El Kaddouri: “Vorrei fare più gol e assist quest’anno”
Il belga-marocchino chiarisce che come l’anno scorso giocherà da mezz’ala, anche se in qualche occasione sembra che faccia il trequartista. Per l’Europa League c’è attesa, ma il gruppo si prepara come se fosse una gara di campionato.
E’ tornato al Torino, ma per un momento ha temuto che il Napoli decidesse diversamente per lei?
“Quando ho saputo che il Napoli aveva esercitato il contro-riscatto ho parlato con il mio procuratore che mi ha detto che quasi sicuramente sarei tornato al Torino, quindi ero abbastanza tranquillo. La società e il mio procuratore sapevano che la mia volontà era di tornare perché l’anno scorso ero stato bene”.
Che cosa vorrebbe ottenere di diverso da se stesso rispetto alla passata stagione?
“Evitare gli infortuni che mi sono capitati l’anno scorso e che mi hanno bloccato un po’ nella continuità di gioco. Ovviamente poi si vuole sempre crescere, quindi magari fare più gol e assist. Il primo anno dovevo capire i movimenti che il mister voleva da me e adesso alla seconda stagione conoscendoli già penso che questo mi aiuterà a fare meglio”.
Qual è stato l’episodio più bello e quello più brutto dello scorso anno?
“Il più brutto il rigore sbagliato a Firenze, perché eravamo così vicini all’Europa, anche se adesso comunque ci siamo, però sarebbe stato più bello qualificarci senza le vicissitudini del Parma. Quell’episodio è stato un dolore abbastanza forte non solo per me, ma per tutti”. Il momento più bello? Non saprei indicarlo, ne abbiamo avuti tanti, forse la vittoria con il Chievo perché in quella circostanza abbiamo capito che eravamo molto vicini al traguardo europeo, mancavano due partite e ci siamo detti che c’eravamo e che quindi dovevamo provarci”.
La prima amichevole conta poco, ma ha segnato una tripletta ed è parso subito in buona forma, è così? Non sente i carichi di lavoro di questi giorni?
“L’amichevole è andata abbastanza bene, anche se l’avversario non era di livello importante, comunque fa bene per il morale e la fiducia. Fare tre gol fa sempre piacere Può essere sembrato che io non senta i carichi di lavoro, ma la stanchezza un po’ c’è. Stiamo lavorando bene e tanto ed è quello che ci serve. Contro avversari di altra categoria non si vede la stanchezza, però assicuro che ero affaticato, anche se i movimenti mi riuscivano”.
Già sul finire dello scorso campionato giocava più da trequartista, quest’anno sarà ancora di più messo dietro le punte?
“La mia posizione è sempre la stessa, forse dei tre centrocampisti sono quello che ha le caratteristiche più offensive e per questo forse sembra che io faccia il trequartista, però rimango comunque una mezz’ala e in fase difensiva ho sempre gli stessi compiti, rimango comunque una mezz’ala”.
E’ cambiata la preparazione rispetto alla scorsa estate?
“Stiamo facendo quasi lo stesso lavoro dell’altra estate che ci aveva fatto bene, infatti, fino al termine della stagione siamo stati in gran forma, di conseguenza il prof (Innocenti, ndr) non ha cambiato modo di lavorare”.
Alla sua sinistra adesso c’è Molinaro, com’è l’intesa fra voi?
“Poco alla volta proviamo a capirci, lui è nuovo e i movimenti che faceva a Parma sono diversi, però come si è visto nell’amichevole con la bormiese abbiamo già una buona intesa, ma ovviamente c’è da continuare a lavorarci sopra perché non è stata una partita significativa. Già capirci in allenamento è importante e poi piano piano lavorando proveremo a capirci sempre meglio”.
E in attacco con Martinez, che è anche lui nuovo, iniziate ad avere feeling?
“Mi trovo bene anche con lui, è chiaro che deve capire i movimenti poiché con Ventura le due punte devono eseguire certi particolari movimenti. All’inizio è ovvio che avrà un po’ di difficoltà, ma in allenamento si vede che ha molta qualità, è un giocatore veloce e tecnicamente molto forte e quando capirà i movimenti penso che ci darà grosse soddisfazioni”.
Come state preparando la partita di Europa League?
“C’è tanta attesa perché per molti di noi sarà la prima esperienza in Europa, però stiamo preparando la gara come se fosse una partita di campionato, non stiamo facendo cose differenti, è un match come gli altri. C’è il fascino dell’Europa, ma se preparassimo questa partita in modo differente si potrebbe rischiare di sbagliare l’approccio”.
Rispetto a quando era al Napoli nel Torino c’è un modo diverso di avvicinarsi agli impegni in campo internazionale?
“Per il momento no, anche perché la partita sarà tra diciassette giorni. Durante l’anno però la preparazione sarà diversa, perché si gioca anche durante la settimana e quindi certi specifici lavori non si potranno più fare e si lavorerà di meno, almeno era così al Napoli, non so qua (ride, ndr). Giocando la domenica ci si allena subito il lunedì per preparare la gara di Europa League del giovedì, durante l’anno sarà diverso, ma adesso il lavoro e lo stesso delle partite di campionato”.
Su quale competizione puntate di più fra Europa League, campionato e Coppa Italia?
“Obiettivi particolari non ci sono e, come dice il mister, si gioca partita dopo partita e sempre per vincere, ma sapendo che non le vinceremo tutte. Anche l’anno scorso Ventura non ci aveva dato un obiettivo fisso, ci aveva detto che dovevamo essere diversi dagli altri nel modo di giocare e penso che ci siamo riusciti, perché abbiamo espresso un bel gioco offensivo e anche affrontando avversari di livello abbiamo sempre cercato di esprimere il nostro gioco e di vincere. Non si può stabilire una gerarchia fra le tre competizioni, è sbagliato secondo me, tutte le partite avranno la stessa importanza”.