Elmas come fu per Vlasic: niente riscatto, ma poi il ritorno al Torino?

Elmas come fu per Vlasic: niente riscatto, ma poi il ritorno al Torino?TUTTOmercatoWEB.com
Eljif Elmas
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Oggi alle 08:00Primo Piano
di Elena Rossin
fonte Elena Rossin

C’è tempo fino a domani per riscattare i giocatori che sono in prestito e in casa Torino se Biraghi sa già che resterà in granata, ma gli altri tre calciatori, tutti arrivati nel mercato invernale, sanno invece che ritorneranno da dove sono venuti: Salama allo Stade de Reims, Borna Sosa all’Ajax e Elmas al Lipsia.

Salama è stato sfortunato visto che non ha neppure mai esordito nel Torino, per lui solo quattro panchine, a causa dell’infortunio al flessore della coscia sinistra, accadutogli il 20 marzo nell’amichevole con l’Asti. Borna Sosa invece non ha convinto il più delle volte nelle 19 presenze in Serie A per un totale di 1186 minuti, presenze che diventano 20 se si considera anche la Coppa Italia: è stato in campo 45’ con l’Empoli che ha eliminato i granata ai sedicesimi. Il croato infatti non ha più giocato dal 14 febbraio, gara col Bologna, quindi ben prima dell’infortunio alla caviglia, distorsione, che lo ha tenuto fuori dalla partita con l’Udinese, 23 aprile, in poi. Discorso differente invece per Elmas che appena arrivato in granata, il 30 gennaio, è riuscito, dopo un paio di settimane d’ambientamento, a imporsi collezionando 13 presenze per complessivi 1026 minuti, che testimoniano che ha quasi sempre giocato titolare, con tanto di 4 gol all’attivo. E’ vero che è poi calato nel finale di campionato, come d’altronde tutta la squadra, ma non è questo che impedirà il riscatto bensì i 17 milioni che il Torino dovrebbe versare nelle casse del Lipsia.

Per Elmas succederà come per Vlasic che in un primo momento non fu riscattato, ma poi comunque tornò al Torino? Il croato infatti nell’estate del 2023 non fu riscattato, ma poi fu preso l’8 agosto a titolo definitivo con un contratto fino al 30 giugno 2027 con opzione in favore della società granata per prolungare il rapporto di lavoro di un altro anno. Per il ritorno di Vlasic pesarono anche le agevolazioni fiscali per il cosiddetto “rientro dei cervelli”, come fu spiegato da Tuttosport. Nel bilancio del Torino il trequartista classe '97, pagato al West Ham 10 mln più 2 di bonus dei quali 1 facilmente raggiungibile, nel complesso peserà circa 2,8 milioni l'anno. La durata di questo beneficio fiscale è di cinque anni con un abbattimento dell’imponibile del 70%, cosicché le imposte dovute ammontano a circa il 30% dei redditi percepiti. Vlasic è rientrato nella norma del “rientro dei cervelli” perché ha avuto una residenza fiscale all’estero per almeno due anni prima del trasferimento. Tuttavia, per accedere allo sgravio fiscale, il giocatore doveva rimanere in Italia per almeno un biennio altrimenti l’agevolazione non sarebbe scattata. E il Torino se lo avesse ceduto all’estero durante il primo biennio avrebbe dovuto farlo includendo nel costo del cartellino il mancato accesso alla decontribuzione.

La legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) ha introdotto nuove regole un po’ più restrittive per cui il ritorno al Torino di Elmas sarebbe più complicato e meno conveniente rispetto a quello che permise a Vlasic di tornare. Posto che Elmas voglia ritornare in granata, bisognerà anche vedere da una parte che nessuno bussi alle porte del Lipsia chiedendo il giocatore e offrendo quanto chiede il club tedesco per cederne il cartellino e contemporaneamente senza offrire al macedone condizioni più allettanti di quelle che eventualmente potrebbero proporgli Cairo e Vagnati. E dall’altra che Baroni lo richieda e che il Torino voglia accontentare il suo nuovo allenatore. A meno che Cairo in un improbabile e del tutto inaspettato slancio di generosità entro domani non faccia partire un bonifico al Lipsia di 17 milioni. Cosa che appartiene al mondo della fantascienza.