ESCLUSIVE TG – Ghione: “Se vogliamo pensare alla grande dobbiamo avere giocatori all'altezza”

29.08.2019 06:30 di  Elena Rossin   vedi letture
Fonte: Elena Rossin
Jimmy Ghione
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Jimmy Ghione

Jimmy Ghione è stato intervistato in esclusiva per TorinoGranata.it. Ghione è un attore, inviato storico di “Striscia la Notizia” e grande tifoso del Toro. Con lui abbiamo parlato dell’inizio di stagione del Torino, del mercato e della partita di questa sera di ritorno dei play-off d’Europa League con il Wolverhampon con i granata chiamati a ribaltare il due a tre dell’andata.

Come vede l’avvio di stagione del Torino, soprattutto in relazione alla partita con il Wolberhampton?

“Lo vedo bene, ma allo stesso tempo male perché, purtroppo, in coppa abbiamo preso tre gol e sarei un pazzo a dire di vederlo bene dopo che ha preso tre gol in casa. Quello con il Wolverhampton è stato un confronto importante e ha subito messo in mostra delle lacune. Come si diceva una volta, squadra che vince non si tocca, ma adesso con tutti questi impegni, con i calendari così fitti è chiaro che bisogna avere validi ricambi e in questo momento abbiamo una buona rosa, ma, secondo me, servirebbero due nuovi innesti. Lo dico anche in virtù del fatto che abbiamo iniziato la stagione prima del consueto e avere dei giocatori fino a giugno con la guardia alzata è difficile. È un fatto fisico".

Secondo lei in che ruoli il Torino ha bisogno di essere rinforzato?

"Uno a centrocampo, un regista, e un altro in attacco, una punta. Zaza sta facendo molto bene e stanno facendo bene anche tanti altri giocatori, ma non sono centravanti. Dovesse mai, malauguratamente, farsi male Berotti chi facciamo giocare? Non possiamo essere troppo Belotti dipendenti, Il problema è questo. È vero che di Belotti ce ne sono pochi, ma bisogna anche partire dal presupposto che se si dovesse fare male siamo fregati".

Come vive il caso Nkoulou?

"Da tifoso del Toro. Per me è un gran giocatore, ma non so quale possa essere la verità (ha chiesto di non giocare con il Sassuolo  perché non c'era con la testa a causa del mercato e della voglia  di voler andare via, ndr). Non lo so, lui probabilmente sa di avere delle grandi qualità e sapendo che la vita professionale di un giocatore è corta e avendo la possibilità di poter andare a giocare in squadre più blasonate preferisci andare via. Non possiamo pensare che tutti siano come Totti, che si è legato a una maglia per sempre. Soprattutto come nel caso di Nkoulou che non è neanche italiano. A parità di affetto, un romano è più legato alla Roma, come Totti e De Rossi, anche se è successo quello che tutti sappiamo, che un francese al Torino, come nel caso di Nkoulou. Le carriere dei giocatori sono brevi e intense, quindi, è chiaro che si fanno due conti sia in tasca sia anche in un palmares futuro dove un domani si può vedere che il tal calciatore ha vinto quella coppa o quell'altra oppure non ne ha vinte".

Se Nkoulou dovesse essere ceduto in difesa ci vuole un rinforzo oppure oltre a Izzo e Djidji bastano i giovani Bremer, Bonifazi e Lyanco quando starà bene?

"Non li conosco questi ragazzi giovani nel senso che quando abbiamo preso Djidji, Meité, Ola AIna e Berenguer non conoscevamo esattamente la loro forza. Sono stati una sorpresa. Magari per Nkoulou c'è già un ricambio all'altezza fra Bremer, Bonifazi e Lyanco, ma se devo dire la verità io non lo so. Vedremo quello che succederà, stiamo alla finestra. Magari prenderemo qualcuno. Il Toro ha una buona ossatura e adesso va fatta qualche cosa per poter magari ridare più garanzie a certi reparti".

E' fiducioso sulla possibilità del Torino di ribaltare questa sera la sconfitta dell'andata con il Wolverhampton?

"Non sono molto fiducioso, ma lo dico per scaramanzia così se succede l'impresa che impresa sia. Non è che non sono fiducioso e guarderò con curiosità questa partita. È chiaro che se si prendono tre gol in casa ... il problema è tutto qui. Non ci sarà Ansaldi e neppure nelle partite successive, giocatore che a me piace molto, quindi che cosa si può dire ... forse abbiamo avuto anche sfortuna a dover affrontare una squadra così forte. Ma se vogliamo iniziare a pensare alla grande dobbiamo avere dei giocatori all'altezza. Noi abbiamo dei buoni giocatori, uno su tutti De Silvestri. Gli farei un monumento e farei un monumento anche a Sirigu. Tutti osannavamo Hart, ma se lo avessimo avuto l'anno scorso avremmo preso trenta gol in più. Domenica sera con il Sassuolo non ci fosse stato Sirigu non so. Per me in questo momento Sirigu è il portiere più forte del mondo perché fa delle parate straordinarie. Se non ci fosse Sirigu saremmo malmessi e diremmo che il Toro è una squadra colabrodo. Dobbiamo ringraziare giocatori come Sirigu e De Silvestri, a parte che è un mio amico e gli voglio bene, perché al Toro ci tiene ed è un ragazzo d'oro, quindi, ce lo dobbiamo tenere ben stretto. Se devo citare due giocatori cito appunto De Silvestri e Sirigu. Hanno spirito d'abnegazione, Lollo corre sulla fascia per novanta minuti e poi ha ancora la forza di fare un cross, non è da tutti.  E sa crossare anche molto bene. E poi c'è San Salvatore che para".

Siamo solo agli inizi, ma cosa potrà fare il Torino in campionato?

"Mah, la Roma ha pareggiato in casa con il Genoa, Il Milan ha perso a Udine. Tutto è il contrario di tutto.  Il calcio sempre più fisico, quindi, i giocatori vengono spremuti fino all'osso. C'è molta fisicità e la velocità della palla è raddoppiata per cui, secondo me, bisogna puntare sui giovani nel senso di avere dei giovani che fisicamente siano veramente forti e poi, ovviamente, che sappiano giocare a calcio e che abbiano voglia di spremersi. Per quel che riguarda dove potrà arrivare in classifica il Toro non posso dire niente perché tutte le volte che ho detto qualcosa sono stato smentito, nel bene o nel male, infatti, se dicevo che sarebbe andato bene alla fine andava male e viceversa. Per capire un po' di più bisogna aspettare quattro o cinque giornate perché in questo avvio essendoci già partite importanti come sabato Juventus-Napoli o domenica Roma-Lazio dagli siti dagli esiti degli scontri al vertice e da come si comporteranno anche le altre squadre, compreso il Torino che dopo il Wolverhampton se la vedrà con l'Atalanta e con il Milan alla quinta giornata, potremo farci un'idea dell'andamento del campionato e su cosa potrà fare il Torino".