Il bilancio di metà stagione: il Torino poteva fare qualche cosa in più. Voto: 6

09.01.2024 10:47 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Il Torino al Franchi
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Il Torino al Franchi
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom

Il Torino ha terminato il girone d’andata al 10° posto con 27 punti frutto di 7 vittorie (Genoa, Salernitana, Lecce, Sassuolo, Atalanta, Empoli e Napoli), 6 pareggi (Cagliari, Roma, Verona, Monza, Frosinone e Udinese) e 6 sconfitte (Milan, Lazio, Juventus, Inter, Bologna e Fiorentina). Ha segnato 18 gol e ne ha subiti altrettanti ed è a 3 lunghezze dal 6 posto, occupato da Atalanta e Lazio che hanno 30 punti e che garantisce l’approdo in Conference League sena dover tener conto se chi vincerà la Coppa Italia si è piazzato in campionato fra le prime sei che nel caso permette alla settima si andare agli spareggi per ottenere un posto nella fase a gironi della Conference. E in Coppa Italia è stato eliminato ai 16esimi dal Frosinone dopo aver battuto nel turno precedente la Feralpisalò. Rispetto alla stagione precedente in campionato ha 1 punto in più, ma è sotto di 2 posizioni poiché al termine del girone d’andata lo scorso anno era 8°, va ricordato che la Juventus in primo grado era stata penalizzata di 15 punti ed era scivolata al 10° posto. Ha segnato 1 gol in meno e ne ha subiti 2 in meno: la solidità difensiva è quindi rimasta infatti i granata hanno la 4ª oggi allora la 5ª difesa meno battuta della Serie A, mentre sono peggiorati dal punto di vista realizzativo avendo segnato 1 rete in meno che li colloca al 16° posto con la perdita di 3 posizioni rispetto allo scorso campionato. Anche in Coppa Italia c’è stato un passo indietro dovuto all’eliminazione in questa edizione ai sedicesimi a differenza della scorsa che vide il Torino arrivare fino ai quarti che non furono superati per la sconfitta con la Fiorentina dopo la vittoria agli ottavi con il Milan.

Per stilare un giudizio sulla prima parte della stagione del Torino va fatta una premessa: con l’arrivo di Zapata l’ultimo giorno di mercato a due partite di campionato già disputate il gioco di Juric è stato stravolto infatti l’allenatore ha dovuto dopo un po’ passare dal suo modulo classico 3-4-2-1 a una sorta di 3-5-2 che per la verità è più un 3-4-1-2. Va anche ricordato che gli infortuni hanno complicato non poco la situazione in difesa. Schuurs ha chiuso anticipatamente la stagione dopo 9 giornate, Djidji ha giocato il primo spezzone di partita solo alla 15esima giornata (con il Frosinone quando è subentrato a Ricci) e che la prima da titolare l’ha fatta domenica con il Napoli. E Zima spesso non è stato a diposizione anche lui per problemi fisici e questo ha imposto l’utilizzo di Tameze nel ruolo non suo di braccetto difensivo a destra. A queste problematiche vanno aggiunti gli errori arbitrali, 6 in campionato e due in Coppa Italia, hanno sottratto punti al Torino in particolare quelli con Monza e Frosinone due pareggi che senza le decisioni errate di arbitri e Var sarebbero potuti essere due vittorie e magari anche l’eliminazione in Coppa Italia da parte del Frosinone non ci sarebbe stata.

Detto questo, la difesa nonostante tutto ha retto benissimo e la prova sono oltre i pochi gol subiti anche le 9 gare senza prendere reti che collocano il Torino dietro solo all’Inter campione d’inverno con 12 e alla pari con la Juventus, che è seconda in classifica. Il problema invece è stato il numero esiguo di gol realizzati dovuto non solo all’imprecisione sotto porta, ma anche ai pochi rifornimenti alle punte derivanti dalla pochezza di cross utili e dall’assenza di un rifinitore in grado di fare la differenza a ridosso delle aree avversarie. Juric e i giocatori hanno faticato ad adattarsi a giocare con due punte e solo nell’ultimo periodo, grossomodo a metà del girone d’andata, dopo la sconfitta con l’Inter, la squadra ha iniziato a far vedere qualche miglioramento pur rimanendo ancora altalenante nelle prestazioni e nei risultati e mancando sempre la continuità dopo prestazioni e risultati positivi come accaduto, ad esempio, dopo la vittoria con l’Atalanta. In più alcuni giocatori hanno reso meno di quanto ci si potesse aspettare da loro, Soppy e Ricci, anche se entrambi hanno avuto infortuni che li hanno condizionati, ma anche Ilic, Lazaro, Vojvoda, Vlasic, Seck, Karamoh e Sanabria. Radonjic poi è entrato in rotta di collisione con Juric, per atteggiamenti in allenamento e partita non ritenuti adeguati dall’allenatore, nonostante i tre gol fatti. Milinkovic-Savic, nonostante i 9 clean sheet, qualche errore lo ha commesso, ad esempio nel derby: due uscite a vuoto e due gol subiti, infatti nella gara con il Bologna è stato tenuto in panchina. Pellegri ha giocato poco, ma non ha perso la fiducia che mister Juric ripone in lui. Vanno invece derubricati a incidenti nel percorso di crescita gli errori di Gineitis, si è fatto rubare il tempo da Colpani che poi ha segnato il gol del pareggio del Monza, e Gemello, ha valutato male l’avanzare in velocità di Fabbian, che aveva Tameze e Buongiorno ai suoi fianchi (con il francese naturalizzato camerunese che sembrava essere nella condizione di portare via il pallone all’avversario e comunque anche Ale con la sua presenza lo stava ostacolando nella corsa verso la porta costringendolo verso l’esterno del campo) e così ha deciso di uscire fuori dall’area intervenendo in scivolata con i piedi però non è stato abbastanza deciso nell’andare sul pallone per sradicarlo all’avversario che quindi non lo ha perso e ha proseguito la sua corsa segnando il gol che ha sbloccato il risultato e dato il via alla vittoria del Bologna.

In assoluto il migliore di questa prima parte di stagione del Torino è stato Alessandro Buongiorno che ha diretto la difesa, ha segnato tre gol ed è così in Serie A il difensore che ha realizzato più reti e non accettando il trasferimento all’Atalanta ha dimostrato il suo grande attaccamento al Torino da vero tifoso granata qual è. Tameze che si è adattato a svolgere compiti fuori ruolo ha dato una grande mano ottenendo anche buoni risultati e Linetty si è reso prezioso in mezzo al campo come spesso ha sottolineato Juric. Entrambi poi, con altri, sono stati utili nel ricompattare lo spogliatoio e hanno aiutato Juric a riprendere il pieno controllo del gruppo per superare le difficoltà di inizio stagione. Rodriguez con la sua costanza di rendimento è stato come sempre una garanzia. Bellanova ci ha messo un po’ ad ingranare, ma sembra proprio che adesso abbia intrapreso la strada giusta. Miglioramenti ci sono stati nelle ultime giornate anche da parte di Ricci, Ilic, Vlasic e pure Sanabria, che spesso svolge un lavoro molto utile, ha iniziato a segnare: tre finora le sue reti. Zapata per come si è calato nella parte di trascinatore ha avuto un impatto più che positivo e con quattro gol è il capocannoniere.   

Nel complesso si può dire che il Torino avrebbe potuto fare un po’ di più nella prima parte della stagione per cui si può dargli come voto 6.