I saluti di Nkoulou specchio della realtà del Torino: adieu Nicolas e avanti il prossimo

23.05.2021 09:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Nicolas Nkoulou
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Nicolas Nkoulou
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Nicolas Nkoulou ieri ha dato l’addio al Torino dopo quattro stagioni. Lo ha fatto con un’intervista a BeIN Sports dicendo “Ho dato il meglio di me, tutto quello che avevo per il Torino” e sicuramente all’inizio è stato così quando da sconosciuto ai più era arrivato in granata e lo ha fatto anche nell’ultimo periodo dando una mano a far sì che si scongiurasse la retrocessione per il secondo anno consecutivo, ma da fine agosto 2019 (Wolverhampton) e con qualche alto e tanti bassi fino a qualche mese fa il meglio di sé non lo ha proprio dato. Adesso è proiettato al futuro infatti ha dichiarato “Sto aspettando nuove offerte per scoprire dove andrò l’anno prossimo” e ha fatto l’occhiolino all’Olympique Marsiglia affermando “La sento ancora come la mia squadra del cuore. Per quello che ho passato lì e per quello che rappresenta Marsiglia”. Bisogna dargli atto che non è intenzionato a restare e lo ha messo ben in chiaro, ma già avrebbe fatto le valige nell’estate del 2019 se non fosse che il presidente Cairo allora non cedette alla voglia di concedergli di andare via prima del tempo (la Roma dove era approdato il direttore sportivo Gianluca Petrachi, che anche lui dopo nove anni aveva lasciato il Torino, era interessata al difensore) e così alla fine con lui non è riuscito a fare nessuna plusvalenza, com’era forse nelle intenzioni, e sarebbe stata molto probabilmente sostanziosa visto che tra il prestito di 500 mila euro nel 2017 e il riscatto di 3,5 milioni nel 2018 lo aveva pagato all'Olympique Lione 4 mln.

Il rapporto tra Nkoulou e il Torino è emblematico e specchio della realtà granata. Un giocatore non particolarmente in luce o che ha bisogno di rilanciarsi, ma che ha indubbie qualità tecniche arriva già con l’idea di andarsene nel giro di una stagione o al massimo due dopo essersi messo in mostra ed aver accresciuto il suo valore in modo da poter approdare in una squadra che ambisce a obiettivi più importanti e dove c’è una società che elargisce stipendi ben più sostanziosi. Il Torino dal canto suo scommette sul giocatore accettando il rischio di prendere un bidone con la prospettiva però che se le cose vanno per il meglio incasserà una plusvalenza e nel frattempo avrà un giocatore discreto o anche buono e fors’anche persino un po’ più che buono.

E’ evidente che su queste basi il Torino finisce per restare sempre nel limbo di essere una squadra che ha potenzialità, ma che non va oltre. Una sorta di eterno incompiuto. E a pagarne il conto da una parte è lo stesso Torino che per quello che ha rappresentato e potrebbe ancora rappresentare per il calcio italiano meriterebbe ben altro e dall’altra i tifosi che a parte qualche sporadica gioia, come la notte del San Mamés o il vincere una volta ogni tanto contro qualche big (di solito in giornata non di grazia o distratta da imminenti altri impegni più importanti), vivono di illusioni e tante delusioni. Adieu Nkoulou e avanti il prossimo.