Enrico Annoni: "Il Toro si solleverà, basta che ritrovi il gol"
Abbiamo intervistato in esclusiva Enrico Annoni, difensore del Torino dal 1990 al ‘94 e attualmente corre in moto, organizza gare automobilistiche e partecipa a rally nel deserto e per quel che concerne il mondo del calcio si diletta a scovare talenti. Con Tarzan, il suo soprannome da calciatore, abbiamo parlato del Toro. Ventura è l’allenatore giusto per portare il Toro in A. Bianchi e Antenucci fanno fatica a coesistere. La coppia ideale d’attacco è Antenucci-Sgrigna. I pareggi servono a poco. Nel Calciomercato di gennaio il Torino ha puntato a prendere giocatori mirati.
Il Torino ha le caratteristiche per tornare ad essere quello delle prime dieci giornate di campionato quando aveva conquistato ventisei punti?
“Le capacità le ha. Sta alla bravura del mister fare riemergere queste capacità e su questo non ci sono dubbi perché Ventura è un allenatore navigato, di esperienza, con carisma e personalità e riuscirà a risollevare la squadra, anche perché adesso è solo un po’ in crisi di gol e in difesa non sono messi male, non per niente hanno subito meno gol di tutti e chi subisce meno reti di solito o vince il campionato o comunque sale in serie A. E questo è già un punto di partenza molto importante, il problema è fare gol”.
Infatti il Torino crea molte palle gol, ma gli manca il tiro finale vincente.
“Ho visto giocare il Torino in più occasioni e secondo me la coppia d’attacco Bianchi-Antenucci fa fatica a coesistere. In questo periodo avendo bisogno di fare movimento per creare spazi e situazioni di gioco che permettano anche ai centrocampisti di arrivare alla conclusione un attaccante con le caratteristiche di Bianchi non rientra appieno in questo tipo di gioco”.
Lei chi farebbe giocare in attacco?
“Sgrigna è un giocatore più di movimento negli ultimi trenta metri rispetto a Bianchi che è più bravo all’interno dell’area di rigore, perché è più adatto a fare la sponda e per il resto aspetta i cross che arrivano in area. Per questo, secondo me visto dall’esterno e non dall’allenatore che li osserva tutti i giorni, Sgrigna potrebbe essere il partner ideale per Antenucci”.
Quindi risolto il problema del gol il Torino tornerà a marciare verso l’obiettivo?
“Per come la vedo io il Toro ha ancora le possibilità, però non bisogna aspettare più di tanto perché la serie B è un torneo che non attende chi perde terreno. Lo abbiamo visto: sembrava che il Torino avrebbe ammazzato il campionato con la cavalcata delle prime dieci giornate e poi è stato raggiunto e anche superato solo perché ha perso due partite e ne ha pareggiate qualche altra. A questo punto io preferirei rischiare di perdere per cercare di conquistare i tre punti piuttosto che pareggiare”.
Come giudica il mercato di gennaio del Torino?
“Mah, secondo me, ha puntato più sul prendere giocatori mirati. Mi auguro che sia stato l’allenatore a dare le indicazioni alla società sui giocatori che gli servivano per colmare eventuali buchi e che di conseguenza siano stati presi i giocatori che voleva il mister. In linea teorica la società dovrebbe lavorare in sinergia con l’allenatore, ascoltando quali sono le sue esigenze per costruire il ritorno in serie A, poi se i giocatori richiesti costano troppo o non vengono ceduti o non accettano il trasferimento allora si dovrebbe cercare un calciatore con caratteristiche simili e adatto al ruolo da andare a rinforzare. Il Torino nel mercato di gennaio non ha fatto cose extra-galattiche, però ha preso giocatori di qualità e di ruolo. Penso che sia più giusto fare così piuttosto che buttare via i soldi tanto per far vedere che sono stati presi sette giocatori”.