ESCLUSIVA - Rizzitelli: "Senza Belotti è B sicura. Sirigu? Ha uno sguardo diverso"

15.12.2020 09:30 di  Emanuele Pastorella   vedi letture
ESCLUSIVA - Rizzitelli: "Senza Belotti è B sicura. Sirigu? Ha uno sguardo diverso"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Da una parte una delle squadre più in forma del campionato, dall’altra una formazione che da luglio ad oggi ha vinto soltanto tre partite su 20: Roma e Torino vivono momenti diametralmente opposti. “I granata mi preoccupano molto, ai giallorossi bisogna soltanto fare i complimenti” la presentazione della sfida di Ruggiero Rizzitelli. Il doppio ex gioca in anticipo la gara fissata alle 20.45 di giovedì allo stadio Olimpico.

Rizzitelli, quanto la preoccupa il Toro?
“Come tutti i tifosi, 10. Si è infilato in un tunnel dentro al quale non si vede la luce, i risultati parlano chiaro e la situazione è molto delicata. La squadra ha perso tutto: fiducia, autostima, serenità, bisogna praticamente ricostruire da zero e ripartire”.

Come se ne esce?
“Resettando, ma soprattutto cambiando mentalità. La squadra c’è, su questo non si discute, ma i giocatori devono rendersi conto che bisogna scendere in campo per la salvezza: alcuni di loro sono abituati ad altri palcoscenici, ora serve quella cattiveria e quella grinta per conquistare punti per non retrocedere. Non è un processo semplice, ma è l’unica via d’uscita”.

E Giampaolo?
“Nel calcio è l’allenatore a pagare, è sempre stato così. Anche lui in questo momento deve capire che i ragazzi hanno bisogno di un altro modo di giocare, magari più brutto da vedere ma con quella “ignoranza” per far punti. Certamente il calendario non lo aiuta: con Roma e Napoli parti nettamente sfavorito, e anche contro il Bologna è una partita molto complicata”.

Belotti ha fatto cento gol in granata: è l’unico a salvarsi in questa stagione disastrosa.
“Immagino quanto sarà arrabbiato: eravamo abituati a vedere i giocatori esultare con la corona o con magliette speciali per questo traguardo fantastico, invece lui ha dovuto sopportare un’altra sconfitta. E’ normale che inizi a sentire le vocine di chi gli dice “oh, ma che stai a fare ancora lì?”, ma io spero che mantenga quella voglia e quella grinta da dare al Toro. Il mio timore è che a gennaio possa arrivare qualcuno con tantissimi milioni e portarlo via: a quel punto, sarebbe serie B sicura. Non solo perché mancherebbe lui, ma perché tutti i compagni perderebbero l’unico punto di riferimento che hanno”.

A proposito dei compagni, chi l’ha delusa di più?
“Se il Toro sta crollando a picco, è inevitabile che siano tanti i giocatori che non stanno rendendo secondo le aspettative. Se devo sceglierne uno, dico Sirigu: a volte ci ha messo del suo, ma è altro che mi preoccupa”.

Cosa?
“Noto il suo sguardo, il suo atteggiamento, il suo modo di porsi: non è quello che lo ha sempre contraddistinto. Vedo un ragazzo spento e quasi rassegnato, completamente diverso rispetto a qualche mese fa. Certamente il fatto di subire sempre gol, alcuni imparabili e all’incrocio, non aiuta”.

Cosa si aspetta dal mercato di gennaio?
“E’ da quelli che già ci sono che bisogna pretendere altro: uno o due acquisti non cambiano una squadra, perché in questa situazione non renderebbero nemmeno loro. Non sono i pochi innesti a trascinare gli altri, ma il contrario: devono essere gli otto o nove a trascinare gli eventuali nuovi arrivati”.