Il Torino a Udine con o senza il trequartista?

Da valutarsi le condizioni fisiche di El Kaddouri, ma per un posto da trequartista in alternativa a lui si candidano Barreto e Bellomo. D’Ambrosio a forte rischio panchina per scelta societaria.
13.12.2013 12:41 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Il Torino a Udine con o senza il trequartista?
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Il Torino quando gioca con il 3-4-1-2 è indubbiamente più bello da vedere rispetto a quando scende in campo con il 3-5-2. E’ più “aggressivo” e tiene lontani dalla propria area gli attaccanti avversari perché mette nelle condizioni migliori i centrocampisti e le punte, con caratteristiche votate a offendere, di sfruttare i movimenti e le accelerazioni per arrivare al tiro in porta. Al momento il giocatore che più di tutti si è dimostrato capace di interpretare il ruolo di trequartista è El Kaddouri, quindi tutto o quasi dipenderà dalle sue condizioni fisiche se domenica pomeriggio con l’Udinese il Torino giocherà con il 3-4-1-2. Ieri il belga-marocchino si è prima allenato svolgendo un programma personalizzato e poi si è unito ai compagni per una partitella a campo ridotto, di conseguenza saranno fondamentali le prossime ore per capire se il problema al vasto laterale destro è alle spalle o se per prudenza è meglio che stia a riposo per una partita o anche solo venga utilizzato parzialmente, magari nella ripresa tenendo conto dell’andamento del match.

 

Nel caso in cui El Kaddouri dovesse dare forfait questo automaticamente non significa che Ventura debba rinunciare a giocare con il trequartista perché anche Barreto ha le caratteristiche per poter svolgere questo ruolo, però ultimamente il giocatore non è più stato utilizzato dal mister molto probabilmente perché lo riteneva meno adatto per forma fisica o per condizione generale dopo che lo aveva utilizzato appena terminata la squalifica, ma in quel momento la squadra era in emergenza a causa di parecchi infortuni e quindi quando gli uomini sono contati è pacifico che si faccia di necessità virtù. Con l’Udinese però Barreto potrebbe avere particolari motivazioni dal momento che il giocatore è sempre in comproprietà con il club di Pozzo e di conseguenza per lui non c’è partita migliore per mettersi in mostra, anche perché se continuasse ad accomodarsi in panchina rischierebbe di ritrovarsi nella condizione di non essere più appetibile né per il Torino né per l’Udinese, dove già era ai margini della rosa prima di approdare in granata.

 

Altro giocatore che potrebbe essere schierato come trequartista è Bellomo. Finora l’ex giocatore del Bari in campo lo si è visto molto poco e se per Barreto almeno c’è l’attenuante che fino al 19 ottobre non poteva giocare e quindi le quattro presenze da allora a oggi per un totale di 278 minuti hanno una parziale spiegazione, per Bellomo le sei presenze per un totale di 342 minuti sono indubbiamente poche e non è ipotizzabile che siano dovute solo alla giovane età e al fatto che è al suo primo anno in serie A, in fin dei conti faceva già parte dei convocati per il ritiro a Bormio, quindi ha svolto tutta la preparazione estiva alle direttive di Ventura e ormai ha avuto cinque mesi di tempo per acquisire le famose conoscenze che il tecnico richiede ai suoi giocatori.
Chi quasi sicuramente non giocherà è D’Ambrosio, ormai ai ferri corti con la società per il mancato rinnovo del contratto e per lui si prospettano tempi duri se il Torino non trovasse un accordo con il club che vuole prenderlo, in pole position c’è la Roma, che ha già raggiunto un accordo con il suo procuratore, come ha dichiarato Cairo a Tuttosport nel forum organizzato ieri dal quotidiano, infatti non è da escludersi che se il giocatore non andasse via a gennaio, svincolandosi a parametro zero a giugno, finirebbe per trascorrere la seconda metà del campionato in panchina.
Trequartista o non trequartista il Torino con l’Udinese vuole provare a vincere la sua seconda partita in trasferta dopo quella con il Bologna, mantenere la parte sinistra della classifica passa anche dal conquistare punti, meglio se tre alla volta, lontano dalle mura amiche.