Granata e blucerchiati divisi e accomunati dalla voglia d’imporsi

La Sampdoria insegue la sua prima vittoria in campionato. Il Torino ha la possibilità di dimostrare che la crescita è concreta. Ventura e Rossi alle prese con giocatori infortunati e squalificati. Maresca reintegrato in gruppo.
02.10.2013 11:53 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Granata e blucerchiati divisi e accomunati dalla voglia d’imporsi
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Numeri alla mano Sampdoria-Torino sembra una partita senza storia e con i granata senza ombra di dubbio favoriti. In sei giornate la Sampdoria ha racimolato due punti (in trasferta pareggi con Bologna e Cagliari) e per il resto quattro sconfitte (in casa con Juventus, Genoa e Roma e fuori con il Milan), se non bastasse questo a descrivere le difficoltà dei blucerchiati va aggiunto che hanno realizzato quattro gol (sono i peggiori della serie A insieme a catanesi e sassolesi) e subiti undici (piazzandosi al sedicesimo posto in coabitazione con i parmigiani). In confronto il Torino che occupa la decima posizione in classifica con i suoi otto punti se la passa decisamente bene. Otto punti conquistati grazie a due vittorie (una in casa con il Sassuolo e l’altra in trasferta a Bologna), due pareggi (fra le mura amiche con Milan e Verona) e annovera anche due sconfitte (a Bergamo con l’Atalanta e in casa con la Juventus). Di reti i granata ne hanno realizzate otto (nono posto in condominio con Livorno, Cagliari, Atalanta e Parma) e subite altrettante (sesti con Fiorentina e Udinese). Senza dimenticare, ma tralasciando, che il Torino ha subito evidenti torti arbitrali, però da questo punto di vista anche la Sampdoria ha qualche cosa da recriminare.

 

La Sampdoria  finora ha palesato evidenti problemi dovuti a una rosa un po’ troppo giovane e al non essere ancora riuscita a trovare un’identità di gioco, i tifosi accusano la società di non aver agito in sede di calciomercato in maniera adeguata o, nella migliore delle ipotesi, di non aver individuato i rinforzi giusti, quindi di aver speso male. La squadra è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato e dei primi punti davanti ai propri tifosi e l’ambiente è tra il depresso e l’incavolato. Per il Torino quindi c’è l’occasione di poter tornare da Marassi con l’intera posta in palio e la possibilità di disputare una partita dimostrando che la fase offensiva non è un cruccio poiché, se non si attacca in modo ragionato ed efficace con una squadra che ha le difficoltà dell’attuale Sampdoria, è ben difficile pensare di poterlo fare con chi è messo in condizioni decisamente migliori. Entrambi gli allenatori domenica non potranno contare su alcuni giocatori a causa di squalifiche e infortuni. Non saranno sicuramente della partita Krsticic, Costa, Gillet, Gazzi e Barreto: i blucerchiati fermati per un turno dal giudice sportivo e i granata dalla disciplinare per scommessopoli. Mentre in infermeria resteranno: i sampdoriani Eder (lesione al collaterale del ginocchio sinistro) e forse anche Gavazzi (affaticamento muscolare) e i granata Larrondo (frattura del quinto metatarso del piede sinistro) e Rodriguez (lesione tra il primo e il secondo grado del muscolo semimembranoso della coscia sinistra), mentre Ventura spera di recuperare gli acciaccati Immobile (forte contusione alla gamba destra), El Kaddouri (trauma contusivo alla coscia e alla caviglia destra) e Vives (distorsione tibio-tarsica alla caviglia sinistra). Delio Rossi non potrà inoltre contare sull’apporto di Petagna impegnato con l’Under 19, mentre potrà disporre di Maresca riaggregato al gruppo.

 

Il Torino domenica con la Sampdoria può e deve imporre il proprio gioco e dimostrare di saper raccogliere quanto crea, in modo da arrivare alla sosta per gli impegni della Nazionale mantenendo la parte sinistra della classifica perché poi alla ripresa ci sarà un ciclo di gare decisamente molto più impegnative: in casa con l’Inter, la doppia trasferta con Napoli e Livorno e la gara fra le mura amiche con la Roma. La Sampdoria vorrà sicuramente abbandonare il fondo della classifica e uscire da questo inizio di stagione negativo, però il Torino ha tutte le carte in regola per sfruttare il brutto momento dei blucerchiati e compiere il famoso salto di qualità che fa considerare la squadra non una formazione che lotta solo per salvarsi, ma per un traguardo un tantino più interessante e per dirla con parole tanto care a Ventura: “Se si vuole si può”.