I cori dei tifosi del Toro pro Juric e contro Cairo facciano riflettere il presidente
Sono anni, ben prima dell’arrivo in panchina di Juric, che i tifosi del Toro sono contro il presidente Cairo e sono sempre di più quelli che lo vorrebbero lontano dal Torino e anche quelli che non gli sono contro lo fanno solo perché non c’è un’alternativa. Alterativa in vero che se fosse cercata probabilmente la si troverebbe tenuto conto che in Italia più di un club di Serie A e non solo è stato acquistato da stranieri visto che oramai imprenditori italiani disposti ad entrare nel calcio non se ne trovano più. Certo non tutti hanno poi fatto le fortune della squadra portandola a livelli superiori, però dimostrano che c’è un interesse per le società di calcio del nostro paese.
Ma perché i tifosi amano Juric? In parte perché ha risollevato la squadra dopo due stagioni nelle quali aveva rischiato di retrocedere, ma soprattutto perché ha detto, dopo il 10° posto raggiunto la stagione scorsa non senza difficoltà, che gli sarebbe piaciuto alzare l’asticella e riportare il Torino in Europa. Il mister non ha detto di voler puntare alla Champions e neppure allo scudetto. Voleva semplicemente che sulla base di quanto era riuscito a fare nella sua prima stagione in granata in quella successiva puntava a fare un po’ meglio. E per farlo non chiedeva chissà quali giocatori, gli bastava che fossero confermati i migliori e aggiunto qualche altro di qualità. Sia molto ben chiaro: Juric non voleva top player, gli sarebbe bastato qualche giocatore dai piedi buoni e dal cervello fino. E invece nulla. Squadra in buona parte smantellata, giocatori presi tardivamente, rosa non completata e puntando solo su scommesse.
Se i bilanci del Torino negli ultimi quattro esercizi sono risultati in rosso non è certo imputabile a Juric, non c’era quando sono stati spesi troppi soldi per giocatori che si sono rivelati dei flop, inutile fare l’elenco visto che tutti sanno nomi e cognomi. Colpa degli allenatori precedenti? Nella maggior parte dei casi neppure perché semmai hanno avvallato certe scelte societarie, ma di sicuro non tutti quei calciatori sono stati espressamene richiesti.
Cairo non è amato dai tifosi del Toro perché non allestisce una squadra competitiva, perché in generale gestisce male il Torino e non solo la prima squadra. Basta pensare al Filadelfia sempre interdetto ai tifosi, alla Primavera che è costretta a giocare lontano da Torino, al mancato finora spostamento del Museo del Toro al Fila, alle lungaggini per il Robaldo, avrebbe potuto fare maggiori pressioni sul Comune affinché i lavori della demolizione e ricostruzione dell’impianto iniziassero prima, sei anni fa il Torino Fc si aggiudicò l’area dove far sorgere il nuovo centro per le giovanili. Ma soprattutto a Cairo si imputa l’aver tolto lo spirito granata dalla società, che la rendeva unica nel panorama del calcio italiano.
Rifletta Cairo su tutto questo perché non è Juric che parlando con sincerità, realisticamente giusta, indirettamente gli “aizza” contro i tifosi, ma è lui stesso - all’inizio quando arrivò nel 2005 dopo il fallimento e il salvataggio ad opera dei lodisti tutti erano dalla sua parte - con le sue azioni ripetute nel tempo, ad essersi messo contro i tifosi del Toro.