Il quadrangolare ha dato indicazioni precise
Torino, Catania, Qormi e Hibernians, queste ultime due formazioni della serie A maltese, ieri sera si sono sfidate nel torneo Portomasolive.com Trophy 2011. Interessante era vedere come il Torino si sarebbe comportato, anche se si sono disputate partite di soli quarantacinque minuti, nei confronti di squadre di categoria superiore, seppur le due squadre locali come tasso tecnico possono essere equiparate a quelle della serie B italiana, mentre il Catania è ottavo in serie A, frutto di cinque vittorie, sette pareggi e quattro sconfitte, realizzando venti reti e subendone ventitre. Il Torino ha battuto agevolmente il Qormi tre a uno con doppietta di Antenucci inframezzata da un gol di Verdi ed è stato sconfitto dal Catania due a zero, reti di Maxi Lopez e Izco.
Da segnalare che non hanno preso parte al quadrangolare Guberti, ancora alle prese con il recupero dall’infortunio, e Suciu, che giovedì si era fatto male in allenamento, mentre Di Cesare e Sgrigna sono stati tenuti a riposo. Questo non deve far temere nulla, semplicemente nel mini-ritiro a Malta i giocatori sono sottoposti a intense sedute di allenamento quotidiano per richiamare la preparazione estiva e immettere benzina nei loro muscoli al fine di garantire la massima forma fisica fino alla fine del campionato e di conseguenza qualche affaticamento e una minore brillantezza atletica in questi giorni è normale.
Da questo torneo sono emerse note positive come l’utilizzo per novanta minuti di Darmian che ha dimostrato di aver superato l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo di gioco dal tredici novembre scorso. Questa per Ventura è una notizia ancor più gradita visto che durante il riscaldamento pre-partita l’altro terzino destro, D’Ambrosio, si è fatto male al flessore della coscia destra. Anche Pagano, pure lui reduce da un infortunio e dall’operazione estiva, ha disputato ventotto minuti della partita con il Catania e ha dato segnali di essere quasi completamente fuori dal tunnel. Ogbonna che ha giocato nella gara con il Catania in più di un’occasione, nonostante la sconfitta, ha ribadito che è completamente a suo agio nel contrastare avversari di caratura superiore.
A fronte delle note positive si sono evidenziati anche spunti di riflessione dovuti a meccanismi che in casa granata debbono ancora essere perfezionati. Nonostante la larga vittoria con il Qormi, che poteva esserlo ancora di più se Antenucci dal dischetto non si fosse fatto parare il rigore, si è evidenziato che Ebagua non sta vivendo un periodo di forma ottimale, infatti seppur abbia più volte cercato di andare al tiro in porta non è mai stato preciso ed in alcune occasioni non era ben posizionato per ricevere il cross dal compagno di turno. Bianchi, che ha giocato con il Catania partecipando maggiormente alla manovra e di conseguenza stando più largo e partendo da una posizione un pochino più distante dalla porta, ha minori possibilità di andare al tiro finale e quindi perde parte del suo potenziale offensivo e realizzativo. Per quel che riguarda la difesa nella gara con il Catania in campo c’erano Morello, che nella partita con l’AlbinoLeffe sostituirà Coppola squalificato per un turno, Darmian, Glik, Ogbonna e Parisi e in occasione dei due gol subiti si è notato che una cosa è marcare gli attaccanti che militano in B tutt’altra se si deve farlo con chi è abituato a giocare in A; infatti Maxi Lopez tutto da solo ha trovato il varco giusto per eludere quattro granata e trafiggere Morello. Anche Izco, che gioca con il club etneo dalla stagione 2006-2007 e che in Italia aveva realizzato finora solo due gol, grazie ad un’incursione sulla destra non ha avuto grandi difficoltà nell’andare a segno.
Se nella gara con il Qormi, a tratti anche in quella con i siciliani, i granata hanno dimostrato che per il proseguimento di questa stagione non vi sono preoccupazioni e che per raggiungere l’obiettivo devono semplicemente continuare sulla strada intrapresa ed approderanno in serie A. In quella con il Catania è emerso che, una volta approdati nella massima divisione, si dovrà mettere in atto un nuovo corso. Il fatto positivo è che si dovrà farlo fra sei mesi, ma come in tutte le vicende c’è il rovescio della medaglia ovvero che se non si programma per tempo il futuro c’è il rischio di trovarsi a disputare un campionato di serie A tutto in salita, accompagnati dalle ansie del passato che in questa positiva stagione progressivamente si riescono ad accantonare. Gestire al meglio il mercato di gennaio programmando con lungimiranza il futuro - senza dormire sugli allori poiché questa stagione ha imboccato la strada diretta per giungere all’obiettivo e non ha bisogno di correttivi per procedere verso la meta – potrebbe essere il primo passo per chiudere definitivamente il passato nello scantinato e camminare verso il futuro con la consapevolezza di poter prendere la residenza definitiva in serie A, affrontando qualunque altra squadra senza partire sconfitti già prima dell’inizio della partita.