Forse è arrivata la svolta epocale con il mercato rivolto al futuro

Aguirre potrebbe essere o la ciliegina di questa sessione di mercato o il primo rinforzo estivo. Accostato al Torino il giovane Jonas Svensson. Vesovic attende solo l’arrivo del transfert Fifa.
31.01.2014 12:42 di Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin per TorinoGranata.it
Forse è arrivata la svolta epocale con il mercato rivolto al futuro
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tachtsidis, Kurtic e Vesovic, quest’ultimo in attesa del transfert Fifa, che potrebbe arrivare in qualsiasi momento, per poter essere ufficialmente un giocatore del Torino, sono i tre volti nuovi a disposizione di Ventura, per la verità c’è anche da aggiungere Barusso, però il suo ingaggio è funzionale ad avere un giocatore da cedere all’estero e liberare così un posto da extracomunitario, come è avvenuto per l’uzbeco Zeytulaev fondamentale per riuscire a ingaggiare Vesovic. I tre hanno rispettivamente quasi ventitre anni, il greco li compirà il 15 febbraio, venticinque li ha appena compiuti il dieci gennaio scorso lo sloveno e ventidue il montenegrino, quindi tutti sono ingaggi di prospettiva e non sono arrivati al Torino per occupare subito un posto da titolari.

 

Il mercato chiude questa sera alle ventitre e salvo colpi dell’ultimo minuto o scambi non dovrebbe portare altre novità in casa granata. Si vocifera del possibile arrivo del norvegese Jonas Svensson - centrocampista del Rosenborg quasi ventunenne (compirà gli anni il 6 marzo) che gioca da centrale e all’occorrenza può fare anche il trequartista o l’ala sinistra - e se approdasse alla corte di Ventura il mister avrebbe il tempo per insegnargli quanto richiede ai suoi giocatori e averlo magari pronto per l’ultima parte della stagione, poiché il campionato norvegese si ferma da ottobre ad aprile a causa delle condizioni climatiche. Altre voci che circolano portano a Rodrigo Aguirre, attaccante uruguaiano diciannovenne del Liverpool FC Montevideo, ma l’operazione dovrebbe andare in porto nel mercato estivo, comunque sia per lui che per Svensson, entrambi privi di passaporto comunitario, c’è già eventualmente pronto il posto poiché basta cedere Barusso all’estero. In queste ultime ore di mercato qualche giocatore granata che finora non ha trovato grande spazio, Gazzi o Meggiorini o Barreto, potrebbe essere ceduto e di conseguenza arriverebbe un sostituto, anche se la convocazione di tutti e tre (per la cronaca Ventura ha convocato anche Kurtic) per la gara di domani sera con il Milan potrebbe essere un segnale che nessuno di loro lascerà il Torino. 

 

Che in questa sessione di mercato il Torino abbia pensato più al futuro che al presente è palese e potrebbe rappresentare una svolta epocale del club granata sicuramente propiziata dal sesto posto in classifica e forse anche dal cambio di mentalità della dirigenza. Sarà come sempre il campo a dire se i giovani arrivati sono cavalli di razza oppure se non sono idonei ad impattare con la serie A e il gioco che pretende Ventura. A questo va aggiunto che già in estate la società aveva mosso i primi passi nel programmare il futuro con l’acquisizione a titolo definitivo di Darmian e Glik, che avevano dimostrato nei due anni precedenti di essere funzionali ai progetti a breve termine e di essere validi anche per quelli a medio-lungo termine, così come Cerci che ha trovato nel Torino la consacrazione che altrove gli era sempre sfuggita. Ma anche gli ingaggi di Immobile e Maksimovic si sono rivelati particolarmente azzeccati, mentre quelli di El Kaddouri e Larrondo sono ancora da valutare appieno poiché il trequartista e l’attaccante a causa di infortuni non hanno potuto giocare molto. A controbilanciare tanta bella gioventù gli arrivi degli esperti e capaci Moretti e Farnerud, meno giovani ma sicuramente fondamentali negli equilibri e nel gioco, senza scordare Bovo anche lui sfortunato a causa di problemi fisici che ne hanno frenato l’utilizzo. Complessivamente il mercato del Torino è da considerarsi positivo in attesa di un eventuale ultimo colpo in queste ore finali e della consacrazione data dal campo di tanti giovani di prospettiva.