Falque, Belotti e Zaza tutti insieme dall’inizio se non con il Frosinone quando?

I ciociari hanno difficoltà a prendere le misure con la serie A. Il Torino deve confermare che la vittoria raggiunta a fatica e nei minuti finali con il Chievo non è un episodio.
02.10.2018 11:37 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Belotti e Zaza
TUTTOmercatoWEB.com
Belotti e Zaza
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Al termine della partita con il Chievo mister Mazzarri parlando dei suoi tre attaccanti, Falque, Belotti e Zaza nel finale di gara per la prima volta tutti insieme in campo, ha detto: “La coesistenza è possibile poiché tutti e tre sanno giocare bene la palla quando sono in forma. Per fare sì che possano essere contemporaneamente titolari tutti i giocatori in campo, nessuno escluso, devono correre e rincorrere, dare il massimo e sacrificarsi. Poi dipenderà anche dall’avversario che si affronta”. Forse è stato proprio l’andamento della partita con i clivensi a spingere Mazzarri a mandare in campo i tre, infatti, la gara era inchiodata sullo zero a zero e seppure i granata nella ripresa si erano messi a pressare con maggiore determinazione continuavano a faticare nel rendersi pericolosi e il rischio che la partita, con annesse critiche e polemiche, finisse con un pareggio insoddisfacente era alto. In più un pari avrebbe mantenuto i granata nella parte medio-bassa della classifica e avrebbe aumentato il divario con le posizioni che portano in Europa. Avere in campo Falque, Belotti e Zaza ha quindi fatto la differenza e il Torino alla fine è riuscito a segnare con Zaza e a portare a casa i tre punti. Adesso ovviamente è chiamato a ripetersi venerdì sera nell’anticipo dell’ottava giornata con il Frosinone. Anzi, al Grande Torino Olimpico oltre  a vincere dovrà sfoderare una prestazione decisamente più concreta rispetto a quella del Bentegodi.          

Il Frosinone, per la seconda volta nella sua storia in serie A, è penultimo in classifica e dopo sette giornate ha un punto frutto del pareggio con il Bologna, ma, soprattutto, ha realizzato un solo gol per giunta su rigore e ne ha subiti diciotto. Situazione decisamente pesante che ha messo sulla graticola la squadra e in particolare il suo allenatore Moreno Longo, perché quando ci sono problemi il rischio che sia il mister a pagare per tutti, tante volte anche per colpe non sue, è sempre molto elevato. I ciociari oltretutto devono fare i conti con tanti  giocatori infortunati, ultimo Capuano che nell’ultima gara con il Genoa ha dovuto uscire anzitempo per una distorsione muscolare al retto femorale della gamba destra e ne avrà per un paio di settimane. In infermeria ci sono anche Gori per una lussazione alla spalla risalente ai play off con il Palermo, Maiello per un fastidio al polpaccio sinistro, i lungodegenti Dionisi per la rottura del crociato del ginocchio sinistro e Paganini anche per lui doppia rottura del legamento crociato sinistro e Ardaiz per un fastidio alla coscia sinistra. A completare il quadro una campagna acquisti fatta da tre teste, il direttore sportivo Giannitti, il responsabile dell’area tecnica Salvini e il consulente dell’area tecnica arrivato a luglio Capozucca, che hanno portato a Longo sedici nuovi giocatori, tanti parecchio a ridosso dell’inizio del campionato.

Con un Frosinone in queste condizioni è evidente che il Torino possa permettersi di scendere in campo davanti ai suoi tifosi con una formazione molto arrembante e votata all’attacco. Dire che in molti si aspettano fin dal primo minuto Falque, Belotti e Zaza in campo è scontato. Pretendere una goleada non si può mai, però, che questi tre giocatori segnino parrebbe il minimo sindacale. Anche perché se il Torino non ha la capacità di supportare il tridente con il Frosinone e se il tridente non fa la differenza con i ciociari con quale altro avversario potrà farlo?