Il caso Ljajic, assurdo pensarci ancora
Ljajic ha rifiutato il Torino e pare che anche Mihajlovic abbia detto in società di lasciar perdere, come ha rivelato il Tuttosport. Saggia decisione quella di Miha. Che senso ha continuare a tergiversare su un giocatore sì bravo, ma dal carattere difficile, che forse si crede più forte di quello che è? Non è Messi, non è Ronaldo, dunque nessuna follia per lui e tantomeno aspettarlo, perdendo tempo. Nella testa dell'attaccante serbo pare ci sia il Milan di Montella, bene lasciatelo ai rossoneri, poi vediamo se sanno gestirlo meglio negli spogliatoi, cosa che finora non è riuscita quasi a nessuno, se ricordiamo i recenti dissaporti tra il giocatore e mister Mancini all'Inter. Proprio la società nerazzurra pare che non abbia fatto follie per trattenerlo (doveva pagare 11 milioni per il riscatto), dopo averlo avuto un anno in prestito e anche la Roma, che detiene il suo cartellino, sta cercando di sbolognarlo altrove, non crediamo solo per fare cassa.
Un buon giocatore, se non è seguito anche dal carattere, non farà mai la carriera che merita. Sinceramente di continuare a vedere il nome di Ljajic accostato al Torino e poi vedere costui che rifiuta ad ogni rilancio di Cairo dà molto fastidio, per cui meglio non continuare a fare il gioco del rilancio per un elemento che se mai dovesse arrivare poi creerebbe solo problemi negli spogliatoi.
Come tutti i giocatori dotati di una certa classe non sempre il suo rendimento in campo è scontato, bisogna trovare la giornata giusta in cui è ispirato. Meglio un giocatore meno tecnico ma con più senso di abnegazione verso la squadra e maggiore volontà di farsi trovare sempre pronto e non svogliato quando gli girano le cosiddette paturnie. Della serie, Ljajic, no grazie.