Il pareggio in rimonta del Torino con il Milan sa un po’ d’incompiuto

Belotti sbaglia un rigore. Milan in vantaggio con Bonaventura e pareggio di De Silvestri che viene espulso nel finale. Grande parata di Donnarumma su Ljajic. Baselli salterà l’Atalanta. Obi ko.
19.04.2018 07:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il pareggio in rimonta del Torino con il Milan sa un po’ d’incompiuto
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Partita sull’ottovolante ieri sera al Grande Torino con la squadra di Mazzarri che subito avrebbe potuto passare in vantaggio se Belotti non avesse sbagliato un altro calcio di rigore e, poi, per la legge del calcio a fronte di un gol non segnato per il contrappasso è arrivata la rete del Milan. Il Torino in svantaggio ha faticato un po’ e si è visto a folate, nella ripresa, dopo un avvio che non faceva presagire nulla di particolarmente buono, Mazzarri ha cambiato modulo e la squadra si è ripresa arrivando al pareggio. Al Milan è mancato il colpo del ko e con il risultato in bilico entrambe le squadre avrebbero potuto vincere, ma proprio alla fine Donnarumma ha negato il gol a Ljajic, De Silvestri è stato espulso per doppia ammonizione e il palo nell’ultimo minuto di recupero ha salvato la porta di Sirigu. Il pari è stato giusto, però, non è servito al Milan per la rincorsa a un posto in Champions e ben poco al Torino per mantenere viva la fiammella per la lotta per l’Europa League, anche se domenica ci sarà lo scontro diretto con l’Atalanta, che in questo turno ha battuto il Benevento, e la sconfitta della Fiorentina è un piccolo aiuto per i granata, ma non la vittoria della Sampdoria.

La squadra di Gattuso aveva approcciato male e il Torino è andato a un soffio dall’approfittarne quando Kessie ha perso palla e Ansaldi l’ha recuperata e si è involato arrivando in area dov’è stato atterrato dal rossonero che provava a rimediare (2’). Il rigore era netto e Belotti si è presentato sul dischetto, ma i penalty non sono il suo forte e, infatti, non ha calciato bene e la palla si è alzata andando a colpire la parte alta della traversa con Donnarumma fuori dai giochi tuffatosi dal lato opposto e poi è schizzata in cielo. Il tiro di Belotti era forte, ma è mancato di precisione. Il Milan, scampato il pericolo, si è messo in carreggiata e ha iniziato ad attaccare. Kessie voleva farsi perdonare così ha impegnato Sirigu che ha respinto un po’ corto, Kalinic ben appostato provava a tirare, ma De Silvestri era bravo a respingere, però, la palla finiva al limite e Biglia di testa appoggiava per Bonaventura che controllava, si coordinava e al volo tirando praticamente da fermo batteva Sirigu (9’). Il Milan era ben disposto in campo e manteneva le linee abbastanza alte impedendo al Torino di avanzare e di sfruttare Ansaldi e De Silvestri alti in fase offensiva con Suso e Borini che si abbassavano per contrastarli e Abate e Rodriguez attenti a non lasciare le corsie laterali libere. I granata erano lenti nella manovra e prevedibili e non trovavano spazi per vie centrali. Falque e Ljajic non incidevano poiché non ricevevano palloni. I rossoneri peccavano nel non spingere ulteriormente alla ricerca del secondo gol. Le uniche altre occasioni create nel primo tempo sono state su cross di De Silvestri un tiro di testa di Belotti con Donnarumma attento a non farsi sorprendere (32’), un angolo calciato da Ljajic per Ansaldi che tira male, ma finisce per servire Falque che da pochi passi sbaglia calciando alto (33’) e, infine, un traversone dalla destra di Abate per il colpo di testa di Kalinic che contrastato da N’Koulou manda di poco oltre il palo (39’).  

Nella ripresa il Milan è tornato in campo determinato e più aggressivo, mentre il Torino non pressava e i giocatori non si smarcavano. Mazzarri allora correva ai ripari cambiando modulo e passando al 3-5-2 arretrando Ljajic e mandando in campo Obi per lo spento Rincon (57’). I granata risultavano più compatti e Ljajic partendo da dietro riusciva ad essere più al centro del gioco e la squadra ne traeva giovamento. Un traversone di De Silvestri, dopo una spizzata di Kessie, finiva ad Ansaldi che indirizzava con il mancino la palla poco sopra la traversa (63’). Con l’ingesso in campo di Edera al posto di Falque in serata non di grazia (64’) il Torino acquistava maggiore spinta e vivacità. Gattuso vedendo gli avversari in ripresa cambiava Biglia, acciaccato, per Locatelli (67’). Ma ormai i padroni di casa avevano innescato una marcia superiore. Edera dalla distanza impegnava Donnarumma (70’) che si salvava in angolo, alla bandierina andava Ljajic che indirizzava su primo palo alla volta di De Silvestri che anticipando di testa Abate segnava il gol dell’uno a uno (71’). La parità rimetteva tutto in gioco. Baselli per un fallo a metà campo su Kessie veniva ammonito (73’), essendo in diffida salterà la sfida di domenica con l’Atalanta. Gattuso invitava i suoi a mantenere le posizioni e a continuare a giocare senza farsi prendere dalla frenesia e toglieva Kalinic per Cutrone (74’) e poco dopo Suso per André Silva (78’). Mazzarri avrebbe voluto dare ancora maggiore spinta sulle fasce alla ricerca del gol della vittoria ed era sul punto di togliere De Silvestri per inserire Barenguer, ma Obi accusava problemi fisici e così doveva rivedere le sue decisioni e mandare in campo Acquah (85’). Il Milan non demordeva e provava con Cutrone ad assestare la zampata vincente, ma Sirigu respingeva la girata in area del giovane rossonero (87’). La risposta del Torino non si faceva attendere, Ansaldi pur scivolando al momento del cross riusciva a servire in mezzo all’area Ljajic che scivolava a sua volta, però, anche se da terra tirava inquadrando lo specchio della porta e Donnarumma con un tuffo, simile a quello sfoderato con il Napoli, evitava il gol (89’). La gara non era ancora chiusa, infatti, nei minuti di recupero c’è stato il tempo per un cartellino rosso per doppia ammonizione a De Silvestri - che era scivolato andando a contrastare Rodriguez e aveva fatto inevitabilmente fallo (93’), in precedenza era stato ammonito per un intervento non regolare sempre ai danni dello svizzero (26’) - e un tiro di destro dal limite di Abate che ha colpito il palo, con Sirigu partito un po’ in ritardo (96’).

Il Torino poteva vincere o perdere, così come il Milan. Ha giocato una gara più che discreta, soprattutto nel secondo tempo, però, rimane la sensazione che sia ancora in work in progress poiché alterna cose buone con altre meno. Falque sembra in carenza d’ossigeno come Rincon, Ljajic resta quello che quando è ispirato fa la differenza e Belotti non si è ancora ritrovato: a parte esercitarsi sui calci di rigore, è il quinto che sbaglia degli ultimi sette tirati, non incide quanto potrebbe. Baselli è stato meno preciso nel costruire rispetto alla gara con il Chievo e sapendo di essere in diffida poteva essere più accorto in modo da non farsi ammonire e saltare la partita con l’Atalanta. Bene Edera che è stato pungente quando è entrato in campo, se i compagni sono stanchi lui può sostituirli senza problemi.