Falque: “Dobbiamo guardare avanti perché siamo in corsa con le altre. Il rinnovo arriverà”

16.11.2018 14:16 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Bortoletto, Falque e Barile
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Bortoletto, Falque e Barile

L’attaccante del Torino, Iago Falque Silva, presente alla conferenza stampa di presentazione dello sponsor Invent, energia rinnovabile, ha parlato del momento della squadra. Ecco che cosa ha detto:

Come state vivendo la pausa e che cosa vi siete detti dopo la sconfitta con il Parma?

“La verità è che questa è una pausa un po’ lunga e avremmo voluto una sosta più breve poiché arriviamo da una sconfitta, quindi, la pausa è più difficile da affrontare.  Il mister ci aveva già parlato subito dopo la partita e ci eravamo chiariti poi i tre giorni di pausa sono serviti per ricaricarci e dimenticare la delusione per la sconfitta in modo adesso da poterci concentrare sulla prossima. Non serve guardarsi indietro e la testa è già al Cagliari”.

Che cosa vi manca per trovare la continuità?

“Penso sinceramente che la stavamo trovando, infatti, avevamo ottenuto sei risultati utili consecutivi pur con qualche rammarico come con il Bologna. La sconfitta con il Parma  nessuno se l’aspettava proprio perché venivamo da un periodo positivo . Forse non sappiamo gestire i momenti negativi delle partite, magari per troppa voglia di conquistare punti. La squadra quest’anno ha giocato grandi partite come quella con la Fiorentina e la Sampdoria per questo ho detto che la continuità la stavamo trovando”.  

Si parla del rinnovo per lei, quando firmerà il nuovo contratto?

“Stiamo parlando del rinnovo del contratto,come ho sempre detto io voglio stare qui e anche la società è contenta di me, quindi, presto o tardi il rinnovo si farà”.

Problemi di discontinuità c’erano già negli anni passati, ma che cosa si deve fare per superarli?

“Non è facile, dopo la partita con il Parma sono rimasto due minuti in campo a riflettere perché era una partita importante. Dobbiamo confrontarci tutti insieme come abbiamo fatto, allenarci più intensamente, essere convinti di ciò che facciamo bene e correggere gli errori che commettiamo. Sappiamo che nella gara con il Parma avremmo potuto fare meglio, però, nel calcio non conta il passato e si deve guardare avanti e adesso ci sarà una partita dove potremo fare punti e, comunque, siamo in corsa con le altre squadre e basta una vittoria per andare più in alto o una sconfitta per ritrovarci nella parte destra della classifica. Quest’anno è tutto molto più equilibrato e magari dopo aver vinto una partita si perde la successiva com’è accaduto a noi”.

Tenuto conto del mercato la squadra ha qualche cosa in più rispetto agli anni passati? Se si però avete gli stessi punti dell’anno passato come mai?

“Per i punti siamo in una situazione simile a quella degli scorsi anni, ma io non guardo di continuo l classifica e comunque siamo li con le altre. Rispetto al passato il gioco è differente. Penso al primo tempo con la Fiorentina che è stato il migliore da quando sono al Torino. Gli altri anni non vedevo queste cose. Siamo dispiaciuti e dobbiamo trovare l’equilibrio e io vedo i presupposti per fare bene. Non dobbiamo metterci pressione, ma essere consapevoli della nostra forza”.

Cosa dovete fare per acquisire una maggiore maturità come chiede Mazzarri?

“Il mister ha ragione e la partita con il Parma era una prova per noi che abbiamo mancato, ma dobbiamo farlo nella gara con il Cagliari . Ci sono giocatori d’esperienza che hanno giocato in squadre importanti per cui dobbiamo fare il salto di qualità. Dobbiamo trovare la continuità per non avere più alti e bassi”

Lei è imprevedibile sulla fascia e gli allenatori avversari  le raddoppiano la marcatura, in futuro potrà fare il trequartista?

“Penso che per le mie qualità posso farlo e già adesso gioco in posizione più centrale, ma anche per il passare degli anni dovrò accentrarmi maggiormente. Con il Parma mi hanno marcato con grande attenzione, ma anche io non ho fatto ciò che avrei dovuto e quando mi raddoppiano la marcatura devo cercare di trovare delle soluzioni alternative per liberarmi degli avversari e devo giocare anche senza palla. E’ bello quando si vince e c’è l’entusiasmo della gente come dopo la partita con la Sampdoria con il Parma i tifosi si aspettavano una partita differente, purtroppo non siamo riusciti a farla. Bisogna comunque essere positivi perché è bello poter fare bene e noi quest’anno possiamo riuscirci a fare bene”.

Che cosa pensa del Cagliari? Lei ha giocato con Pavoletti e Belotti che tipo di bomber sono?

“Con Pavoletti ho giocato poco, è un attaccante d’area ed è forte, mentre Belotti è un giocatore che corre molto e se mi devo tenere uno dei due mi tengo Belotti. Anche l’anno scorso con il Cagliari avevamo dato una risposta dopo un periodo non positivo e dovremo farlo anche fra due lunedì”.

Si sente più responsabile alla terza stagione nel Torino? Come si trova a giocare a sinistra?

“Nel finale di gara con il Parma Mazzarri  mi ha messo a sinistra e mi trovo bene. In quella posizione avevo già giocato nella Roma con Garcia in modo da crossare per Dzeko ed è più facile farlo. Certo al terzo anno mi sento più responsabilizzato e importante”.

I punti che avete in classifica sono quelli che meritate?

“Dopo la partita con la Samp avevo visto la classifica, ma non l’ho più rivista dopo la gara con il Parma, però, spero di rivedere una bella graduatoria dopo la partita con il Cagliari”.

Che cosa ha trovato nel Torino per sposarne la causa?

“Qui sto bene, ho ventotto anni e sono nell’età migliore per raggiungere traguardi importanti e qui è il posto migliore per riuscirci”.

Sua mamma la segue sempre che cosa le ha detto dopo la gara con il Parma?

“Era in viaggio in Perù e non ha visto la partita, ma le mi supporta sempre. Mio padre è molto più severo”.

Un po’ di tempo fa aveva detto che doveva pensare se restare al Torino, ha quindi cambiato idea?

“In quel momento con il massimo rispetto mi sono sfogato perché credevo di meritare maggiore considerazione, ma ho anche sempre detto che al Toro mi trovo bene e che voglio restare. Non è il mio stile dire certe cose, ma capita di sfogarsi”.

A chi darebbe il pallone d’Oro tra Ronaldo e Messi e nel Torino chi lo meriterebbe?

“A Messi non c’è dubbio. Nel Torino lo darei a N’Koulou è un giocatore che dobbiamo tenerci stretto perché è veramente forte”.

Fra i giovani chi l’ha colpita di più?

“Meïté non lo conoscevo, ma mi ha colpito molto perché è fortissimo sotto tutti gli aspetti”.

Sabato c’era un rigore su di lei?

“Non mi ricordo, ma su un mio compagno sì. C’era nella gara con la Roma, da questo punto di vista qualche punto in più lo avremmo meritato. Non mi piace parlare degli arbitri, ma qualche punto in più lo avremmo meritato”.