta fu con il Palermo il cinque marzo. Spunto non marginale della partita sarà il confronto fra Belotti e Mertens, il “Gallo” non segna da tre giornate e ha visto Dzeco mettere il turbo sopravanzandolo di due gol e si trova il fiato sul collo di Higuain, Icardi e appunto Mertens, che di reti ne hanno realizzate una in meno di lui. Dopo il pareggio con la Juventus ottenere un risultato positivo anche con il Napoli, tenendo così testa a due delle tre formazioni più forti della categoria, sarebbe un gran bel risultato per il Torino.