Gli attributi il Torino nel derby li ha tirati fuori, ora serve continuare ad averli

La prestazione migliore della stagione con la Juventus nonostante la sconfitta. Adesso risalire la china dipende solo dai granata.
03.11.2019 12:00 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Cuadrado e Belotti
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Cuadrado e Belotti
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Il Torino si è dato una svegliata e ha sfoderato una partita come si deve con la Juventus proprio quando, dopo la sconfitta di mercoledì con la Lazio, sembrava aver smarrito del tutto la retta via. Tanto era stato privo di nerbo all’Olimpico di Roma, ma già anche con il Cagliari, l’Udinese, il Parma, la Sampdoria e il Lecce, quanto ieri sera nel derby ha tirato fuori gli attributi e ha saputo affrontare una squadra che ha un organico qualitativamente superiore mettendo i bianconeri in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, e non si è dato mai per vinto provando fino alla fine a pareggiare.

L’arbitro Doveri, i suoi assistenti Giallatini e Tegoni più il quarto uomo Guida e chi era addetto al Var Maresca e Carbone ci hanno esso del loro nel determinare la sconfitta del Torino. Infatti, sullo zero a zero al minuto undici non hanno sanzionato con il rigore il fallo di mano di De Ligt in area, ma questo che ha fatto infuriare tutto il mondo granata e che non può essere taciuto, non può cancellare che pur facendo buone cose il Torino avrebbe potuto farne anche di migliori. In occasione del gol di De Ligt, l’olandese è stato lasciato libero di agire dalla difesa del Torino, qualcuno avrebbe potuto occuparsene. I granata hanno interrotto bene le trame di gioco della Juventus, in particolare nel primo tempo, hanno mantenuto il proprio baricentro alto, in campo hanno sfoderato agonismo, però, sotto porta non sono stati abbastanza cinici risultano imprecisi nella mira (Verdi 8’, Ansaldi 22’ e Meïté 36’)  o tirando imprimendo troppa poca forza (Bremer 2’, Rincon 16’ e Belotti 25’) oppure anche non arrivando sulla palla come in occasione del cross di Verdi che ha tagliato tutta l’area (72’) o il mancato aggancio della palla in rovesciata da parte di Belotti (58’). La fase offensiva evidentemente poteva essere meglio condotta e anche Mazzarri lo ha detto al termine della gara: “Avremmo dovuto mettere il pallone negli spazi in modo differente”. E non vanno dimenticate le parate di Sirigu, nove in totale, senza le quali il derby sarebbe finito con un passivo peggiore viste che tre sono state fondamentali (De Ligt 45’+1’, Higuain 70’ e Ramsey (84’).

Adesso che il Torino si è ritrovato non deve buttarsi più via. Sarebbe inaccettabile che tornasse a giocare senza gli attributi. Già sabato con il Brescia ci sarà la prima prova. L’avversario è alla portata e non ha il blasone della Juventus. Lo stesso Mazzarri è stato chiaro: “Ho detto ai ragazzi che da ora in poi tutte le partite devono essere interpretate come quella di oggi (di ieri, ndr). Serve che vedano sempre bianconero. Questo è il vero salto di qualità da farsi e con altre prestazioni così arriveranno anche i punti”. Già i punti. Nel pareggio con il Cagliari e soprattutto nelle sconfitte con Udinese, Parma, Sampdoria e Lecce di punti ne sono stati gettati via tanti e ben più di quelli che possono essere stati tolti dagli errori arbitrali per cui ora è d’obbligo farli quando si ha di fronte un avversario alla portata, se si hanno sempre gli attributi.