Il quasi definitivo MihaToro in campo con l’Atalanta
Domenica pomeriggio allo stadio Atleti Azzurri d’Italia a Bergamo per la prima volta si vedrà il Torino di Sinisa Mihajlovic, non sarà ancora la versione definitiva a causa degli infortuni di Ljajic e Belotti, ma buona parte dell’undici che sulla carta dovrebbe essere quello titolare sarà in campo. Hart, De Silvestri, Bovo, Castan, Molinaro, Benassi, Valdifiori, Baselli, Iago Falque, Maxi Lopez e Boyè.
In porta dovrebbe debuttare il neo acquisto Hart alla sua prima nel calcio italiano, su di lui le aspettative sono altissime e tutti sono impazienti di vederlo all’opera. Bovo molto probabilmente sarà preferito a Rossettini, che non ha ancora ritrovato la condizione migliore perché, come ha detto ieri in conferenza stampa il direttore sportivo Petrachi, “Luca nell’ultimo periodo non aveva sempre giocato, quindi, deve trovare la miglior condizione, però, io sono convinto che in questo Toro ci potrà essere utile”. Le chiavi del gioco saranno affidate a Valdifiori che riceverà il testimonial da Vives. Mentre a sostituire gli infortunati Belotti e Ljajic ci saranno Maxi Lopez e Boyè. Martinez, rientrato in Italia ieri sera e reduce dagli incontri disputati con la sua Nazionale, sarà sottoposto questa mattina a esami strumentali volti a capire l’entità dell’infortunio che lo aveva costretto a uscire dal campo anzitempo nella partita con l’Argentina per un problema muscolare alla coscia destra. Difficile pensare che il venezuelano possa giocare domenica, nella più rosea delle previsioni, al massimo, si accomoderà in panchina.
La sosta per gli impegni della Nazionale ha permesso ai giocatori di mettere nelle gambe altri allenamenti utili alla squadra a comprendere e mettere in pratica il sistema di gioco del mister: baricentro alto, passaggi in verticale, rapidità nell’esecuzione, recupero palla e immediata ripartenza dell’azione, ripiego in fase difensiva a iniziare dagli attaccanti, massima concentrazione sempre. Come vuole Mihajlovic i giocatori devono essere più intraprendenti nella metà campo avversaria, non avere paura di sbagliare, rischiare di più, assumersi maggiori responsabilità, essere più concentrati e attenti e soprattutto cattivi nel difendere la porta e poi usare la stessa cattiveria quando attaccano. Senza nessuno stress chi va in campo deve pensare solo a disputare partite senza distrazioni in modo da sbagliare il meno possibile forti di fare quello che è stato preparato in allenamento ricordandosi dei due princìpi da seguire: quelli del gioco e quelli morali. Quelli morali, lottare e combattere per novanta minuti, non darsi mai per vinti e aiutarsi reciprocamente in campo. Essere in somma una squadra ambiziosa, coraggiosa, concentrata e che gioca per vincere. Quelli di gioco, essere forti e compatti, recuperare immediatamente la palla e gestirla secondo le situazioni. In poche parole il Torino deve essere una squadra che concede poco agli avversari e che sa essere cinica sotto porta.