Gorobsov: " Sono pronto a dimostrare a tutti il mio valore"
“Se uno veramente lo vuole, può essere un buon portiere, anche se in realtà non lo è”. Sembrano le parole di un adulto con sulle spalle un bagaglio di esperienza non indifferente, al contrario, è un’affermazione molto forte fatta un ragazzo di appena 19 anni dal nome di Nicolas Gorobsov. Arrivato sponda Vicenza durante il calcio mercato estivo, Nicolas, nonostante la sua giovane età, dimostra di avere le idee ben chiare su come sarà il suo futuro targato Torino. “ Venerdì spero sia il giorno del mio esordio in Campionato. Io e Arma siamo gli unici a non avere ancora minuti nelle gambe e per questo abbiamo anche fatto una scommessa: il primo che esordisce paga la cena all’altro”. Il senso dell’umorismo non manca al giocatore granata, che vede la partita contro la Reggina come la sua grande occasione. “La Reggina è una squadra che non ha più niente da perdere, anzi, deve vincere. Quindi non sarà una partita né facile, né scontata, ma sicuramente molto bella. Per me sarà uno stimolo in più per farmi vedere preparato e determinato. Non ho paura di giocare all’Olimpico. L’anno scorso quando ho esordito con il Vicenza, sono stato eletto migliore in campo. Voglio dimostrare al Torino e ai suoi tifosi che hanno fatto un ottimo investimento quest’estate”.
L’arrivo del centrocampista argentino è stato messo però in ombra quasi subito dallo sbarco di Loviso, centrocampista di maggiore esperienza, che ha immediatamente preso il sopravvento nelle decisioni tattiche di Colantuono. “E’ normale che lui giochi maggiormente. E’ più grande di me, ma proprio per questo lo vedo più come un esempio da seguire che come un rivale. Certo, io vorrei giocare il più possibile, ma anche l’infortunio in un momento in cui potevo incominciare ad avere il mio spazio, non ha aiutato il mio inserimento”.
Alla domanda se si vede un centrocampista puro o poliedrico, lui risponde con naturalezza che “ il mister mi sta provando anche come trequartista, quindi più alto. E’ un ruolo che non mi dispiace affatto, che ho già assaggiato giocando in Argentina e nelle giovanili del Vicenza. In questo modo infatti posso essere più propositivo e arrivare più facilmente sotto porta”. Parlando invece del momento critico del centrocampo granata, Gorobsov ammette che le difficoltà esistono davvero e che “ogni giorno durante la preparazione, è lo stesso mister a variare il modulo di gioco, al fine di trovare quello che meglio si adatta ai giocatori a disposizione. E’ anche vero che ultimamente abbiamo fatto maggiore fatica nelle gare casalinghe. Dovremo poter allenarci con gli avversari davanti, cosi si evita di far emergere le individualità e si riesce a puntare meglio sul potere del gruppo”. Cosa ne pensa poi di Maradona e della Nazionale Sud Americana? “Mi chiamassero giocherei sia con l’Argentina che con l’Under 21 di Casiraghi, ho il doppio passaporto. Il mio telefono è comunque sempre acceso!”