Guardare avanti con serenità e marciare verso la meta

L'importanza della vittoria sul Gubbio non sta nel risultato, ma nella modalità. Mentalità vincente e tattica ragionata equilibrando rischi da correre con aggressività offensiva permettono di affrontare qualunque avversario e portare a casa il ris
26.03.2012 11:11 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Guardare avanti con serenità e marciare verso la meta
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Digerita e metabolizzata l’abbuffata di gol rifilata al Gubbio, una scorpacciata ogni tanto non ha mai fatto male a nessuno, è doveroso concentrarsi subito sull’Empoli, perché i quattro punti di vantaggio sono importanti, ma non sufficienti in quanto, a dieci giornate dalla fine e con ancora ben trenta punti in palio, non garantiscono il raggiungimento dell’obiettivo finale.
A prescindere dal risultato tennistico, messo a segno però contro una squadra che veleggiava prima del match di sabato appena sopra la zona retrocessione e dopo ci è finita dentro, vanno sottolineate alcune cose positive innanzitutto il gol di Bianchi che ha sbloccato la gara è stato fortemente voluto dal capitano, che ha lottato e sgomitato per entrare in area, e per essere sinceri fino in fondo forse arbitro e guardalinee non hanno rilevato che ha spostato il difensore che cercava di contrastarlo, questo senza nulla togliere a Rolando perché conta di gran lunga più la sua caparbietà che non il peccatuccio veniale.
Si aggiunga la ricerca continua del gol anche quando il risultato era abbondantemente acquisito; il ritorno di Guberti, dopo il lungo stop dovuto all’infortunio, in una condizione fisica che gli permette di contribuire in modo più che positivo alla causa.
Ed ancora i due nuovi cannonieri, Surraco e Pasquato, quest’ultimo bravissimo nel farsi trovare nel posto giusto al momento giusto e nell’avere la prontezza, dopo appena settanta secondi dal suo debutto con la maglia granata e il non essersi fatto condizionare dagli ingiusti fischi ricevuti solo perché il suo cartellino è di appartenenza della Juventus, di infilare il pallone in rete.
Inoltre il fatto che Sgrina anche quando non segna e subentra risulta comunque determinante, perfetto il suo assist che ha messo nella condizione Bianchi di segnare il secondo gol.
E per finire la capacità di tutta la squadra di imporre il proprio gioco e di prendere i tre punti come era giusto, visto che affrontava una formazione con potenzialità decisamente inferiori rispetto alle sue.

Pensando all’immediato futuro sabato c’è l’Empoli che è in una condizione di classifica molto simile a quella del Gubbio di una settimana fa, infatti con i suoi trentuno punti è a quattro lunghezze dal terz’ultimo posto e ha trentacinque punti in meno dei granata. Questo vuol dire che il Torino deve, in quanto ha tutte le potenzialità per farlo, ripetere la prova offerta con il Gubbio, nessuno ovviamente pensa che debba realizzare numericamente lo stesso risultato, per carità se capita ovviamente è ben accetto, ma il tipo di prestazione sì. Poco importa se in questo caso la gara sarà in trasferta perché la capolista, che oltretutto sta costruendo un impianto di gioco e una mentalità atta ad affrontare chiunque in qualsiasi categoria senza partire sconfitta a priori, deve affrontare tutte le partite nello stesso modo senza farsi condizionare dal luogo dove vengono disputate.
E’ vero che in serie B le formazioni che sono più in difficoltà affrontano quelle più forti pensando prima di tutto a limitare i danni e di conseguenza chiudendosi a difendere la propria area di rigore, ma ormai speculare serve a poco visto che si è nella fase terminale del campionato e chi non osa inevitabilmente è destinato a soccombere, per cui il Torino può tranquillamente utilizzare qualsiasi tattica offensiva fin dall’inizio, anche correndo qualche rischio di farsi sorprendere dall’avversario in contropiede, perché una volta stanata l’altra squadra avrà gli spazi necessari a disposizione per essere lui a far male. La mentalità vincente supportata da una tattica ragionata ripaga e porta i tre punti che avvicinano alla meta.